Scrivere di Sea of Thieves nel 2024 ci fa sorridere, in maniera positiva, perché sin dagli inizi noi eravamo grandi sostenitori, e giocatori, del titolo forgiato Rare. Come qualsiasi titolo longevo, anche l’ex esclusiva Microsoft viaggiava tra alti e bassi: dopo un lancio sicuramente promettente, la mancanza di contenuti si fece sentire e molti giocatori iniziarono ad abbandonare il titolo. Anche se ci sono voluti anni da quel lontano 2018, lo studio di sviluppo ha intrapreso la giusta traiettoria con i contenuti annuali così da tenere viva la community. Tra aggiunte intriganti e altre fallimentari, come la ben ricordata arena, la mole di giocatori aumentava sempre di più grazie anche all’inserimento dei contenuti a base di “Battle pass” e un mondo cooperativo sempre più ricco.
Fu però il 2021 l’anno di svolta del gioco grazie all’uscita di Sea of Thieves su Steam e all’arrivo dell’espansione più desiderata del gioco: A Pirate’s Life, l’espansione dedicata al mondo dei Pirati dei Caraibi. L’interesse e l’amore per il gioco vide dei picchi mai raggiunti, a tal punto che Microsoft definì il 2022 come il migliore anno del titolo. Siamo arrivati a un punto dove Sea of Thieves non era desiderato, di più. Qualsiasi giocatore voleva portare la sua avventura nei mari creati di Rare e combattere l’Olandese Volante con Jack Sparrow, toccando profondamente il pubblico di Sony Playstation.
“Non accadrà mai un porting” era il pensiero comune, dato anche le posizioni molto forti di Xbox sul tema esclusive… ma (fortunatamente) non fu così. Partito come un rumor estremamente forte e dirompente nel mercato, poi ufficialmente annunciato nel freddo febbraio di quest’anno: 4 esclusive Xbox sarebbero approdate su Playstation 5, tra questi Sea of Thieves. Ormai dal 30 aprile tutti i giocatori delle principali piattaforme possono giocare a Sea of Thieves insieme, e per quanto ci riguarda questo è un bel traguardo per noi videogiocatori. Anche se non ci sono dati alla mano, l’interesse per questo porting era davvero sentito e ad ora la media dei 5 milioni di giocatori mensili sarà ampiamente superata.
Quello di cui siamo felici di raccontarvi oggi non è solamente un porting, ma bensì un’analisi dello stato del gioco nel 2024, in maniera più approfondita di come facemmo nel nostro speciale dedicato, dove anche i giocatori neofiti possono conoscere il gioco attraverso il nostro giudizio. Vi lasciamo alla nostra recensione di Sea of Thieves per PS5 quindi la nostra opinione nella versione per la console Sony di ultima generazione.
I primi passi per il Sea of Thieves
Sea of Thieves si identifica come un Game As A Service, GAAS, e il principale obbiettivo del giocatore è diventare ricco… schifosamente ricco. In che modo? Scovando tesori, cacciando fantasmi, diventare mercanti di rotta o diventare dei cacciatori di teste. In ogni caso, saremo sempre e comunque degli spregevoli pirati, affamati di oro e dei misteri che il mare di Sea of Thieves offre. Il comparto multiplayer funge da nodo fondamentale per giocare al titolo, che sia nella modalità classica, dove si potranno incontrare altri giocatori, ossia affrontare per rubargli i propri tesori prima che lo facciano con i nostri, o anche nella neo modalità ove non ci saranno altri giocatori se non noi, i nostri compagni di viaggio e i fidati animaletti.
