La trama di Final Fantasy 7 Rebirth e del remake in generale tiene fede all’originale, ma non si trattiene dall’apportare alcune modifiche. Questa soluzione è stata pensata, come dichiarato più volte, per mantenere alto l’interesse anche di chi già conosce il gioco.
Parlando in una nuova intervista, ripresa da Vandal, il producer Yoshinori Kitase e il game director Naoki Hamaguchi hanno esteso il concetto di ciò che volevano dal remake. In particolare è emerso un grande affetto verso i loro personaggi.
Kitase, infatti, ha dichiarato che se fosse per lui deciderebbe di dare a ogni protagonista un lieto fine. Naturalmente non tutte le decisioni dipendono da lui e non è detto che il suo desiderio si realizzi, ma in trent’anni ha sviluppato un vero e proprio attaccamento ai personaggi di Final Fantasy 7.
Gli sviluppatori hanno avuto modo di spiegare come il mix di umorisimo e drammaticità nel loro gioco sia il risultato della passione del team di sviluppo. Ognuno dei realizzatori del gioco è prima di tutto un fan, che ha saputo alleggerire alcune parti con momenti ironici e divertenti, senza togliere valore all’esperienza generale e profondità alla trama.
In attesa dell’uscita, attesa per il 29 febbraio, ricordiamo che Final Fantasy 7 Rebirth includerà anche un gioco di carte collezionabili in stile Gwent.