Valorant è uno di quei giochi che hanno segnato profondamente il mercato free-to-play per PC. La perla di Riot Games si offriva come una valida alternativa gratuita ai titoli più blasonati del genere FPS competitivo, con una formula giudicata ai tempi azzardata a causa dell’aggiunta delle abilità tipiche di fps più blasonati come Overwatch. Grazie all’uso intelligente che la casa di sviluppo ha saputo miscelare nel gameplay, il gioco tutt’oggi rimane un successo giocato da milioni di giocatori.
La beta, avvenuta tramite drop su Twitch che fu un successo sia per Riot che la piattaforma streaming, contando spect mai viste per un gioco e un’affluenza al gioco davvero alta, ottenne un’affluenza tale da colpire l’intero settore. Oggi Valorant, dopo ben 4 anni di attività tra nuovi operatori e mondiali da capogiro, approda finalmente su console in una versione più ricca che mai. I rischi dietro questa mossa sono davvero alti, partendo dal fatto che la conversione della mappatura dei comandi da mouse e tastiera a controller fosse la difficoltà più alta da superare. Ma incredibilmente ci sono riusciti, Riot Games è riuscita a trasportare il gameplay di un titolo FPS competitivo su console. Un evento unico nel settore.
Vi possiamo premettere che questo nostro articolo sarà positivo sulla conversione di questo prodotto, in quanto lo troviamo ben riuscito e davvero adatto a ogni tipo di giocatore, ma a breve specificheremo il perché. C’è da specificare che la categoria a cui appartiene è più di nicchia rispetto a un normale FPS, quindi dovreste dedicare centinaia di ore a questo gioco per apprenderne correttamente tutte le meccaniche, le mappe e i vari eroi, ma indipendentemente da ciò vi invitiamo a provarlo perché vi ritroverete tra le mani un bel gioco.
Un tutorial curato prima di entrare nella guerriglia
Il primo grande aggiornamento che vediamo rispetto alle scorse versioni è un tutorial più ampio, esplicativo su molte delle meccaniche di base (che generalmente il gioco non spiega) e pregno di lore del mondo di Valorant che riesce a donare alcuni attimi di comicità.
Insomma, un’attenta introduzione che permetterebbe a qualsiasi giocatore per comprendere le basi di un gioco complesso come Valorant. Il resto si deciderà sul campo di battaglia.
Per chi è avvezzo al genere perché lo conosce dal mondo del PC-Gaming, Valorant vi farà provare delle vibes da Counter-Strike, ispirandosi su molti punti che ormai fanno parte del genere. Gli scontri a fuoco sono intensi e dipendono molto dalla posizione del proprio personaggio, da quali angoli si spara, la mira e la reattività di fuoco. A proposito di mira, qui notiamo una delle grandi aggiunte del gioco su versione console: il persistente aim assist. Non lo definiamo un male, anzi, in un gioco come Valorant dove la precisione fa la differenza in uno scontro a fuoco l’aim assist da una grossa mano all’insensibilità degli analogici.
La chiave per poter fare un bel game sono le informazioni, oltre a esser “banalmente” bravi a giocare. L’obbiettivo della modalità classica chiamata “disinnesco” sarà quella di far esplodere una bomba o evitare che questa esploda a seconda della squadra. L’intricato design della mappa del gioco combinato con l’enorme variazione di abilità tra i giocatori conferisce alla modalità una notevole profondità di gioco dove la squadra predonimante sarà sempre quella che saprà di più dell’altra.
Questa modalità prende in prestito anche l’economia dell’acquisto di armi in stile CS, in cui i giocatori guadagnano denaro durante le partite che possono spendere all’inizio di ogni round in varie armi e potenziamenti di kit. Significa che si inizierà con una pistola e ogni qual volta che si cade in battaglia la propria economia sarà intaccata, ma ciò consente di rendere più unica ogni partita. Sapere cosa acquistare e quando acquistarlo è qualcosa che si impara, ma una volta capito il meccanismo le vostre partite ne gioveranno.
Cosa c’è oltre a una bomba?
Ci sono altre modalità su Valorant, alcune fisse come il buon vecchio Team Deathmatch, o alcune a rotazione come il tanto amato “Gioco delle armi” in cui le armi cambiano man mano che il gioco avanza. Oltre a ciò vi è un battlepass che offre skins per tutte le armi e altri cosmetici come gli spray che grazie a questi possiamo spargere in giro per la matta il nostro meme preferito.
Il punto forte di Valorant sono i suoi agenti e le loro abilità. Tutti gli eroi hanno due abilità oltre a una “Ultimate” e sebbene alcuni di questi si sovrappongano nella tipologia di abilità, l’unicità di ogni agente rimane intaccata. Il processo di cercare il proprio agente non è rapido, anzi, ma il poterli provare sul campo e approfondirli di seguito scoprendone tutte le loro sfaccettature fa parte del divertimento.
Un ottimo porting che renderà felici molti giocatori
L’idea di poter finalmente giocare Valorant su console renderà contenti molti giocatori in tutto il mondo, anche se non sarà implementato crossplay su PC. In questo caso possiamo essere d’accordo con la scelta di Riot in quanto lo svantaggio tra le piattaforme si sarebbe fatto sentire sensibilmente, anche se siamo dell’idea che un modo per implementarlo senza svantaggiare nessuno si poteva fare.
In ogni caso, Valorant su console è un gioiello di gioco free-to-play che merita l’attenzione di qualsiasi giocare appassionato al genere. La mappatura su controller è azzeccata e dopo aver fatto l’abitudine con il sistema sarà difficile aver difficoltà nella resa del gioco. Tra PC e console non ci sono differenze e l’account Riot rimane lo stesso, perciò se siete già dei giocatori e volete usare le vostre skin anche su console non ci saranno problemi. Anche la modifica della croce è rimasta invariata.
Comparto tecnico promosso a pieni voti con una resa grafica eccezionale e nessun tipo di problema tecnico. Noi lo abbiamo provato per Playstation 5, ma anche Xbox se la cava bene.
Riot con questa mossa vuole agguantarsi la sua fetta di utenza del mercato console e con Valorant potrebbe riuscirci anche bene. Non parliamo di un effetto “Fortnite”, perché sarebbe impossibile, ma di sicuro con il suo rilascio ufficiale potrebbe smuovere le acque dei Free-to-play, lasciando campo libero per i prossimi giochi che verranno… come 2XKO.