Per i cacciatori della prima ora è stato difficile accettare tutte le novità (e le semplificazioni) che Monster Hunter World ha portato con sé. Uno step necessario, dopo anni in cui la serie è rimasta sempre uguale a se stessa, per aprire il franchise a un pubblico più vasto e uscire dall’ ombra delle console portatili in cui si era rintanato. Insomma, il passaggio alla next-gen ha giovato alla serie e soprattutto a Capcom che è riuscita, in meno di un anno, a toccare con MHW la vetta delle 10 milioni di copie vendute, un record impensabile prima. Ma la vecchia guardia, i cacciatori di cui sopra, non sono rimasti del tutto soddisfatti: se da un lato l’evoluzione grafica e il salto generazionale è stato apprezzato, dall’altra il restyling di alcuni aspetti del gameplay è stato fortemente criticato, complice di aver spostato verso il basso l’asticella della difficoltà. Certamente passare da Monster Hunter Generations per 3DS, ultimo esponente old-gen della serie, a MHW può inizialmente risultare traumatico, ma mai come effettuare l’operazione inversa, soprattutto per chi ha conosciuto soltanto la versione 2.0 di MH e spera di trovare, nei vecchi capitoli, la stessa dinamicità e immediatezza.
Un problema che forse Capcom non ha considerato quando decise, nel 2017, di non portare in occidente la versione extended di MH Generations, denominata XX, per Nintendo Switch. Il motivo, all’epoca, era semplice: spingere tutti, fan di vecchia data e non, tra le braccia di MH World, senza rischiare che l’episodio portatile potesse intaccare le vendite del fratello maggiore. Dopo 10 milioni di copie vendute su PS4, Xbox One e PC e le pressanti richieste da parte del pubblico, la software house nipponica non ha avuto altra scelta se non quella di tornare sui propri passi ed è così che, dalla scorsa settimana, Monster Hunter Generations Ultimate (così rinominato nella versione occidentale) è approdato, finalmente, sugli scaffali di tutto il resto del mondo.
Ora, la domanda che bisogna porsi è una soltanto: dopo World, vale la pena tornare su Generations?
Tizio va a caccia
Rispondere alla domanda di cui sopra non è semplice, viste anche le enormi differenze che intercorrono tra i due capitoli della serie. C’è da dire però che se World è l’unico episodio a cui avete giocato, probabilmente non sarà semplice adeguarsi alle meccaniche grezze di Generations Ultimate, ai movimenti legnosi dei cacciatori e alla preparazione certosina dell’inventario indispensabile prima di andare a caccia. In fondo il titolo per Nintendo Switch e è una sorta di “best of” di tutti i capitoli old-gen di Monster Hunter, con qualche piacevole aggiunta: oltre 100 mostri da cacciare, quattordici tipi di armi tra cui scegliere (gli stessi di MH World), quattro città, riprese dai vecchi capitoli, in cui fare compere e accettare missioni dai paesani, una Base di Caccia, fruibile tanto in singolo quanto in multigiocatore e un Ranch dei Compagni.
Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio.
Tizio, per salire di grado cacciatore, deve completare una Missione Urgente in cui gli viene richiesto di abbattere un Gammoth, una sorta di gigantesco mammut. Un po’ come in MHW, per aumentare il GC è necessario completare determinate quest, accessibili solo dopo aver portato a termine alcune, specifiche missioni del grado precedente.
Un consiglio, prima di continuare: siate oculati nella scelta degli incarichi visto che il loro numero, compresi gli eventi scaricabili periodicamente (e gratuitamente) dalla schermata Download, sono quasi 10 volte superiori a quelli disponibili su MHW.
