Questi sono giorni a dir poco complicati per Activision Blizzard, colosso americano infatti che è stato letteralmente travolto, con una certa forza e violenza, dalla causa intentata dallo Stato della California per molestie sul posto di lavoro e più in generale per una cattiva condotta sessuale di alcuni dirigenti dell’azienda.
VIsta questa terribile situazione che è esplosa in questi giorni, proprio in queste ore una gran quantità di dipendenti di Blizzard ha detto un no fermo e convinto, decidendo di non entrare a lavorare presso gli uffici della compagnia e dare così vita al celebre ed efficate “walkout”, comunemente definto sciopero in Italia, restando fuori dall’edificio.
I numeri sono stato di quelli davvero imponenti, con oltre 2600 dipendenti (sia attuali che ex dipendenti), con alcuni che hanno firmato lettere di protesta ed altri che sono rimasti in strada, decidendo così di far giungere con una certa forza tutto il proprio dissenso ad Activision Blizzard per quanto emerso in questi giorni con la causa di cui sopra.
Questo è un estratto della lettera di protesta pubblicata da questi 2600 dipendenti:
«Onestiamo dobbiamo dire basta. Infatti crediamo fermamente che i nostri valori come dipendenti non siano riflessi con accuratezza nelle parole e nelle azioni della nostra leadership».
A questo punto Bobby Kotick, CEO di Activision Blizzard si è scusato per le sue dichiarazioni iniziali con questa nuova lettera pubblica:
«Voglio riconoscere e ringraziare tutti quelli che si sono fatti avanti nel passato e negli ultimi giorni. Apprezzo così tanto il vostro coraggio. Ogni voce conta e faremo un lavoro migliore nell’ascoltare oggi e in futuro. Desidero inoltre assicurare tutti i nostri dipendenti che qui non c’è posto in qualunque luogo della nostra compagnia per la discriminazione, per le molestie o per un trattamento iniquo di alcun tipo. Faremo tutto il possibile per assicurarci che insieme miglioriamo e costruiamo il tipo di posto di lavoro inclusivo che è essenziale per incoraggiare la creatività e l’ispirazione».
Kotick ha inoltre promesso che farà di tutto per far sì che la situazione possa rientrare nel migliore dei modi, licenziando chi si comporta in modo sbagliato, qualsiasi carica questo ricopra all’interno di Activision Blizzard.