Dopo aver scelto come giocare, possiamo decidere se tuffarci direttamente all’avventura o comprarci una nostra personale nave. Se soddisfiamo i requisiti, potremmo proseguire nell’acquisto e questo ci consentirà di avere un mezzo proprio e di personalizzarlo come desideriamo. I formati di navi sono da due, da tre e da quattro giocatori, rispettivamente la sloop, il brigantino e il galeone. Le navi cambiano di dimensioni e di conseguenza di disposizioni delle varie parti fondamentali per una nave: il timone, il comando delle vele, l’ancora, le provviste, la mappa, i cannoni e gli arpioni. La velocità delle navi e la forza di fuoco e direttamente proporzionale alla loro grandezza, ma se siete in nave più piccole di un galeone non fatevi intimorire: le abilità del giocatore sono la chiave per la vittoria in uno scontro pirata, ma questo lo approfondiremo a breve,
Una volta risvegliati in maniera casuale in una delle taverne delle isole avamposto avremmo diversi punti di interessi fondamentali: le tende delle fazioni, i negozi e gli npc per le Tall Tales speciali
Le principali fazioni del gioco sono 4, ma negli avamposti troveremo principalmente le tre classiche. I cacciatori d’oro si basano sull’acquisto di tesori ritrovati dai giocatori dalle apposite missioni; L’ordine delle anime è il luogo ideale dove il giocatore può vendere i teschi degli scheletri di altro rango uccisi; infine l’alleanza dei mercanti è la fazione più tranquilla dove si possono vendere beni di commercio come animali, spezie, stoffe e molto altro. Inoltre quest’ultima è fondamentale per l’acquisto delle risorse utili per la navigazione, come casse di palle di cannone, di cibo o addirittura fuochi d’artificio che potremmo sparare dalla nostra nave.
La fazione dei Mietitori non si trovano in tutti gli avamposti, se non il loro banchetto dove si potrà diventare emissario, a meno che non si vada appositamente a “Riper’s Hideout” dove ci sarà il capofazione che raccoglierà tutti i tipi di tesori rubati dagli altri giocatori. Difatti chi intraprende la via del mietitore si diverte a cacciare gli altri pirati e sottrargli tutto, ma fortunatamente nella mappa di gioco provvista in ogni nave chi ergerà la bandiera da emissario del mietitore sarà visibile dagli altri giocatori. Ognuno di esse avrà un sistema a livelli che aumenterà consegnando i rispettivi tesori alle fazioni e con il proseguimento della carriera si otterranno sempre più ricompense, principalmente estetiche, e migliori missioni.
Vi sono altre fazioni, di minore impatto al gioco ma che comunque sono importanti per la longevità di Sea of Thieves. L’ambita fazione di Fortuna di Atena è quella più sentita da noi pirati in quanto rappresenta il primo (e unico) grande traguardo del gioco: per potervi accedere si dovrà raggiungere il livello 50 in tutte le tre fazioni citate prima. Il percorso non è assolutamente facile, ma i premi saranno succulenti, come cosmetici unici, missioni uniche e tesori dal grandissimo valore. Poi tra le aggiunte recenti c’è la fazione dei Monarchi, dove per potervi accedere è fondamentale avere una propria nave. Rispettato il requisito questi saranno utili per smaltire velocemente i tesori grazie alla loro fatiscente torre d’osservazione, ma anche molto utili per il sistema delle Gilde.
Tutte le fazioni precedentemente citate hanno la meccanica di erigere la bandiera dell’emissario, possibile se raggiunto il livello 15 delle esse (ad eccezione di Atena e dei Monarchi). Questa permette di aggiungere un moltiplicatore addizionale ai guadagni di 0,5 per ogni livello fino al quinto, aumentabile con l’ottenimenti di tesori affini alle fazioni. Raggiunto il livello massimo si otterranno delle missioni speciali a sola esclusione dei Mietitori che riceveranno invece di vedere in mappa tutti gli emissari sulla mappa della nave.
Capito quello che vogliamo fare, e nel caso diventati emissari della fazioni di riferimento, andiamo in nave e scegliamo la missione che meglio preferiamo: a differenza di qualche tempo fa, le missioni si scelgono in un apposito menu dalla nave diviso per fazione. Per ognuna di esse ci sono diverse voci che fanno riferimento alla tipologia di avventura che si vuole intraprendere, come i Cacciatori di Oro hanno missioni dove bisogna trovare i tesori indicati dalle “X” nelle mappe date, o tesori nascosti dietro a enigmi o cripte nascoste dai grandi tesori e molto altro. Ogni fazione ha diverse tipologie di missioni e queste sono divise anche in base al tempo che si impiegano a completarle. Inoltre per i nuovi giocatori vi sono missioni tutorial utili per imparare le basi di ogni fazione e ottenere il primo gruzzolo d’oro.
