Nell’olimpo degli strategici in tempo reale ancora oggi non può mancare Warcraft, la serie che ha contribuito a definire il genere forse più di ogni altro titolo. Nell’arco di tre episodi, rilasciati tra 1994 e 2002, Blizzard Entertainment ha saputo combinare gameplay e narrazione, meccaniche semplici ma fondamentali e una storia magnetica, rendendo Warcraft un nome sinonimo di epicità di cui quest’anno si celebra il trentesimo anniversario. È in questa occasione che la casa di sviluppo e publisher californiana ha voluto lanciare la Warcraft Remastered Battle Chest.
Questo bundle include Warcraft 1 e 2 Remastered, assieme a Warcraft 3 Reforged che, nella stessa circostanza, ottiene un aggiornamento. Un pacchetto unico che intende rinnovare un’esperienza altrimenti difficilmente godibile su sistemi moderni. L’opportunità migliore per i fan di vecchia data di rigiocarli tornando ad ammirarne lo splendore…o forse no? Parliamone meglio nella recensione di Warcraft Remastered Battle Chest
Il lavoro svolto su Warcraft Remastered Battle Chest
Come già anticipato, la Warcraft Remastered Battle Chest include le versioni rimasterizzate di Warcraft: Orcs & Humans e Warcraft II: Tides of Darkness, precedentemente giocabili mediante le edizioni disponibili su GOG, e Warcraft III: Reforged in una versione definibile “2.0”, aggiustata in seguito al lancio avvenuto ancora nel 2020. Un kit imperdibile per gli appassionati, ma il cui prezzo potrebbe fare storcere il naso a qualcuno. La raccolta completa è difatti disponibile esclusivamente su Battle.net a 39,99 euro. Un cartellino così importante da cosa è giustificato?
Blizzard è riuscita indubbiamente a ottimizzare e rendere i primi due capitoli più giocabili su PC odierni. L’interfaccia è più attuale e sono state riviste anche le texture includendo delle varianti in alta definizione, che possono comunque essere sostituite dalle versioni classiche esattamente come per la colonna sonora. La fluidità della UI aggiornata non viene tuttavia pareggiata dalla bellezza delle texture HD. Queste, difatti, risultano inadeguate in Warcraft con la loro eccessiva qualità.
Insomma, il gioco in questo modo non solo perde appeal, ma anche una delle caratteristiche chiave della saga: la serietà della storia e dell’ambiente. Per di più, in Warcraft 1 Remastered manca il multiplayer, modalità iconica e innovativa negli anni Novanta, essenziale in questo gioco. Nonostante ciò, è sempre necessario essere loggati su Battle.net per avviare il titolo. Non è un controsenso?
Il gameplay è iconico, ma…
La rimasterizzazione di Warcraft II: Tides of Darkness gode degli stessi vantaggi: interfaccia rinnovata, supporto a risoluzioni moderne anche per monitor widescreen, libertà di scelta tra grafica Classic e Remastered e inclusione delle campagne di Beyond the Dark Portal. Anche gli svantaggi sono all’incirca gli stessi: Battle.net obbligatorio anche per giocare con la CPU, texture HD inadeguate per la natura dell’opera originale, e un gameplay che eredita alcuni problemi del titolo che fu.
Una parentesi va dedicata ai disegni e ai video mostrati durante le fasi di caricamento del gioco e introduzioni delle missioni della campagna. Pur essendo generalmente gradevoli da vedere, mancano di animazioni convincenti o non sono nemmeno presenti, lasciando spazio a immagini statiche quando invece su Warcraft 1 e 2 si notava un lavoro encomiabile anche sul reparto artistico. Mancano di stile e, forse, si potrebbe persino dubitare di un uso di IA per delle pigre rivisitazioni di singoli frame.
Venendo al gameplay, fortunatamente si trovano alcuni aggiustamenti essenziali che rendono Warcraft 1 e 2 più entusiasmanti nelle Remastered. Ad esempio, gli upgrade ora hanno descrizioni esaustive, ma è anche possibile usare il tasto destro del mouse per controllare le unità. È inoltre possibile selezionare fino a 12 unità anziché 4 allo stesso tempo. Mancano tuttavia altre funzionalità ora onnipresenti negli RTS: il sistema di coda per la creazione di unità, i controlli rapidi con il tasto Shift e i comandi automatici, per esempio.
Infine, l’aggiornamento di Warcraft III: Reforged migliora il framerate e riduce i tempi di caricamento, ma non aggiusta il sistema di illuminazione e la dimensione dei modelli. Servirà un altro update per rendere più fruibile il terzo capitolo, ma quando arriverà?
Una grande occasione sprecata
La Warcraft Remastered Battle Chest nel suo insieme risulta così una grande occasione sprecata. La modernizzazione dei primi due episodi è evidente ma pigra. Il restyling di unità e interfaccia affinché entrambi siano facilmente installabili e giocabili sui PC di oggi è senz’altro apprezzato, ma poco ispirato. L’obbligo di avvio di Battle.net, ovvero la necessità di essere collegati a Internet anche senza modalità multiplayer, è a nostro avviso inaccettabile, specialmente in quanto il bundle con Warcraft 1 e 2 è disponibile su GOG a un prezzo inferiore e non richiede la continua connessione alla rete.
Per non parlare del sospetto uso di IA per rivedere non solo l’artwork nei caricamenti, ma anche le texture delle unità e degli edifici, oltre alle animazioni delle unità stesse. Tutta l’ispirazione evidente nei progetti originali è qui carente, se non del tutto assente, eccetto forse in Warcraft 2 Remastered dove, a dirla tutta, gli interventi estetici sono minimi. Proprio alla luce di questo lavoro minimo è chiaro che Blizzard avrebbe potuto applicare qualche lieve modifica o aggiunta alle meccaniche. Modernizzare anche il gameplay con ulteriori funzionalità era necessario, ma non è stato fatto.
In poche parole, Warcraft Remastered Battle Chest è una buona e utile idea, realizzata in un modo del tutto mediocre.
La recensione in breve
Warcraft 1 e 2, assieme a Warcraft III: Reforged, compongono una Battle Chest apparentemente imperdibile per gli appassionati. La realtà dei fatti è che questi strategici iconici, in questa iterazione rinnovata, sono caratterizzati da una povera riproposizione. Per quanto ci possano essere chiari vantaggi nel giocare queste Remastered, il risultato finale è deludente e tutt'altro che ispirato. È un lavoro che sembra svolto tanto per guadagnare sulla nostalgia degli aficionados e che poteva essere molto di più. L'unico vantaggio è che ora questi fantastici RTS sono giocabili comodamente su sistemi moderni. Altrimenti, è più semplice recuperare le versioni GOG a un prezzo inferiore, conservando l'esperienza originale.
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Voto Game-Experience