Che quello Sony sia sempre meno un ecosistema chiuso è sotto gli occhi di tutti. A riprova di questa affermazione continua inarrestabile la migrazione delle esclusive di punta, seppure con cospicuo ritardo rispetto alla edizione originale, sul sistema master race per eccellenza. E’ oggi la volta di God of War: Ragnarok, pronto al debutto sulla piattaforma regina dopo quasi due anni dalla prima iterazione, avvenuta il 9 novembre 2022, in contemporanea su PlayStation 4 e PlayStation 5. E, senza causarvi patemi o ansie di alcun genere, premettiamo subito che anche l’ultimo episodio, fino ad ora, delle avventure Norrene di Kratos ed Atreus, brilla di luce propria anche su PC. Ma andiamo con ordine, e scopriamone di più con la nostra recensione della versione PC di God of War: Ragnarok.
Un porting con i fiocchi
Non ci soffermeremo molto su storia e gameplay di God of War: Ragnarok. L’ultimo nato in casa Santa Monica è stato infatti giocato una prima volta su PlayStation 4 e rigiocato, nella sua versione potenziata, sulla ammiraglia PlayStation 5. La versione PC non porta, infatti, aggiunte di sorta a giocabilità e trama, portando invece, nella sua faretra, molte frecce inerenti il miglioramento della quality of life e, ovviamente, la possibilità di sfruttare appieno le potenzialità hardware di piattaforme ben più performanti della attuale console regina Sony.
Ed è appunto la natura “ibrida” di questa ex esclusiva Sony che destò, in fase di annuncio, qualche perplessità. God of War: Ragnarok fu infatti uno dei primi titoli esclusivi cross-gen e il timore che gli anni (e la natura “intermedia”) di questo titolo potessero rappresentare un malus troppo grande da esser colmato ha aleggiato fino al momento del rilascio su PC. Ebbene, a dispetto di una innegabile età anagrafica e di una natura ibrida, la versione PC di God of War: Ragnarok risulta essere a dir poco esplosiva, grazie ad una realizzazione tecnica a dir poco impeccabile.
Merito della solidità ed efficenza di questo porting va tutto ai ragazzi di Jetpack Studio, già autori della ottima conversione PC dell’originale God of War, datato 2018. Grazie al know how maturato con la realizzazione del primo episodio, Jetpack Studio ci confeziona e consegna quella che può essere unanimemente considerata come la versione migliore e defintiva di God of War: Ragnarok.
Il Ragnarok si scatena su Master Race
Seguendo le orme di quanto fatto con il diretto predecessore, i ragazzi di Jetpack Studio hanno lavorato di affinamento, al fine di smussare il codice di God of War: Ragnarok, già ampiamente ottimizzato nella sua versione nativa, ed “adattarlo” al cosmo master race, rimuovendo le limitazioni dovute alla genesi console permettendoci, dunque, di sfruttare appieno le maggiori potenzialità offerte dagli hardware moderni.
Partendo, dunque, da un comparto tecnico più che soddisfacente, la sinergia tra Jetpack Studio ed i ragazzi di Santa Monica, ampiamente coinvolti nella realizzazione di questa versione definitiva, ha portato miglioramenti ravvisabili, come facilmente prevedibile in ambito grafico. Par logico osservare come questi cambiamenti siano ravvisabili soprattutto su PC High end, dotati di hardware di ultimissima generazione. Ciononostante, seguendo un trend, fortunamente, sempre più frequente quando si tratta di traslazioni dal cosmo Sony a quello PC, è d’obbligo ravvisare una incredibile scalabilità del motore di gioco.