Questa nuova gestione delle missioni potrebbe non piacere ai vecchi giocatori, ma noi troviamo che sia più chiaro e rapido rispetto al passato rendendo il tutto più user-friendly. Nonostante possiamo riconoscere che un nuovo giocatore potrebbe trovarsi disorientato dalla mole di cose da fare su Sea of Thieves, Rare ha creato diversi punti di appoggio per i nuovi giocatori per imparare le basi, ma non va oltre. Infatti molte cose le lascia “alla scoperta” dei giocatori, nel bene e nel male.
Prima di partire all’avventura vi raccomandiamo di raccogliere risorse all’avamposto, processo fondamentale per non rimanere a secco di cibo, utile per recupare vita, o palle di cannone. Questa attività estremamente noiosa è molto più sbrigativa con l’acquisto della cassa di stoccaggio dal NPC dell’Alleanza dei Mercanti, ove basta posizionarsi davanti a un barile per raccogliere tutte le provviste al suo interno.
La nostra nave, il miglior amico di ogni pirata
La nave sarà il posto dove noi pirati passeremo più tempo su Sea of Thieves. Nella parte superiore della nave, quella accessibile tramite le scale poste ai lati dello scafo, troviamo i cannoni, gli arpioni, il timone, il sistema di ancoraggio, gli alberi e nodi di gestione delle vele. Questi sono gli elementi interagibili utili per la navigazione e il combattimento. Le principali differenze tra le navi sono il numero degli stessi, tranne per timone e sistema di ancoraggio, e le loro posizioni, oltre alla postazione di selezione missioni e la mappa. Per esempio il Galeone è l’unica nave ad avere la stanza del capitano nella parte superiore, al di sotto della zona di comando della nave.
I cannoni, fondamentali per l’attacco, possono sparare le comuni palle di cannone o anche altre speciali, come quelle con le catene utili per distruggere gli alberi delle navi avversarie o quelle a grappolo. Inoltre vi sono palle di cannoni speciali trovabili nelle isole o dai loot degli scontri contro le navi fantasma, come ad esempio la palla di cannone speciale che fa tirare giù l’ancora alla nave colpita o quella “ballerina” che farà ballare chiunque si trovi all’interno della nave colpita. Di base vi sono dei barili appositi per ogni tipo di risorsa all’interno della nave in quantità limitata, perciò vi consigliamo di procacciarveli prima della partenza in mare. Se però siete sprovvisti di palle di cannone, potete sparare il vostro mozzo disobbediente nella speranza che raggiunga la nave e levi l’ancora per abbordarla
Gli arpioni sono un elemento utile per ancorarsi a navi, scogliere o altri per eseguire manovre con la propria nave, oltre ad essere un ottimo sistema per abbordare altre navi: attaccandosi a una nave nemica il giocatore potrà usare la fune dell’arpione per eseguire una prova di abilità e abbordare la nave avversaria.
Feature decisamente apprezzata anche se il mozzo dovrebbe ricevere qualche punizione ogni tanto.
Un’altra grande utilità dell’arpione è quello di usarlo per raccogliere tesori e persone, utile se non vi volete bagnare i piedi e siete di fretta.
Il timone è il nostro sistema di guida della nave, necessario per fare virate a destra o sinistra. Per quanto riguarda la velocità questa sarà decisa dalle vele e dal loro posizionamento: attraverso due tipi di nodi sparsi sui lati delle navi possiamo decidere l’estensione della vela, fondamentale per la velocità, e la direzione delle stesse, utile per posizionarle a favore di vento e guadagnare maggiore velocità. Il sistema di ancoraggio è semplicemente una ruota che servirà per levare o tirare su l’ancora. Essenzialmente il nostro sistema di freno. Timone, alberi, sistema di ancoraggio e scafo sono danneggiabili, perciò necessiteranno di essere riparati con le assi di legno.
