Gli sparatutto a scorrimento, altrimenti detti anche shoot’em up, hanno fatto la storia degli arcade. Le sale giochi ai tempi d’oro ne avevano sempre almeno uno. Come ci si può dimenticare di 1942 e After Burner? Per non parlare di DonPachi o, guardando ai titoli a scorrimento orizzontale, capolavori come G-Darius, R-Type e Einhänder su PlayStation. È un genere di altri tempi, ma che vive come una nicchia eterna, che non stanca mai. Lo sanno bene anche gli sviluppatori di CYGNI: All Guns Blazing, titolo in uscita su PlayStation 5, Xbox Series X|S, Steam ed Epic Games Store.
Pubblicato da Konami, questo sparatutto a scorrimento verticale proviene dal piccolo team scozzese KeelWorks. Due fratelli e un loro zio si sono cimentati nella produzione di questa piccola gemma, tra colonna sonora, cutscene cinematografiche e design. Una scommessa? Forse sì. Tuttavia, possiamo dire con certezza che, tra alti e bassi, si tratta di uno shoot’em up spettacolare. Scoprite perché nella nostra recensione di CYGNI: All Guns Blazing.
La storia di CYGNI: All Guns Blazing
Partiamo subito dal tassello più incrinato di questa avventura. Cygni è un pianeta dove risiede una colonia umana, in un sistema solare lontano dal nostro, minacciata da biomacchine aliene. Si tratta di un nemico senziente ed estremamente aggressivo, pronto a distruggere la colonia stessa per riprendere il controllo del pianeta. Noi siamo solo uno degli eroi chiamati a difendere la popolazione, offrendo supporto aereo con il nostro rapido e letale velivolo da combattimento.
La campagna, composta da sette missioni, ci vede prima affrontare un attacco diretto, per poi cercare la radice di questa minaccia, l’origine delle biomacchine. Nel viaggio si esplorano altri pianeti, si riscopre la storia di Cygni e della colonia umana. È un videogioco “patriottico”, che rammenta l’importanza della difesa di tradizioni e culture. Si percepisce al contempo una condanna alla brutalità del colonialismo, e il ricordo del rispetto di altre entità e culture. Insomma, una critica velata all’estensione errata dell’idea di “patria” come “dominio”.
La storia è molto breve e, se ogni livello viene giocato a difficoltà Facile, possono bastare anche due ore per portare a termine la campagna. Le cutscene sono pulite e ben realizzate, danno un taglio particolarmente cinematografico a CYGNI. Ciononostante, tra la forse esagerata linearità della narrazione e la brevità dell’esperienza, resta il tallone d’Achille del progetto. In altre parole, KeelWorks poteva sperimentare di più.
Il gameplay: cuore hardcore, ma accessibile
Se CYGNI: All Guns Blazing non conquista punteggio pieno sul fronte narrativo, vi si avvicina pericolosamente sul fronte gameplay, pur non essendo uno sparatutto a scorrimento tipico. Non vuole essere uno shoot’em up bullet hell dove sono necessari micromovimenti oculati per sopravvivere, evitando tutti i proiettili per non perdere vite. Al contrario, quasi invita a lanciarsi addosso ai nemici.
Difatti, ci saranno rari momenti in cui, a difficoltà Normale, il gioco consentirà di respirare senza troppi nemici su schermo. In tali circostanze, significa che si stanno avvicinando mini-boss, boss o c’è un cambio netto tra combattimento aria-aria e aria-terra. Il primo prevede lo scontro con innumerevoli alieni estremamente rapidi (immaginatevi una Zerg Rush) o con astronavi e biomacchine più resistenti e letali. Il secondo, invece, si può presentare in contemporanea o in fasi distinte con batterie antiaeree e mostruosità che minacciano le unità alleate a terra.
Ci teniamo a specificare che il supporto aereo ai soldati a terra non cambia l’esito del combattimento, tantomeno ha un impatto sullo svolgimento della storia. Inoltre, le truppe nemiche sul terreno non vanno per forza affrontate. In certi casi è utile farlo, poiché riducono i proiettili a noi diretti e ci danno anche risorse per sopravvivere.