Grazie, infatti, all’utilizzo delle tecniche di scaling più recenti, come DLSS 3.7, FSR 3.1 e XeSS 1.2 sarà possibile per pressochè qualsiasi configurazione superare, qualitativamente, la resa grafica della versione PlayStation 5. Se a ciò aggiungiamo, inoltre, il supporto per le tecniche di frame generation software AMD (e, ovviamente, di quello Hardware NVIDIA, limitato però alle sole schede serie 40), capirete come la duttilità del motore grafico sia volta esclusivamente ad ampliare il più possibile il parco macchine su cui God of War: Ragnarok sarà utilizzabile con debita soddisfazione.
God of War: Ragnarok, provato su una configurazione dotata di I7 10700k, 64Gb RAM ed RTX 3080 8Gb, con DLSS 3.7 e Frame Generation software AMD ha garantito un gameplay ampiamente al di sopra dei 60fps, su uno schermo ultrawide 32:9. Non ho avuto modo di testare il gioco su configurazioni differenti dalla presente, ma dubito il dislivello prestazionale, a meno che non si scenda molto con la configurazione hardware, sia eccessivo. I meccanismi di scaling intrinseci delle ultime schede video permettono, seppure con una minima perdita qualitativa, di giocare ad alti FPS con quasi tutti i pc.
La versione definitiva
Tutte le features sopra elencate vanno ad incunearsi in un mondo, quello della master race, che fa della duttilità e della varietà di configurazione il proprio punto di forza primario. Ed è appunto assecondando questa caratteristica che la versione PC di God of War: Ragnarok, sapientemente ottimizzata dai ragazzi di Jetpack Studios, aggiunge il supporto a qualsivoglia periferica disponibile in ambito master race.
Spicca, caratteristica oramai normalizzata per qualsivoglia conversione da PlayStation 5 a PC, il pieno supporto per i monitor ultrawide. Potremo dunque ammirare le lande desolate di Asgard in piena estensione, sia sulle noster periferiche 21:9 o 32:9 che sia, senza alcun deterioramento della qualità visiva. Appaiato a tutto ciò, il pieno supporto ai monitor dotati di G-Sync e, ovviamente, alla tecnologia NVIDIA Reflex, atta a diminuire il tempo di risposta dei comandi da noi impartiti a Kratos.
Parimenti è garantito il supporto a qualsivoglia pad compatibile con il mondo PC. Potremo dunque utilizzare il nostro fido pad Elite 2 per impartire ordini a Kratos e, ovviamente, sarà garantito pieno supporto al PlayStation DualSense, con tanto di feedback aptico e audio proveniente dallo speaker integrato. Al fine di garantire, inoltre, una accurata immersione nel mondo di gioco, è garantito il supporto allo Spatial Audio 3D, come già successo, però, in occasione della versione PlayStation 5.
Quality of life rivisitata
Che il comparto grafico fosse il fiore all’occhiello di questa conversione non c’erano dubbi. Non di sola grafica vive però l’utente PC. Il passaggio al cosmo master race ha infatto portato alcune piccole correzioni di quality of life che non faranno che migliorare la fruibilità, pur già elevata, di God of War: Ragnarok.
Assistiamo, dunque, alla limitazione dei suggerimenti inerenti la risoluzione degli enigmi, dati dai compagni di gioco, troppo presenti e pressanti nella versione console. E’ stata introdotta, inoltre, la descrizione audio delle scene di intermezzo, per permettere una maggiore fruizione anche a persone con problematiche di ricezione sensoriale.
Il pieno supporto a Dualshock 4, Dualsense, Xbox pad o tastiera si sostanzia nella completa riprogrammabilità dello schema controlli, per adattare, il più possibile, il sistema di controllo al proprio stile di gioco.
La recensione in breve
God of War: Ragnarok si presenta su PC nella sua versione definitiva. Grafica migliorata, supporto per tutte le tecnologie di scaling proprietarie e per qualsivoglia periferica compatibile con il mondo master race, ci consegnano un prodotto al limite della perfezione. La versione migliore, tra quelle disponibili, imperdibile se si ha un pc di fascia medio-alta.
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Voto Game-Experience