Timone in mano, cannoni caricati e fuoco: le battaglie navali in Sea of Thieves
La guida delle navi risulta sempre appagante, merito di una superficie acquea realizzata in maniera sopraffina da Rare (un vero e proprio capolavoro della programmazione nel settore). Questa non sarà facile da navigare tra onde, agenti atmosferici incombenti e pirati sempre alla calcagna. Sicuramente nei momenti di più calma la noia potrebbe colpire chiunque, ma ci potrebbe essere la nostra ciurma che ci canta una sonata per nulla irritante e stonata, o potremmo cimentarci nella pesca o addirittura bruciare una banana nella nostra cucina così da farla bruciare completamente.
I combattimenti navali sono ricchi di momenti salienti e non annoiano mai, sopratutto contro gli altri giocatori che tra una cannonata e l’altra cercheranno di abbordare la nave o viceversa. L’obbiettivo è quello di affondare la nave nemica e questo accadrà quando lo scafo sarà pieno di acqua e il suono di sconfitta riecheggierà tra i giocatori in combattimento. Onde evitare che ciò accada, ogni volta che la nave sarà colpita ci saranno dei buchi da riparare repentinamente con le assi da legni e l’acqua accomulata dovrà essere gettata via grazie al secchio in dotazione a ogni pirata in Sea of Thieves.
Gli scontri in mare non si limitano soltanto contro i giocatori, bensì il mare è pieno di antagonisti contro alla vita di ogni pirata. Riconoscibili come eventi opzionali o dettate dalle missioni, possiamo scontrarci contro navi di scheletri, ottimi per raccogliere sempre ricchi tesori, o orde di navi fantasma capitanate da temibili navi ammiraglie o addirittura grandi creature marine come Megalodonti o il temuto Kraken, che alla sua comparsa bloccherà la nave e sarà la nostra bravura a farci liberare dalle grinfie di questa bestia mitica.
Tra gli altri eventi in mare ci potremmo imbattere nelle fortezze, dove ad attenderci ci saranno orde di scheletri pronti a impedirci di aprire il vault dell’isola. Inoltre vi sono fortezze fantasma che richiamano le classiche fortezze marittime dell’era coloniale, dove ci saranno sempre orde di fantasmi che dovremmo sconfiggere per ottenere tesori. Non aspettatevi che entrarvi sarà facile dato che probabilmente dovrete abbattere prima le postazioni di fuoco dell’isola per evitare di affondare prima. Non manca però della sana esplorazione sotto i fondali marini tra relitti sparsi per tutto il mare o addirittura fortezze marine, luoghi pieni di enigmi e ricchi tesori, ma attenzione che il popolo del mare vi darà un caloroso benvenuto
Sfortunatamente non vi sono molte indicazioni su come svolgere i raid o altri eventi in queste fortezze, ma la forte community negli ultimi anni ha svelato molti segreti celati dietro a questi eventi e tutte le attività speciali sono risolte, per ciò basta fare una ricerca. Il problema sussite quando nel gioco stesso vi siano pochissimi indizi per comprendere appieno le dinamiche di questi eventi, dove lascia il giocatore che ha superate le prime ore in balia di se stesso dovendo far per forza affidamento ad altri pirati.
Quello in cui sicuramente Sea of Thieves non eccelle è nell’ IA dei mob, spesso estremamente stupidi a tal punto da far incastrare le proprie navi negli scogli. Un elemento positivo per i giocatori alle prime armi, in quanto non è una male avere a disposizione dei facili bersagli, ma sulla lunga diventa un’arma a doppio taglio ai fini dell’esperienza.
Chi di spada ferisce, ti pistola perisce.
Uno degli elementi meno entusiasmanti, ma fondamentali, è il combattimento ravvicinato. Che siano altri pirati, scheletri, sirene, fantasmi o boss, noi siamo costretti a sfoderare il nostro arsenale per scontrarci con loro. Il giocatore ha a disposizione due slot per le armi che sono selezionabili nell’armadio delle armi disponibile in ogni nave, nel negozio dedicato alle armi o in giro per le isole, e possiamo scegliere tra spada, pistola, fucile da cecchino, fucile a pompa, doppietta e coltelli da lanci. Non esistono “set ideali” se non quelli che sono più comodi al giocatore per aggiudicarsi la vittoria in ogni scontro.
