E’ dai tempi di Another World e Flashback che i platform a scorrimento orizzontale sono stati rivoluzionati da un approccio iperdinamico ma, al contempo, ragionato. Nel corso degli anni molti contendenti si sono succeduti, regalando momenti di puro divertimento, scimmiottando le vibes dei classici made in Delphine Software ma nulla si è mai avvicinato, secondo la mia opinione, alle sensazioni di novità ed innovazione dei due sopraccitati classici, fino ad ora, almeno. Ed è con grande sorpresa che mi sono trovato tra le mani questo Bionic Bay, platform a scorrimento orizzontale che, per la prima volta dopo tanti anni, mi ha fatto provare il divertimento dell’escapismo, grazie ad un mix di visione artistica ed innovazione. Ma andiamo con calma e parliamone, nella nostra anteprima di Bionic Bay.
Breve ma intenso
La breve demo, ad ora disponibile su Steam, che abbiamo potuto provare, ci ha permesso di valutare una piccolissima frazione di quello che sarà il prodotto finito ma, ciononostante, la curva di interesse nei confronti di questo titolo, si è innalzata oltre ragionevoli livelli di guardia. Ci troviamo intrappolati in un mondo altro, in cui l’unico obiettivo è riuscire a fuggire, portando la pelle a casa. Ci troveremo dunque ad interagire attivamente con lo stesso, evitando ostacoli come un qualsiasi platform a scorrimento orizzontale.
Investiti da una sorta di raggio luminoso saremo pervasi da una strana energia che ci rivelerà, piano a piano, i suoi poteri. In incipit ci vedremo dotati di ipervelocità e della possibilità di saltare a lungo raggio in modo da superare, temporizzando le nostre azioni, gli ostacoli che, volta dopo volta, si frapporranno tra noi e la fine del livello. Una delle peculiarità di Bionic Bay è quella di avere un mondo vivo e pulsante, vero e proprio antagonista del nostro alter ego digitale, un mondo che si muove e trasforma attivamente, frapponendosi come ultimo baluardo tra noi e la salvezza. Play, Die, Repeat, questo il motto alla base di Bionic Bay, un percorso iterativo divertente e mai frustrante, come accade spesso nei souls, in quanto la riuscita, o meno, del nostro tentativo di evasione dipenderà solamente da noi e non da bislacche creature sadiche e (talvolta) mal programmate.
Non appena avremo padroneggiato l’ennesima capacità evasiva, ecco che Bionic Bay alzerà il livello della sfida, rivelandoci una ennesima feature dei nostri poteri a cui corrisponderà, ovviamente, una parallela tecnica di approccio che ci farà sudare (e morire) le proverbiali sette camicie. Che si tratti infatti di mera interazione atletica o della pressione di pulsanti al fine di sbloccare parti di livello a noi precluse, l’intero playthrough di Bionic Bay è improntato ad una gestione elegantissima (e sadica) della fisica di gioco, vero e proprio fiore all’occhiello della co-produzione Psychoflow Studio – Muurena. Dovremo infatti imparare ad interpretare le leggi fisiche che regolano e periodicamente rivoluzionano, il mondo di gioco, adattandoci alle medesime, che ci costringeranno ad adattare il nostro stile di gioco per uscirne vincitori.
E’ tutto oro quello che luccica
Se è vero che uno dei fiori all’occhiello di Bionic Bay è la fisica di gioco, sapientemente strutturata per evolvere e rivoluzionare, a cadenza periodica, le dinamiche di gameplay, lo è altrettanto che la tara stilistica alla base di questa produzione rappresenti un punto di innegabile appeal.
Facendo, infatti, ricorso ad una finissima pixel art innestata su sfondi dinamici pre-renderizzati, Bionic Bay crea un rapporto di dipendenza – fascinazione nei confronti del mondo di gioco, che arriva ad assurgere al ruolo di deuteragonista (oltre che di antagonista naturale) per via dell’elevatissimo livello realizzativo.
Una palette cromatica ipersatura e costantemente cangiante rappresenta la tara distintiva di Bionic Bay, un mondo che avremo tanto piacere a combattere quanto ad osservare. Tutta questa magnificenza grafica, va detto, gira egregiamente anche su pc di fascia media, permettendo a chiunque di godere della magnificenza grafica allestita dai ragazzi di Muurena, senza perdere però fluidità, fondamentale per la corretta fruizione di Bionic Bay.
La demo di Bionic Bay ci lascia, per l’appunto, con l’acquolina alla gola, promettendo una struttura di gioco in costante evoluzione che potrebbe mettere alla berlina le nostre capacità di evasione. Attendiamo dunque la recensione della versione completa, che vi ricordo uscirà il 17 Aprile prossimo venturo su PC e PlayStation 5.