Stando alle informazioni che stanno emergendo con forza in rete proprio in queste ore, Sony non è l’unica compagnia preoccupata dall’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, ma tra queste troviamo anche Google, compagnia americana che infatti ha espresso tutte le proprie preoccupazioni in merito a quest’imponente acquisizione presso alcuni enti antitrust sparsi per il mondo.
L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft preoccupa anche Google
Difatti dopo avervi raccontato del viaggio intrapreso di recente da Jim Ryan, con il CEO di Sony Interactive Entertainment che si è recato di persone in quel di Bruxelles per esprimere le proprie preoccupazioni in merito a questa gigantesca acquisizione di Microsoft, in questo articolo vi segnaliamo come anche i dirigenti di Google abbiano espresso le proprie preoccupazioni a riguardo.
A svelare questa interessante informazione è stato un nuovo report di Dealreporter, dove è stato rivelato come il colosso americano a cui dobbiamo tra gli altri il celeberrimo motore di ricerca abbia espresso le proprie preoccupazioni direttamente al regolatore antitrust brasiliano CADE, esprimendo delle perplessità in merito alle conseguenze negative che questa acquisizione potrebbe causare sul mercato appena ultimata.
E questa è un’informazione che non stupisce più di tanto, visto che Activision Blizzard e Google hanno annunciato nel corso del mese di gennaio 2020 una partnership pluriennale, nell’ambito della quale il publisher di Call of Duty avrebbe utilizzato i servizi cloud del colosso americano. Ma un paio di anni dopo, nel corso del mese di gennaio 2022, Microsoft (che possiede i server e la tecnologia Azure per il cloud) è entrata in scena acquisendo direttamente Activision Blizzard.
Detto questo, come affermato dall’affidabile insider eXtas1s, è probabile che proprio a causa di queste preoccupazioni, condivise da Sony e Google, la Commissione europea possa indagare in modo approfondito sull’accordo Activision Blizzard, entrando nella Fase 2 nel corso della giornata dell’8 Novembre 2022, con la fine di questa nuova valutazione dei documenti che dovrebbe avvenire tra febbraio e marzo 2023.