L’obiettivo è semplice: “permettere agli utenti, con un solo tocco, di ritrovarsi immersi in un’esperienza che esalti ogni dettaglio sonoro, a prescindere dalla piattaforma di origine”. La strizzata d’occhio non solo a YouTube, ma anche a Spotify e Netflix non è certo celata, così come non lo è la volontà di Creative di tornare (ancora una volta, permettetecelo) in grandissimo stile sul mercato con una famiglia di prodotti capace di fare la differenza. Ed è esattamente il caso dell’accoppiata Creative Zen Air SXFI e Zen Hybrid SXFI, primi araldi della nuova tecnologia Super X-Fi Gen 4 che, da qualche settimana, abbiamo avuto il piacere di testare. Un headset comodo, dannatamente stiloso e ad altissime prestazioni il primo, una coppia di earbud tanto eleganti quanto potenti le seconde, che fungono da primissima vetrina per la tecnologia proprietaria del colosso coreano, pronto a rivoluzionare nuovamente il modo di “ascoltare”, nel vero senso della parola.
Il Super X-Fi, in poche parole
Gli appassionati del segmento audio conosceranno sicuramente la tecnologia Super X-Fi di Creative, già da tempo abile e versatile nel campionato della spazializzazione sonora ma, ad oggi, priva della tanto desiderata compatibilità con servizi standard come Apple Music, Netflix e Spotify. Ma solo fino ad oggi, lo ribadiamo, visto che il tanto apprezzato Super X-Fi stavolta è integrato tanto nelle Zen Air SXFI quanto nelle Zen Hybrid SXFI, permettendo dunque un ascolto “di nuova generazione” indipendentemente dall’origine dello stream sonoro.
Super X-Fi (abbreviato per comodità in SXFI) è una tecnologia olografica proprietaria di casa Creative, giunta alla quarta generazione ufficiale in questo 2024 il cui obiettivo, da sempre, è ricreare l’ampio palcoscenico sonoro di un sistema surround di fascia medio/alta, per racchiuderlo all’interno di un headset o una coppia di earbud. L’ultima incarnazione di questo prodigio di natali coreani vanta un audio spaziale rivisitato e ancor più preciso, al netto di una gamma dinamica ulteriormente estesa – che, chiaramente, porta con sé una riproduzione più ricca e dettagliata, un suono più pulito e cristallino, una spazialità complessiva che dona rotondità e realismo all’esperienza uditiva. Bastano pochi secondi, infatti, per accorgersi (a patto ovviamente di avere una fonte audio adeguata) di come ambo i dispositivi riescano a donare tridimensionalità all’ascolto, dando davvero l’illusione che il suono provenga da fonti e distanze diverse.
Ma non è tutto: Creative spinge fortissimo sul pedale dell’acceleratore e mira a creare un’esperienza affidabile e realistica senza lesinare in termini di personalizzazione. Ecco perché negli store iOS e Android è disponibile l’app SXFI, una companion tutto tranne che basilare che non solo permette di modulare a proprio piacimento curve di ascolto, missaggi e tutto ciò che ne compete, ma vanta una nuovissima funzionalità di scansione delle orecchie dell’utente. Basterà inquadrare ambo i lobi con la fotocamera del proprio dispositivo e seguire le istruzioni a video per permettere all’app di ricostruire un’immagine tridimensionale dei lobi dell’utilizzatore: il motore sotto il cofano farà poi il resto della magia, aggiustando il suono in base all’analisi dei dati raccolti. Il risultato finale, per un orecchio allenato e attento, non tarda certo a farsi notare in ambo i dispositivi.
Uno sguardo veloce alle Creative Zen Hybrid SXFI…
Design e prestazioni: questo, in estrema sintesi, è il binomio portante delle Creative Zen Hybrid SXFI. Delle cuffie True Wireless bellissime da vedere, grazie a delle linee eleganti e pulite (che faranno la gioia degli appassionati dello stile minimal) che uniscono armoniosamente estetica e comfort. I cuscinetti in memory foam le rendono infatti comode nell’utilizzo anche prolungato – al netto di una buona traspirazione che, visto il periodo, non le trasforma in uno strumento di tortura e sudore. La qualità costruttiva è impeccabile, con materiali di comprovata qualità, una robustezza generale della scocca e, visto che non fa mai male, anche una praticità e una comodità di trasposto da prime della classe visto il pratico meccanismo di “chiusura”.
