Il professor Jones indossa di nuovo il suo famoso borsalino e parte per una nuova avventura da vivere in Indiana Jones e l’antico Cerchio. Un nuovo viaggio intorno al mondo, che vedrà Indy e l’italianissima Gina intenti a rivelare il segreto dell’Antico Cerchio. Nel mezzo non mancherà la solita aliquota del Reich, quelli che credevano che la guerra si poteva anche vincere accapparrandosi tutte le reliquie della storia. Il gameplay, mostrato nell’evento dai suoi creatori, è un ibrido tra un FPS e FPP, con una spiccata vena narrativa e dei sani momenti di esplorazione. Insomma, il mito di Indiana Jones è pronto a vivere anche fuori dal grande schermo.
Un cerchio ed una leggenda
La trama del nuovo gioco dedicato all’archeologo Henry Walton Jones, Jr., conosciuto al mondo come Indiana Jones, tratta di un ipotesi pseudo-archeologica a non tutti nota riguardante il Cerchio Massimo. Esiste, infatti, una teoria che parla di una circonferenza che attraversa tutto il mondo dividendolo a metà e che esula dall’equatore. Il misticismo legato a questa figura geometrica deriva dal fatto che interseca un grande numero di siti archeologici ad oggi (ri)conosciuti dall’umanità. Nel corso di questo evento il Game Director di MachineGames Jerk Gustafsson, in sede di interviste finali, si è lasciato andare anche a qualche piccola precisazione sugli eventi connessi alla storia. Si tratta, ovviamente, di nessuna ulteriore anticipazione, oltre a quanto già dichiarato in questi mesi.
Indiana Jones, unitamente alla giornalista italiana Gina Lombardi, partiranno in un viaggio intorno al mondo, visitando numerosi luoghi e meraviglie. Nel filmato mostrato abbiamo visto l’interno di un templio verosimilmente egiziano, una presunta foresta amazzonica e un relitto navale in una non meglio identificata zona dell’Himalaya (era ferragosto ma non eravamo già alla birra…forse). Questi sono solo alcuni dei luoghi che i due dovranno attraversare per arrivare a svelare quella verità mista a leggenda, rimasta a sepolta tra le pieghe del tempo.
Lo sappiamo, per molti sembrerà la trama di un nuovo film di Indiana Jones. Sì, diamine se lo è. Non vi nascondiamo che il filmato mostrato, della durata circa mezz’oretta, ha rivelato un lato del gioco che mette in primo piano la narrativa rispetto al gameplay. Non mancheranno tutti gli stereotipi tipici del franchise e che evidenzieremo a brevissimo, ma il punto focale è che il mood che ha reso celebre questa serie è rispettato alla regola.
Per carità, con Todd Howard come producer della serie – e da fan super accanito di Indy – non potevamo aspettarci una cosa diversa. Eppure c’è un fatto che ha stimolato quelli di MachineGames a voler realizzare un gioco su Indiana Jones ed è forse l’unica chicca che siamo riusciti a cogliere nel corso dell’anteprima di presentazione del gameplay di Indiana Jones e l’antico Cerchio.
L’universo narrativo di Indiana Jones percorre un periodo che va dal 1935 (Indiana Jones e il Tempio Maledetto) al 1969 (Indiana Jones e il Quadrante del Destino), con ben 5 pellicole all’attivo. Gli sviluppatori svedesi sanno che possono esistere “altre nuove” storie da raccontare oltre a quella del Cerchio Massimo. Attenzione, freniamo il carro dell’entusiasmo, ma l’idea di far (ri)vivere il mitico archeologo interpretato da Harrison Ford fuori dal cinema è assolutamente fantastico (modalità fan-mode: disattivata).
