Poteva essere un sequel, o addirittura un prequel, ma Bruce Timm aveva ancora una storia da raccontare. Batman: Caped Crusader ripropone la storia del famoso giustiziere notturno, in una Gotham versione anni 30/40, dove il crimine e la corruzione sono all’ordine del giorno. Bruce Wayne, alterna la sua doppia identità in funzione della giustizia: di giorno miliardario e filantropo e di notte giudice ed esecutore. In questa lotta, al netto del suo fido maggiordomo Alfred, è dannatamente solo contro tutti. Anche il sistema giudiziario lo vede come un vigilante non autorizzato, e l’epoca del batsegnale sembra ancora molto lontana.
10 episodi in cui, in qualche modo, abbiamo modo di (ri)conoscere alcuni vecchi e nuovi volti dell’universo creato da Bob Kane e mille Finger , scoprendo anche alcuni aspetti dei villain non tanto noti alla luce del sole. La prima stagione inizia, un po’, con il freno a mano tirato e il ritmo generale delle puntate non sempre è, come dire, frizzante. D’altro canto, il mood generale, con quel misto di noir e dark, è oltremodo fantastico, dipingendo una Gotham che si conferma tra le migliori location dell’universo DC. La nuova release di Batman appare meno invincibile rispetto a quanto sinora visto nel mondo dell’animazione, forse la più umana. Geniale l’idea di riproporre il medesimo stile di Batman: The Animated Series del 1992, che funge da catalizzatore per l’effetto nostalgia, ricordando che, a livello logico-temporale, “apparentemente” non vi sono delle connessioni.
Ed ecco che il Cavaliere Oscuro si appresta a fare il suo ritorno, con 10 puntate disponibili su Amazon Prime Video a partire dal 1 agosto. Evitando rigorosamente ogni forma di spoiler possibile e immaginabile, vi lasciamo alla nostra recensione di Batman: Caped Crusader.
Un batman decisamente “Vintage”
Le immagini che preannunciavano l’arrivo di questa nuova serie animata dedicato al cavaliere oscuro sono state deleterie in ottica nostalgia. Sono bastati pochi frame per mandare il cervello in pappa al ritmo di “Baaatmaaan, Baaaatmaaaaaaaan”, la sigla italiana di Batman: The Animated Series, arrivata nel Belpaese nel 1992. Effettivamente, lato design, il tono stilistico di Batman: Caped Crusader è molto vicino alla serie animata dei primi anni ’90, ma i suoi creatori hanno fatto sapere che si tratta di un “false friend”.
Leggenda vuole che Bruce Timm, creatore di entrambe le esperienze di animazione, abbia detto di “No” ad un possibile sequel di quella serie storica. Al tempo stesso egli voleva ancora raccontare una storia di Batman, magari partendo dalla Golden Age del fumetto. Ed ecco che questo nuovo Batman non è super accessoriato con gadget di ultima generazione, non sembra invincibile, non è un maestro di Karate e non è ben visto dalla polizia e dagli amministratori locali.
La città è in mano alla mafia, che tiene in pugno anche il distretto di polizia. Il povero Commissario Gordon si affida solo al Detective Montoya per risolvere i casi, coadiuvato dalla sua perspicace figlia Barbara. Il batsegnale non era ancora operativo sul tetto della stazione e per invocare l’aiuto del Cavaliere Oscuro ci si affidava alla linea telefonica tradizionale.
In ognuno dei 10 episodi la storia sembra vivere e morire all’interno di ciascuno di essi, ma il sottotesto narrattivo, per quanto silente, è ben presente in ogni puntata. Nell’economia della prima stagione, mettendo da parte i primi due (caratterizzati da ritmi esageratemente lenti), ogni episodio è caratterizzato da una forte vena investigativa di matrice noir. C’è spazio anche per il soprannaturale e per qualche versione “alternativa” dei classici villain.
Gotham resta sempre Gotham
Ogni Batman che si rispetti ha sempre avuto la sua Gotham. Mill Finger e Bob Kane, creatori storici dei fumetti del cavaliere oscuro capirono subito che al loro neonato eroe serviva una città da proteggere. Metropolis aveva già Superman, ma non andava bene come teatro per l’uomo pipistrello. Ci voleva qualcosa di meno colorato e più spento, decisamente più buia della città difesa dall’uomo di acciaio. Una metropoli dimenticata da Dio, con il crimine pronto a rifugiarsi in angolo della città.
Anche Batman: Caped Crusader ha la sua Gotham, che sembra presa in prestito da quei vecchi film gangster anni ’40. Anche l’outfit dei diversi personaggi rispecchia il contesto storico pensato per questa nuova uscita sul campo dell’uomo pipistrello, e con esso anche tutto quello che ne deriva. Dimenticatevi il Batman super-accessoriato che abbiamo sempre visto in ogni occasione. Per carità, i gadget ci sono ma si contano sul palmo di una mano. Idem i veicoli del suo garage, con il design della batmobile che richiama “vagamente” quello della serie animata del ‘92.
Fermo restando che Bruce Wayne resta sempre rapidissimo, fortissimo e giustissimo (Cristina, ti vogliamo sempre bene), l’impressione è quella di un Batman molto più umano e vulnerabile del solito. Ancora non ha la fiducia di nessuno, e soprattutto non ha amici dalla sua parte. L’evoluzione del personaggio si vede nel corso delle 10 puntate, anche se è più corretto parlare un percorso di radicamento della fiducia. Ci sono due momenti chiave della serie dove il Cavaliere Oscuro dimostra la sua abnegazione verso la causa. Quella notte, quando vide i suoi genitori morti ammazzati con due colpi di pistola, un pezzo di Bruce scomparve per sempre.
La serie fornisce una chiave di lettura diversa di quella notte, e che forse aiuta a capire come la doppia identità dell’uomo pipistrello si sia sedimentata negli anni, partendo da una presa di coscienza ben precisa. Batman: Caped Crusader ci presenta una delle migliori re-interpretazioni del Cavaliere Oscuro, la cui invincibilità sembra “non pervenuta”, e con il suo estremo senso del dovere che lo espone oltremodo in una Gotham che, ancora, non lo percepisce come un eroe. Tutt’altro.
La recensione in breve
La prima stagione inizia, un po', con il freno a mano tirato e il ritmo generale delle puntate non sempre è, come dire, frizzante. Di contro, il mood generale, con quel misto di noir e dark, è oltremodo fantastico, dipingendo una Gotham che si conferma tra le migliori location dell'universo DC.
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Voto Game-Experience