Bentornati appassionati di Gaming PC. Siamo di nuovo qui a presentarvi quello che Acer ci ha gentilmente messo a disposizione, ovvero il nuovo Predator Helios 300 SpatialLabs Edition, per potervi dare un assaggio del mondo del 3D Stereoscopico applicato all’ambito che più ci piace: quello videoludico.
Qualche mese fa abbiamo già avuto il piacere di provare con mano una versione di Helios 300 ma ora ci si è presentato di fronte quello che Acer continua a fare senza sosta, ovvero migliorare i propri prodotti e restare sempre al top per prestazioni su computer portatili. Non staremo qui ad annoiarvi con troppe caratteristiche tecniche (quelle arriveranno con la nostra recensione ufficiale) ma vi parleremo di quella che è la vera novità già spoilerata nel nome stesso.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, eccovi una succosa spiegazione: SpatialLabs è uno studio affiancato ad Acer che ha realizzato – e ancor prima progettato – un sistema che permette di godere della profondità del 3D senza l’uso di occhialini. Se qualcuno sta pensando al 3DS, vi possiamo dire che ha senso perché la base è la stessa ma elevata all’ennesima potenza.
L’esperienza SpatialLabs viene creata combinando una soluzione di tracciamento dello sguardo, un display 3D stereoscopico e tecnologie di rendering in tempo reale. Il display di Predator Helios 300 SpatialLabs Edition è costituito da un pannello UHD 2D da 15,6 pollici e da un pannello lenticolare a cristalli liquidi che insieme vanno a formare un modulo che può essere commutato dalla visualizzazione 2D al 3D stereoscopico.
Le specifiche del Predator Helios 300
Queste emozionanti esperienze 3D in tempo reale sono rese possibili dai processori fino a Intel® Core™ i9 di dodicesima generazione, dalle GPU per laptop NVIDIA GeForce RTX 3080, dai 32 GB di memoria DDR5-4800 e dallo storage RAID 0 PCIe NVMe di quarta generazione. Un sistema di raffreddamento a doppia ventola con una ventola AeroBlade 3D di quinta generazione aiuta a mantenere le prestazioni del sistema, ulteriormente supportato dalla pasta termica e dalla tecnologia CoolBoost di Acer. Ecco servita la scheda tecnica, ma dietro i freddi numeri c’è un cuore pulsante.
Ok, scheda tecnica impressionante, ma come gira?
Tralasciando il comparto tecnico in grado di reggere ad alto refresh rate praticamente qualsiasi gioco, quello che purtroppo non è trasmissibile tramite foto o video è l’esperienza visiva che la tecnologia SpatialLabs ci dona. L’Eye tracking fa sì che l’effetto “finestra” con tutta la sua meravigliosa profondità, adatta ciò che noi vediamo al contenuto, sia esso un gioco, una foto o un video, in modo naturale e coinvolgente. Cosa molto apprezzata, Acer ha dato la possibilità di poter regolare l’effetto Stereoscopico in modo da dare ad ognuno il personale grado di immersività. La resa è spiazzante (in senso buono eh) e ci fa ben sperare in un futuro in cui questa tecnologia diventerà uno standard videoludico.
Spaziale, ma c’è ancora margine
Come tutte le tecnologie appena immesse sul mercato ovviamente non ci siamo trovati davanti ad un miracolo, dato che qualche difetto lo abbiamo riscontrato durante la nostra prova negli uffici Acer. Se ci si sposta troppo lateralmente rispetto allo schermo, le telecamere non riescono più a tracciare lo sguardo e l’effetto svanisce o sfarfalla. Nulla che non si può risolvere rimettendosi a guardare il display in modo diretto. L’immersività fa da padrona ma qualche leggero tremolio o certe scritte sopra il gioco che gira rendono il resto difficile da mettere a fuoco perché i livelli di sfocatura vanno ancora regolati a puntino.
Fortunatamente il team Acer e SpatialLabs stanno lavorando direttamente su patch dedicate per i giochi più famosi e che gioverebbero di questa introduzione visiva. Già ora mentre leggete queste righe abbiamo 50 titoli perfettamente compatibili e godibili al loro massimo potenziale e molti altri arriveranno. Gli sviluppatori ci assicurano anche che questa tecnologia è predisposta per lavorare in modo sinergico con gli attuali software di creazione videoludica. Ciò permetterà una sempre maggiore predisposizione per questi schermi di rendere al meglio senza appesantire il lavoro di chi crea videogiochi.
La prova che abbiamo avuto in mano aveva come protagonista Forza Horizon 5 (appena aggiornato al Ray Tracing) che sembrava essere un gioco completamente diverso attraverso lo schermo stereoscopico. La velocità e l’effetto profondità dava al gioco un aspetto così reale che subito ci ha lasciati a bocca aperta. Non vediamo l’ora di provarlo anche su altri titoli di vario genere e di sfruttare la IA per creare e godere di contenuti foto e video e portarvi una recensione completa e piena di dettagli.