Strategia portami via
A proposito di risorse, è proprio questo elemento che rende CYGNI: All Guns Blazing più strategico. La nostra navetta dispone di unità di energia per rifornire il nostro scudo, che ci difende da proiettili e astronavi nemiche in caso di scontri diretti, e per rimpinguare i missili a nostra disposizione. Abbattendo certi nemici ci vengono fornite celle energetiche, che finiscono direttamente allo scudo. Sta al giocatore ridistribuirle, mantenendo equilibrata la loro disposizione.
Questa dinamica richiede di prestare molta attenzione e di essere estremamente rapidi con i comandi. Con un controller o su PC handheld come Steam Deck rischierete di distruggere le levette posteriori. Con tastiera e mouse, invece, è sorprendentemente più rapido e intuitivo. L’intero sistema di combattimento trova quindi il fulcro in questi punti energia che, a livello Difficile, risultano ancor più carenti. Senza scudi, dopo due impatti, si perde una vita e si rischia la distruzione.
CYGNI è molto frenetico nel gameplay e la coordinazione mani-occhi verrà messa a dura prova. È un ciclo di azioni davvero rapido: controllare i nemici aerei e a terra, cambiare la modalità di fuoco come necessario, raccogliere tutti i punti energia, distribuirli mentre si combatte, lanciare missili a profusione, e così via. Il tutto avviene in pochi secondi. Pertanto, ai neofiti si consiglia di giocare in modalità Facile, e poi eventualmente passare alla Normale, che offre comunque un grado sfida notevole.
Durante il gioco si sbloccheranno comunque dei power-up importanti, dai missili più rapidi e con tracciamento automatico avanzato dei nemici, al potenziamento dell’arma principale per sparare più colpi in più direzioni. Attivandoli in modalità Facile, si potrà poi tentare la sorte a Normale e Difficile con un armamentario più valido.
Eccezionale ma esigente
Venendo al comparto grafico, CYGNI: All Guns Blazing è incredibile. Esteticamente è ricco di dettagli, gli sfondi dei livelli sono fantastici da vedere. Il design delle astronavi è notevole e il loro movimento su schermo è limpido, facilmente visibile per soddisfare lo sguardo ma agevolare anche il gameplay stesso. Lo si potrebbe definire quasi un dipinto cyberpunk in continua mutazione, con elementi di realismo inaspettati. È in tutto e per tutto uno sparatutto cinematografico, considerata anche la partitura orchestrale che avvolge le orecchie e il sound design coinvolgente, anch’esso particolarmente pulito.
Resta tuttavia esigente sui sistemi delle ultime generazioni. Muniti di AMD Ryzen 5 5600X, 16 GB di RAM e NVIDIA GeForce RTX 3070, abbiamo dovuto cedere a diversi compromessi per giocare a 60 FPS fissi. Anche su Steam Deck OLED, dove la resa visiva è sensazionale, ci siamo dovuti arrendere a dettagli Medi-Bassi per tenerci sopra i 30 FPS. Su ROG Ally X, nonostante il chip più potente rispetto alla controparte firmata Valve, i limiti sono stati all’incirca gli stessi.
È anche esigente sul portafogli, con un prezzo di listino fissato a 29,99 euro su Steam. Pur essendoci una modalità Arcade rigiocabile all’infinito, reputiamo il cartellino abbastanza elevato per la campagna offerta.
La recensione in breve
CYGNI: All Guns Blazing è uno shoot’em up glorioso, di vecchio stampo ma pronto a stupire. La storia riesce a essere interessante ma non a pieno, ed è indubbiamente il tallone d’Achille del titolo assieme alle performance tutt’altro che granitiche. Esteticamente è eccezionale ed estremamente curato. Il design contribuisce a rendere CYGNI un bullet hell strategico, una sfida insolita per i veterani e sorprendentemente accessibile per chi si sta avvicinando al genere. Sarà pure un titolo di nicchia, ma è gustosissimo.
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Voto Game-Experience