Le abilità che abbiamo nel combattere giocheranno, infatti, un ruolo fondamentale in chiave PvP. Nulla è lasciato al caso e tutto è deciso da chi è più bravo. Conoscere tutti i trucchetti di ogni armamento, conoscere la nave e i nascondigli di ogni isola risulta fondamentale per sopraffare l’avversario. Non bisogna fare tutto a viso aperto, d’altronde siamo pirati e sfruttiamo ogni mezzo a nostra disposizione per vincere: nascondersi sulla nave nemica e cogliergli di sorpresa, prendere un barile esplosivo e lasciarlo nelle vicinanze delle fazioni e aspettare che un pirata stia per vendere il tesoro più raro. Sono spunti, ma in un mondo di pirati bisogna essere preparati a tutto.
In ogni caso, non abbiamo giudicato “meno entusiasmante” gli scontri all’arma bianca senza un motivo: i limiti di combattimento si notano e gli scontri si limitano a chi attacca per primo e chi salta meglio (la migliore tecnica per sfuggire). Fortunatamente la diversificazione dei lanciabili rende i combattimenti meno monotoni, ma la sequenza “attacca o para” premendo semplicemente uno dei due grilletti a disposizione non rende molto emozionante, soprattutto in scontri a unica via. Però in un gioco ricco di varietà nel gameplay è difficile introdurre un combattimento diverso da questo, perciò non biasimiamo Sea of Thieves.
Eventi nel mondo e Tall Tales, avventure (quasi) infinite.
Chi si approccia la prima volta a Sea of Thieves avrà una mole di ore davvero enorme da affrontare, soprattutto se completista e amante della lore. Cosa? Lore in Sea of Thieves? Ma Certo! Quello che non molti giocatori sanno e che questo gioco di Rare ha una narrativa davvero ampia e profonda, raccontata attraverso mille indizi nel mondo di gioco e le avventure Tall Tales. Alcune accessibili facilmente, mentre altre più difficili ad accedervi, queste avventure personalizzate sono uno stacco completo a quello che è la solita avventura nel mondo di Sea of Thieves, con scenari unici, combattimenti navale uniche e epicità a profusione. Inoltre se l’animo completista vi soprassale, dovrete giocare più volte ognuna delle 14 Tall Tales (alcune frammentate ad episodi come A Pirate’s Life) per ottenere tutte le ricompense per abbellire il vostro pirata e la vostra nave.
Tra queste vi sono due avventure estremamente speciali, A Pirate’s Life e The Legend of Monkey Island. Nella prima ci immergeremo nei ricordi di Jack Sparrow per trovarlo e assieme a lui dovremmo trovare la Perla Nera e sconfiggere il temibile Davy Jones; la seconda vedremo il nostro pirata chiamato a risolvere la situazione a Meleè Island e risvegliare il leggendario governatore Guybrush mentre LeChuck ci darà la caccia.
In entrambi i casi abbiamo due riproposizioni estremamente appaganti per ogni amante del mondo piratesco, specialmente per gli appassionati dei brand Pirati dei Caraibi e Monkey Island, dove potremmo affrontare noi stessi Davy Jones in una battaglia a dir poco epica o addirittura vedere Meleè Island in 3D, in pieno stile Sea of Thieves.
Queste due Tall Tales hanno catturato l’interesse dei giocatori di tutti il globo, definendole tranquillamente un trampolino di lancio per il gioco mai visto prima, specialmente per A Pirate’s Life. La potenza del franchise di Pirati dei Caraibi è stata fondamentale per il rilancio del gioco e, ad eccezione di qualche missione estremamente lenta, il fan service si bilancia bene con le attività di gioco e risulta molto intrattenente tutto il percorso fino alla missione finale. Se proprio dobbiamo trovarvi delle pecche, entrambe le avventure sono state realizzate per durare di più di quanto dovrebbero, perciò la sensazione di vedere molte scene “diluite” è normale. Inoltre la Tall Tales dedicata a Monkey Island rimane molto meno immediata rispetto alla prima, risultando di difficile comprensione per molti giocatori.