Comunque, dicevamo, Tizio deve abbattere un Gammoth. La bestia è di tipo ghiaccio e lui, sfortunatamente, ha equipaggiato un’armatura del Tetsucabra, che non ha resistenza a tale elemento. Non avendo tempo (e voglia) di creare un nuovo set, ricorre alla cucina e consuma un piatto che innalza la sua difesa al gelo e gli dona qualche utile abilità, tipo Sangue freddo Felyne che previene uno svenimento se si subisce un danno mortale oltre una certa soglia di vita. Tizio sa bene di non poter rimandare il proprio pasto a un momento successivo visto che, durante le missioni, non vi sono cucine né cuochi. Dopo aver fatto ciò, si dirige verso la cassa oggetti e prepara il proprio inventario: qualche bevanda calda per contrastare il freddo, mega pozioni, pozioni e una buona dose di miele: dal momento che non è possibile accedere al proprio deposito durante la caccia preferisce tener pronti i materiali per creare, se ve ne fosse la necessità, altre dieci mega pozioni. Infine, fa scorta di picconi, retini e cote che, in Generations (come in tutti i capitoli prima di World), sono oggetti consumabili. Prima di partire, però, ha bisogno di compagni che lo supportino e pertanto si dirige verso la Base di Caccia, crea una stanza online (che può essere composta da un massimo di quattro giocatori) e… spera. Purtroppo Tizio sa che le Missioni Urgenti consentono di salire di grado, una volta completate, solo al cacciatore che ha avviato la quest e pertanto non sarà semplice trovare qualcuno che lo aiuti. Ma la fortuna è dalla sua e in stanza entra… un felyne. A differenza di MHW, infatti, in Generations è possibile allevare, al Ranch dei Compagni, più di un amico peloso per volta, farlo salire di livello, migliorare la sua classe facendogli apprendere nuove abilità e, infine, impersonarlo al posto del cacciatore. A dispetto delle apparenze, i felyne possono risultare particolarmente utili soprattutto se ricoprono il ruolo di healer o di assistente che è capace di piazzare trappole sul terreno ogni volta che la sua barra compagno si ricarica.
A completare il party, entra in stanza un giocatore armato di arco: Tizio pensa di essere preparato e decide di iniziare la battuta di caccia. Purtroppo per lui si è dimenticato di portare con sé uno Psicosiero, oggetto indispensabile per rendere visibile la posizione del mostro o quantomeno per capire a grandi linee dove possa essere. Infatti se prima non si passa all’accampamento a recuperare una mappa, sarà possibile visualizzare sullo schermo solo una piccola porzione dell’area in cui ci si trova. A differenza di World, non vi sono tracce da cercare o insetti guida che agevolino la ricerca della preda.
Ovviamente, come sempre accade, Tizio finisce catapultato lontanissimo dal campo base e non può far altro che vagare tra le aree della mappa, intervallate da fastidiosi (seppur brevi) tempi di caricamento.
Finalmente, dopo un paio di minuti, il Gammoth si manifesta in tutta la sua maestosità: è così grande che è difficile inquadrarlo per intero. Per prima cosa Tizio comunica la posizione del mostro agli altri giocatori e, per sicurezza, lancia una palla pittura sulla bestia così da renderla visibile per circa 5-10 minuti a tutto il party. Il nostro cacciatore sa che, nel caso in cui si scordasse di usare tale oggetto e il mostro decidesse di cambiare area, perderebbe nuovamente tempo prezioso nella sua ricerca. Una volta radunata la squadra, Tizio sfodera la sua spada-ascia e inizia a menar fendenti sul mostro alternando combo alle Arti di Caccia. Quest’ultime sono la novità più sostanziosa in termini di gameplay introdotta in MH Generations assieme agli Stili, classi che consentono di equipaggiare da un minimo di uno a un massimo di tre Arti di Caccia. Gli effetti di quest’ultime sono spesso molto differenti a seconda del tipo di arma che si impugna nel momento in cui le si usa.
Quindi, per ricapitolare, gli Stili sono dei “contenitori” che permettono al cacciatore di equipaggiare e utilizzare specifiche abilità speciali, le Arti, appunto, ognuna delle quali ha tempi di ricarica differenti, spesso anche molto lunghi ma che, una volta usate, sono davvero in grado di ribaltare l’esito di uno scontro. Si passa dallo Stile Offensivo, tipico per i DPS, a quello Aereo, molto utile per saltare in groppa ai mostri e buttarli a terra, fino ad arrivare a quello Alchemico, assente in MH Generations, grazie a cui è possibile combinare velocemente oggetti, donare buff temporanei a sé e ai compagni oppure prendere letteralmente a cannonate i mostri. Si tratta, più di ogni altro, di uno Stile di supporto, molto utile soprattutto nelle missioni di Grado G, la più grande novità introdotta in questo capitolo per Switch rispetto alla controparte 3DS. Si tratta, in buona sostanza, di un nutrito numero di missioni supplementari che mettono il cacciatore di fronte a mostri completamente nuovi o versioni potenziate di quelli vecchi, come i mostri Devianti o quelli Iper (una sorta di bestie Temprate e Arci Temprate viste in MHW, ma più pericolose): una volta abbattuti, sarà possibile accedere a nuove armi e set armatura, tutto ciò a beneficio della già elevatissima longevità del gioco. Per chi comunque avesse già iniziato l’esperienza di MH Generations su 3DS e non volesse affrontare nuovamente le quest già completate, può facilmente passare i suoi salvataggi da una console all’altra attraverso una semplice applicazione scaricabile dall’E-shop del Nintendo 3DS.