In termini squisitamente sonori vale l’introduzione fatta al paragrafo precedente: i driver al neodimio da 40mm donano ottima spazializzazione, suono pulito ed avvolgente, compatibilità totale con qualsiasi cosa vi venga in mente. Punto di forza delle Zen Hybrid SXFI, complice l’elevato fattore avvolgente dei padiglioni, sono i bassi, che – sia pre-configurazione via app, ma soprattutto dopo – arrivano voluminosi e decisi, con un corpo sonoro entusiasmante in grado di donare spessore e profondità all’ascolto. Mid e alti funzionano a dovere, riuscendo a riprodurre in modo nitido e pulito anche le frequenze più alte: diciamo che, tuttavia, una volta attivata l’SXFI sono proprio le frequenze minori a far ruggire queste cuffie. Il che, senza dubbio, rappresenta un plus tutto che trascurabile specie quando si scende nel campionato del gaming. Ultima ma non meno importante, è la presenza di cinque microfoni onboard per la trasmissione della voce: una soluzione che non fa rimpiangere i celebri boom mic, garantendo una qualità nelle chiamate ineccepibile grazie all’utilizzo della tecnologia ENC (Environment Noise Cancellation).
Altro punto di forza delle Zen Hybrid SXFI, che vantano una doppia modalità di funzionamento Bluetooth e via tradizionale jack a 3.5mm, è la presenza di una funzione di cancellazione del rumore evoluta (ANC). Tre sono le varianti di ANC disponibili, rispettivamente Hybrid, Adaptive e Ambient – attivabili da app o premendo l’apposito tasto sulla scocca: nella prima, i microfoni esterni della cuffia catturano il rumore ambientale, mentre quelli interni si occupano di intercettare il suono che arriva all’interno dei lobi dell’ascoltatore (per intenderci, è la modalità più tradizionale di ANC). La variante adattiva (per inciso, quella che abbiamo preferito sul lungo periodo nel corso delle nostre prove) modifica in autonomia i livelli di cancellazione del rumore, rilevando le variazioni nella frequenza del suono che arriva all’utente e adattandosi in tempo reale, al fine di garantire le migliore prestazioni possibili. Ultima ma non meno importante la modalità Ambient, che consente all’input ambientale di essere captato dal microfono integrato sul dispositivo permettendo all’utente, in ragionevole parte, di restare consapevole di cosa accade nell’ambiente circostante anche durante una sessione di ascolto. Un appunto importante: l’utilizzo dell’ANC va a ridurre la durata della batteria della cuffia, che di base sfiora comodamente le 70 ore di utilizzo.
Unico punto di attenzione, in questo quadretto idilliaco, è la progettazione del sistema di controllo del volume, che per ragione meramente stilistica rifugge dalla classica rotellina del volume in favore di due tasti separati (+/-) per regolare il volume più un tasto aggiuntivo per attivazione e disattivazione del mute – a cui, ovviamente, si aggiunge la gestione dell’SXFI. Nulla di trascendentale, che un minimo periodo di rodaggio non possa tranquillamente rendere manovra abitudinale: ma se tutto ciò, per qualche oscuro motivo, dovesse rappresentare un ostacolo insormontabile, ricordate che tutto (compresa l’attivazione o lo spegnimento della tecnologia SXFI) è pilotabile dalla citata app.
…e un altro sguardo, stavolta alle Creative Zen Air SXFI
Piccoli ma pieni di carattere, questi Creative Zen Air SXFI rappresentano la vera sorpresa che non ti aspetti in questo nuovo pacchetto del colosso coreano. Ancora una volta siamo di fronte ad un dispositivo ad alto tasso di eleganza, con una scelta di materiali pregiati e piacevoli al tatto ma allo stesso tempo robusti, il tutto garantendo una leggerezza e un comfort d’utilizzo di primissimo ordine. Ovviamente stiamo parlando di una coppia di auricolari true wireless alimentati dalla già citata tecnologia Super X-Fi, che nascondono al proprio interno un interessante driver da 10mm al neodimio che, come vedremo a breve, giova (e non poco) alle prestazioni generali. I due earbud possono essere connessi a due dispositivi Bluetooth contemporaneamente, sfruttando la connettività multipunto – che, per i meno informati, permette la connessione e lo switch immediato da un dispositivo BT ad un altro in tempo reale.