Oltre a queste avventure, il mondo di gioco propone una serie di eventi mondiali random che raccolgono i pirati da un capo all’altro di Sea of Thieves. Questi si posso diversificare nei Raid, come Forte dei Dannati o Forte della Fortuna, ossia fortezze che vengono impiegati per questi eventi complessi con un loot di tesori davvero ricco; vi sono anche gli scontri navali epici, come lo scontro contro lo stesso Davy Jones o Flameheart (antagonista principale di Sea of Thieves), o boss cinerei indicati da un tornato rosso che confluisce in un’isola. Tutti questi eventi sono difficili da eseguire da soli, perciò si fanno sempre in compagnia di altri giocatori nella propria crew.
Tante ore di gioco per poi… imbattersi nel nulla.
Uno dei principali problemi di Sea of Thieves, che esisteva anche in passato, e che una volta raggiunto il grado di Pirata Leggendario e essersi uniti ad Atena, il gioco si potrebbe definire finito. Nel lungo tempo che serve per raggiungere il livello 50 delle tre fazioni principale, il giocatore riesce a vedere tutto ciò che offre Sea of Thieves.
Non stiamo parlando di poco, sia chiaro, ma sin dal lontano 2018 questo obbiettivo è rimasto invariato e la situazione non è cambiata. Adesso chi ha raggiunto quel livello continua a giocare perché ama il gioco o entra in partita giusto per giocare brevemente le novità proposte dal nuovo aggiornamento. Il sistema a Battle Pass ha aiutato, ma dal nostro punto di vista non basta.
In ogni caso Rare è molto vicina ai giocatori e spesso crea momenti di aggregazione per i videogiocatori, tra eventi a tempo limitato o missioni speciali. Ci teniamo a fare una menzione d’onore alla missione di The Legend of Glitterbeard, un’aggiunta di un evento in gioco tutt’ora eseguibile con 8 giocatori: per la dipartita di un collega in Rare, lo studio di sviluppo ha creato una missione speciale e dei cosmetici in memoria di una persona speciale all’interno del team.
Il porting su Playstation 5 e il comparto tecnico: quando si dice “Un quadro in movimento”
Non possiamo che rimanere soddisfatti da questo porting. Sea of Thieves su Playstation 5 reagisce bene, con tempi di caricamento brevi e nessun tipo di problema di stabilità nel gioco, anche nei momenti “più tosti” da renderizzare. Abbiamo apprezzato l’implementazione dei grilletti adattivi per l’utilizzo delle armi, rendendo più comode le fase di shooting.
Prima ve lo abbiamo menzionato, ma ve lo riproponiamo con grande piacere: il mare sviluppato da Rare e implementato su Sea of Thieves è una delle meraviglie che abbiamo in questo settore. Un mare che è vivo, dalla fauna che ha attorno, dal mondo che cambia per gli agenti atmosferici e dal passaggio dell’uomo. Non vogliamo perderci nel romanzare questo gioiello, perciò vi consigliamo di apprezzarlo al meglio.
Lo stile minimal del gioco è stata una scelta intelligente di Rare perché permette al gioco di essere riconoscibile artisticamente senza rinunciare troppo alla qualità su altri aspetti. Non fatevi ingannare dai personaggi non proprio fotomodelli, i dettagli ci sono e ne sarete circondati una volta in game.
Qualsiasi elemento è ricco di cura nei dettagli, partendo dagli accessori che si trovano nella taverna alla nave dell’Olandese Volante, uno spettacolo per gli occhi. Non sono da meno le musiche, tante suonabili attraverso gli strumenti forniti al nostro pirata in diverse melodie, mentre altre uniche e ascoltabili durante le Tall Tales. “Wa shall sail togheter”, la main ost di Sea of Thieves, tutt’ora rappresenta appieno il mood del gioco.
La recensione in breve
Sea of Thieves è una pietra milliare dell'industria videoludica. Un gioco immancabile da affrontare con amici e sconosciuti, seppur non esente di difetti che minano a lungo andare l'esperienza in gioco. Quello che è certo è che se è la prima volta si entra in contatto con questa perla, difficilmente si resterà con le mani in mano: attività nel mondo, avventure narrative, assalti e raccolta di incredibili tesori. Inoltre la nave ampiamente usufruibile, è il fiore all'occhiello del gioco, con potenzialità tali da creare scenari epici da fare invidia ai Pirati dei Caraibi.
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Voto Game-Experience