Xbox Play Anywhere, la funzione che permette ai giocatori di giocare ad un titolo su diverse piattaforme con un solo acquisto, sembra essere in calo anno dopo anno.
Difatti come condiviso da Windows Central, un recente report di Omdia e GameDeveloper.com ha evidenziato una riduzione significativa dei giochi che supportano questa feature, con una diminuzione quasi del 50% dal 2023 al 2024.
Ovviamente questo calo consistente ha sollevato degli interrogativi sul futuro della strategia Xbox e sul valore che gli sviluppatori attribuiscono a questa funzione, decisamente comoda per una consistente fetta di fan che decide di giocare su dispositivi diversi, come console Xbox e PC Windows.
Jez Corden di Windows Central ha quindi commentato il report di cui sopra, affermando che il declino di Xbox Play Anywhere riflette un problema più ampio nella strategia di Microsoft. Secondo il giornalista la scelta di puntare su feature come il cloud gaming e la compatibilità multipiattaforma invece che sulle esclusive ha portato ad una minor attrattiva delle console Xbox. Questo circolo vizioso comporta meno utenti su Xbox, meno interesse degli sviluppatori a supportare il sistema e, di conseguenza, un’ulteriore diminuzione dei titoli compatibili con Xbox Play Anywhere.
Il giornalista ha proseguito ricordando che Phil Spencer, capo della divisione gaming di Microsoft, ha dichiarato di recente che Xbox ha più utenti che mai grazie all’ecosistema multipiattaforma, ma nonostante questo sono sempre meno i titoli che sfruttano le feature esclusive dell’ecosistema gaming di Xbox.
Corden ha aggiunto che molti titoli che fanno parte di Xbox Play Anywhere sono frutto di accordi di marketing, piuttosto che di un’adozione spontanea da parte degli sviluppatori. Ad esempio, titoli come Monster Hunter Rise ed Exoprimal sono entrati nel programma soltanto grazie ad accordi promozionali con Capcom, mentre giochi più grandi come Monster Hunter Wilds o Resident Evil 8 non ne fanno parte.
Anche i giochi proprietari di Microsoft non sempre supportano pienamente la funzione. Un esempio è l’espansione di Diablo 4, per la quale gli utenti devono acquistare separatamente le versioni PC e Xbox, nonostante la presenza della funzione di cross-save. Questo mette in discussione la reale efficacia di Xbox Play Anywhere come valore aggiunto per i giocatori.
La domanda ora è se Xbox Play Anywhere continuerà a perdere supporto o se Microsoft riuscirà a invertire la tendenza nel corso dei prossimi mesi. Con l’arrivo della prossima generazione di hardware Xbox, che dovrebbe integrare ancora di più PC e console, la funzione potrebbe godere di una nuova vita oppure essere abbandonata totalmente.