Nei panni di Indiana Jones
Le meccaniche di gameplay presentate nell’anteprima di Indiana Jones e l’antico Cerchio ci permettono di asserire che si tratta di un FPS con una spiccata vena narrativa, lasciandosi andare a dei sani momenti di esplorazione ed action. Parecchia attenzione è stata rivolta al level design e alla possibilità di interagire con gli elementi di contesto e trasformarli in componenti sfruttabili (per esempio, appigli e ausili per uscire dai guai). L’esperienza maturata con i vari capitoli di Wolfenstein è servita agli sviluppatori svedesi per bilanciare tutte le varie componenti, spingendo forte sull’acceleratore della narrativa (su questo ne siamo certi). Questo, ovviamente, permetterà di vivere delle transizioni in cui le cut-scene diventano, de botto, sessioni da giocare.
Un esempio, che abbiamo avuto modo di vedere nel corso dell’evento, è stato quello della “classica” trappola della prigione di sabbia, con il povero Indy nel disperato tentativo di trovare un modo per sfuggire all’inesorabile risalita di un muro di sabbia. Eh sì, ci sarà anche spazio per la palla gigantesca di roccia rotolante dietro di noi (ragà, non poteva proprio mancare). E che dire della presenza degli enigmi, altro grande punto di raccordo con il franchise cinematografico. Nell’evento abbiamo apprezzato una sequenza di gameplay dove, per recuperare una maschera d’oro, il famoso archeologo e la giornalista erano intenti ad orientare una serie di specchi per riflettere i raggi del sole. Se siete dei veri fan della serie non vi sarà difficile formulare una rapida ipotesi su quello che il futuro riserverà, ai due, al termine di questa prova di abilità.
Tra gli strumenti del mestiere, avremo, a disposizione, l’inseparabile frusta da utilizzare sia per offendere che per superare degli ostacoli offerti dal level design, nonché interagire con gli elementi offerti dall’ambiente. Non mancheranno anche le armi da fuoco classiche, come il revolver, e alcune improvvisate (come statuette di discreto valore storico e culturale).
Nel corso di quest’anteprima vi è stata anche la possibilità di carpire alcuni interessanti dettagli sugli extra presenti nel gioco. Si tratta dei Punti Avventura, ottenibili scattando delle fotografie ai siti archeologici e preziosi manufatti. La loro spendita non è stata chiaramente mostrata in video, ma è facile che il loro utilizzo sia connesso a qualche cosa “da sbloccare” (punti abilità, extra feature del gioco). Gli sviluppatori non si sono sbottonati oltremodo su questo aspetto, ergo, dobbiamo attendere ancora un po’ prima di scoprirlo.
L’alba di un nuovo ciclo?
La frusta c’è, le situazioni al cardiopalma pure, scorpioni e serpenti presenti all’appello, i nazisti pure e, dulcis in fundo, anche gli enigmi da risolvere. Perfetto, la ricetta è quella giusta. La bravura (e anche una sana dose di intelligenza tattica) di quelli di MachineGames è stata quella di concentrare nei 30 min dedicati alla presentazione delle meccaniche di gioco di Indiana Jones e l’antico Cerchio quelli che sono i punti di raccordo con il franchise cinematografico.
Cliché che hanno reso celebre un personaggio sino a farlo diventare un’icona della storia del cinema. Purtroppo il buon Harry ha appeso frusta e cappello al chiodo e il tentativo di sostituire il personaggio non è andato un buon fine (parliamo di Shia LaBeouf). Al netto della possibilità di far vivere le avventure di Indy fuori dal grande schermo, la scelta di realizzare un videogioco “incastonato” nel continuum narrativo del personaggio è sicuramente ideale. I videogiochi, infatti, hanno il potere di rendere i personaggi immortali e senza tempo.
Probabilmente è ancora troppo presto per parlare di un nuovo arco narrativo delle avventure di Indiana Jones a solo uso e consumo dei videogiocatori (in primis, quelli Xbox), ma i fotogrammi apprezzati ci hanno trasmesso molto di più quello che è stato annunciato come un singolo episodio. Sicuramente vorranno attendere i risultati delle vendite ed analizzare l’accoglienza dei fan e non solo. Vorremmo sbilanciarci di più, ma attendiamo di mettere le mani in prima persona sul gioco e capire cosa si prova a vestire i panni di Indiana Jones.