Immancabile la certificazione IPX5, ormai una conditio sine qua non per chiunque usi questi dispositivi anche in ambiti più “sportivi” (fitness, palestra e via dicendo, dove il sudore potrebbe essere lesivo per l’apparecchio), e allo stesso modo ottima la durata della batteria: una ricarica completa degli auricolari garantisce un ascolto di 12 ore complessive, con ANC – di cui parleremo a breve – disattivato. Sfruttando la carica dell’ottimo case, sulle cui scelte stilistiche è ormai superfluo parlare, arriviamo ad un totale di oltre 39 ore. Esattamente come le “sorelle maggiori”, anche le Creative Zen Air SXFI vantano il sistema proprietario di cancellazione del rumore di Creative, fattore che le rende estremamente versatili a seconda delle condizioni di utilizzo (gaming in primis, qualora la foam delle tradizionali cuffie non fosse la cosa più gradita nei mesi estivi).
Se per quanto riguarda l’estetica, come sempre puramente soggettiva, anche in questo caso è evidente la ricerca di un approccio minimal ed elegante, sul versante tecnologico non c’è molto spazio per l’incertezza. Il citato driver al neodimio spinge le frequenze alte in modo eccellente, esaltandole a dovere senza perdere in nitidezza e garantendo una trasmissione pulita e cristallina. Anche i bassi regalati dagli auricolari sono al limite dello stupefacente – considerando le normali performance, normalmente più contenute in questo frangente, della categoria earbud. C’è uno squilibrio abbastanza normale verso gli alti, questo è più che ovvio, ma la performance delle Creative Zen Air SXFI è convincente e sfaccettata, e tutto questo ancora prima di attivare l’SXFI.
La tecnologia di Creative si sposa alla perfezione con questo dispositivo, regalando una spazializzazione che raramente avevamo sentito prima su un dispositivo di questa natura. La direzionalità e la distanza delle fonti sono distinguibili e identificabili, al punto da lasciarci stupiti: non è la prima volta che sentiamo una cosa simile con un headset dedicato sulle orecchie, ma con due auricolari di pochi grammi ciascuno beh, è un discorso completamente diverso. Chi vi scrive continua a preferire, per quanto concerne il contesto gaming, la soluzione offerta dalle sorelle maggiori (vuoi per affezione agli headset, vuoi – soprattutto – per i bassi non artificiosi e a 360 gradi delle Zen Hybrid SXFI), ma in un contesto on-the-go più frenetico, come può essere l’ascolto di una playlist fuori casa, una partita ad un titolo mobile in metro o via dicendo, non c’è minimamente partita. Le Creative Zen Air SXFI sono un piccolo prodigio – e sia chiaro, al netto della preferenza personale possono essere usate comodamente in ambiente domestico per Netflix, Spotify o qualsivoglia genere di gaming preferiate. Un minimo compromesso da pagare c’è, ma l’ottima resa del palcoscenico sonoro e il comfort elevato le rendono delle alternative validissime a soluzioni più tradizionali.
Ultimo ma non meno importante, a fianco di un controllo rigorosamente touch (che può essere personalizzato a piacimento dall’apposita App, come descritto al paragrafo precedente) di facile utilizzo e fruizione, ricordiamo che la coppia di auricolari monta al proprio interno sei microfoni dedicati, al fine di garantire una migliore acquisizione della voce ed aumentare overall l’esperienza delle chiamate. Di sicuro, alla coppia di auricolari non manca la versatilità.
La recensione in breve
Che la tecnologia Super X-Fi Gen 4 sia una bomba e, nel futuro, ci saprà regalare cose stratosferiche, ve lo possiamo garantire in primissima persona. Che, ad oggi, Creative Zen Air SXFI e Zen Hybrid SXFI siano due piccoli gioielli che gli amanti dell’audio dovrebbero tenere in seria considerazione beh, pare abbastanza ovvio. I primi dispositivi SXFI nativi di casa Creative vincono e convincono, garantendo ottime performance, compatibilità totale con servizi e piattaforme disponibili e, cosa ancor più importante, una nuova frontiera di spazializzazione sonora e ottimizzazione audio che non può passare inascoltata. 99,99€ per le prime, 79,99€ per i secondi sono i prezzi da pagare per avere un primo assaggio dell’audio di nuova generazione di Creative: un’esperienza che, da appassionati di audio, ci sentiamo di consigliare caldamente a chiunque, anche nell’ascolto di una semplice canzone o nella visione di un film, cerchi qualcosa in più.
-
Voto Game-Experience