Ora torniamo a Tizio, impegnato nella sua caccia al Gammoth.
Dopo alcuni minuti passati a studiare il mostro, il nostro eroe approfitta di un’incertezza della bestia che per qualche secondo rimane inerte al suolo: prima decide di usare l’Arte “Demone Folle” che consente alla sua spada-ascia di tenere la forma spada per un lungo periodo di tempo; dopodiché rilascia “Affondo Estatico III”, una sequenza di attacchi incessanti che culmina con una gigantesca esplosione che mette definitivamente KO la preda. Alla fine di un’intensa battaglia, Tizio e la sua squadra ne escono vincitori: il Gammoth è sconfitto e finalmente il protagonista di questa storia può reperire i materiali per forgiare una nuova armatura. Purtroppo però, le parti ricavate dalla belva non sono sufficienti nemmeno per costruire uno dei cinque pezzi che compongono il set che vorrebbe realizzare. Insomma, se vuole l’armatura completa del Gammoth per lo spadaccino, dovrà uccidere nuovamente il mostro almeno altre sette o otto volte (se è fortunato); quattordici o sedici se deciderà di forgiare anche quella artigliere e stravolgere il proprio stile di gioco iniziando a usare archi o balestre. A differenza di World, insomma, passare da una tipologia di arma all’altra non è semplicissimo e richiede un dispendio di risorse e tempo non indifferente.
In compenso, da questa lunga caccia Tizio ha ottenuto un amuleto molto utile, che dona ben +4 all’abilità Spaccone (la quale consente di rompere le parti esposte di un mostro, come coda o zanne, molto velocemente) e dotato di tre castoni vuoti in cui poter equipaggiare gemme. Anche su questo fronte, le differenze con MHW sono enormi soprattutto perché, per ottenere una specifica abilità, non è sufficiente utilizzare una singola gemma ma è necessario accumulare un certo numero di punti (da un minimo di dieci a un massimo di venti) affinché se ne possano godere i benefici. Insomma, se il vostro set vi garantisce, ad esempio, un +9 a Angelo Custode e vi manca un punto per attivarla, basterà forgiare una gemma dello stesso tipo di abilità e metterla su uno dei pezzi dell’armatura, sempre se tali pezzi dispongano di castoni, sia chiaro. Difficilmente, invece, salvo ricorrere all’ausilio di amuleti, riuscirete a donare nuove capacità al vostro cacciatore utilizzando solamente le gemme. In alternativa, migliorando alcuni tipi di armature sarà possibile acquisire abilità speciali ma il numero di materiali richiesti è enorme: ancora una volta il mio consiglio è ponderare bene le quest che si intende completare e le armature da realizzare. Anche perché, diciamolo, con oltre 100 mostri da abbattere e relativi set forgiabili, se non si ha chiaro ciò di cui si a bisogno, si finisce facilmente per rimanere senza materiali e (soprattutto) soldi.
Nintendo Switch o Nintendo 3DS?
Tecnicamente parlando, la differenza tra MH Generations per Nintendo 3DS e MH Generations Ultimate per Nintendo Switch è minima, seppur l’incremento della risoluzione di quest’ultimo (che è passata da 240p a 720p in modalità portatile e a 1080p in dock) abbia migliorato la resa visiva, con contorni più definiti, e reso menù e schermate molto più facili da leggere. Per il resto, eccezion fatta per tempi di caricamento leggermente ridotti, siamo di fronte allo stesso gioco uscito sulla vecchia portatile Nintendo, con tanto di framerate ancorato a 30fps.
Pro
- Oltre 100 mostri da cacciare
- Non la finirete più di forgiare nuovi set
- Tantissime quest da completare
Contro
- Comparto grafico vetusto
- Piccole legnosità nel gameplay
- Per i novizi: non è una versione portatile di Monster Hunter World