Steelseries Aerox 3, la recensione: mouse leggero e sempreverde

Dall’uscita sul mercato del mouse Steelseries Aerox 3 (2022) ne è passato di tempo e oggi potrebbe apparire come un accessorio datato per un nuovo setup da gaming. Del resto, con l’uscita di molte altre soluzioni concorrenti – tra cui l’ottimo mouse ASUS ROG Keris II Ace – l’attenzione potrebbe virare verso di esse. Anche il più versatile e recente Steelseries Aerox 5 ha qualche asso nella manica in più rispetto ad esso.

In questo ultimo mese abbiamo potuto testarlo e dobbiamo ammettere che, nonostante l’età, resta un mouse piuttosto comodo, senza fronzoli e perfetto per il gaming. Scoprite perché nella recensione di Steelseries Aerox 3.

Caratteristiche tecniche di Steelseries Aerox 3

• Connettività: USB-C to USB-A, Bluetooth 5.0, 2.4GHz
• Sensore: Ottico SteelSeries TrueMove Air
• CPI: 100 – 18.000, a incrementi di 100 CPI
• Velocità massima: 400IPS
• Accelerazione massima: 40G
• Polling rate: 1000 Hz / 1ms
• Autonomia: dichiarata fino a 80 ore 2.4 GHz, fino a 200 ore Bluetooth
• Forma: ambidestra, pulsanti indicati per destrorsi
• Dimensioni: 120(L) x 57-67(W) x 21-38 (H)
• Peso: 68g
• Materiale: plastica ABS
• Colori: finitura Matte e Black Onyx, White Snow, Purple Royal, Green Jade e Ghost
• Dotazione: Dongle Wireless, cavo USB-C to USB-A, adattatore e guida
• Software: Steelseries GG
• Prezzo di listino: 79,99€

Design semplice e massima leggerezza

Il design del mouse Steelseries Aerox 3 è essenziale e sempreverde, con un pizzico di brio dato dalla griglia a nido d’ape. Questa garantisce anche maggiore leggerezza alla periferica, di cui si notano poi i visibili LED RGB che contornano la base e spiccano dall’interno, dove si vede anche lo scheletro del mouse stesso. Nonostante questa apertura su tutto il corpo, Steelseries garantisce una resistenza IP54 ad acqua e polvere.

Il produttore dichiara che l’utilizzo è effettivamente limitato agli utenti destrorsi, ma la struttura pressoché simmetrica rende il mouse abbastanza pratico anche ai mancini. Naturalmente, i due tasti laterali sono meno accessibili con tale impugnatura.

Parlando di grip, dalla nostra esperienza il miglior uso si ottiene con un claw grip a prescindere dalla dimensione della mano. Il palm grip è consigliato a chi ha mani piccole, mentre il fingertip grip è abbastanza confortevole per mani medio-grandi. Mancano gomme laterali per una presa più salda ma, come spiegheremo in seguito, non si tratta di un’assenza che compromette l’esperienza d’uso. Sono inoltre presenti basi in PTFE vergine.

Software e funzionalità

Il software Steelseries GG ha tutto l’occorrente per personalizzare e gestire il mouse. Attraverso questo programma è possibile aggiornare i driver del mouse, cambiare le macro e modificare l’illuminazione RGB come meglio si preferisce, scegliendo tra milioni di colori ed effetti differenti. In aggiunta, il programma include un Aim Trainer 3D con cui è possibile fare pratica nello shooting tra 12 FPS competitivi differenti, dai classici CS2 e Fortnite ad Apex Legends e Valorant.

L’applicazione include anche altre feature, tra cui il clipping automatico dei momenti salienti durante i tuoi match. Se hai il programma attivo in background, esso riconosce le azioni chiave di una partita sui videogiochi supportati e le registra per poterle rivedere e magari condividere sui social. Non temere per l’attività continua di Steelseries GG: al contrario di altre soluzioni di marchi differenti, il suo peso sulle risorse del sistema operativo Windows non si fa sentire.

Meno convincente è la gestione dell’RGB nel caso del mouse Steelseries Aerox 3. Se si chiude il software dopo avere spento i LED per risparmiare batteria, dato l’impatto comunque considerevole delle luci sull’autonomia, il mouse non registra più tale selezione e riattiva automaticamente i LED nella loro impostazione predefinita. Analogamente, basta terminare il programma in background per cancellare ogni cambiamento alla colorazione delle luci o agli effetti.

Esperienza d’uso con Steelseries Aerox 3

Parliamo prima dell’utilizzo quotidiano del mouse. Steelseries Aerox 3 è estremamente maneggevole e in modalità wireless è davvero comodo da utiilizzare, anche per la semplice navigazione online o per produttività. Peccato per l’assenza dei due tasti aggiuntivi laterali della rotellina del mouse, fissata in una posizione con impossibilità di inclinarla a destra e sinistra per input in più.

Il grip restituisce una sensazione di solidità e sicurezza sebbene manchino impugnature gommate laterali. Questa assenza si rivela un vantaggio a livello di pulizia, dato che la periferica trattiene così meno sporco e si rovina meno in fretta. Si consiglia inoltre di pulire regolarmente gli interni aspirando il mouse, data la facilità con cui polvere e sporco penetrano nella struttura a nido d’ape.

Venendo all’esperienza nel gaming, la precisione della registrazione degli input è ottima. I piedi in PTFE vergine sono il fattore chiave che determina la fluidità di movimento, cruciale in titoli come Counter Strike 2, Marvel Rivals e persino League of Legends, dove i giocatori di elo più alto devono fare affidamento su mosse e input rapidi del mouse per tenere sott’occhio l’intera mappa.

Abbiamo tuttavia notato un’autonomia inferiore di qualche ora rispetto a quella dichiarata dal produttore, sia con uso Bluetooth, sia in wireless 2.4GHz. Ciononostante, anche in assetto cablato il comfort è assicurato. Naturalmente con connessione via cavo il delay viene ridotto all’impercettibile, ma anche in wireless 2.4GHz non si nota la minima latenza. Al contrario, in Bluetooth c’è qualche inconsistenza spiacevole che può compromettere l’esperienza di gioco.

Considerazioni finali e prezzo

Steelseries Aerox 3 al prezzo di mercato attuale resta molto valido. Non ha funzionalità speciali e dà il suo meglio se si utilizza la suite Steelseries GG assieme ad altre periferiche del marchio, in particolare tastiere e cuffie. Per completare la propria postazione da gaming è una soluzione che ci sentiamo di consigliare, specie se scende di prezzo attorno ai 50€. L’utilizzo in portabilità è meno consigliato date le dimensioni e la mancanza di un compartimento nel mouse per portare con sé il ricevitore USB. Il problema della mancata memorizzazione delle impostazioni RGB è un altro dettaglio che può fare storcere il naso, sia per una questione di autonomia che per ragioni estetiche.