L’indimenticabile storia di NieR: Automata si espande con YoRHa: Assalto a Pearl Harbor – Una storia di NieR: Automata, una nuova serie manga disegnata da Megumu Soramichi, già autore di Zombie Land Saga, e scritta dallo stesso Yoko Taro, l’enigmatico nonché istrionico game director che ha dato i natali alla serie di Drakengard prima e, per l’appunto, alla celeberrima saga sequel/spinoff di Nier dopo.
YoRHa: Assalto a Pearl Harbor – Una storia di NieR: Automata è infatti un manga prequel ambientato nello stesso universo narrativo del gioco di Platinum Games. Un mondo, quello di NieR: Automata, dove le biomacchine hanno preso il sopravvento sull’umanità, riducendo la Terra in una landa desolata fatta di macerie ed edifici abbandonati.
Abbiamo letto per voi il primo numero, pubblicato lo scorso 30 gennaio qui in Italia da Jpop, da sempre impegnata nel portare al di fuori dei confini nipponici gli adattamenti manga di alcune delle saghe più famose del mondo videoludico. Ecco le nostre impressioni su YoRHa: Assalto a Pearl Harbor – Una storia di NieR: Automata, il primo volume.
Prima di 2B e 9S
Il solo NieR: Automata non è bastato a Yoko Taro per raccontare l’ultima delle sue intricate e affascinanti storie, capaci di mescolare fantasy e sci-fi con quella spiccata vena filosofica e umanistica a intrecciare i fili delle sue trame. Nonostante un finale autoconclusivo, NieR: Automata lascia comunque parecchi interrogativi, soprattutto per quanto riguarda gli eventi che lo precedono.
YoRHa: Assalto a Pearl Harbor – Una storia di NieR: Automata incomincia nel 11941, qualche anno prima degli eventi narrati nel gioco targato Platinum Games. Una squadra di YoRHa, androidi dall’aspetto di giovani ragazze impiegate nella battaglia alle biomacchine, viene inviata sulla Terra per stanare uno dei centri nevralgici della produzione dell’esercito nemico.
Conosceremo No.2, un’androide introverso ma dedito all’addestramento e, soprattutto, alla disciplina che, a seguito di una serie di complicazioni drammatiche, si ritrova improvvisamente al comando dell’operazione. Sotto la supervisione del Bunker, la stazione spaziale che fa da base operativa per lo YoRHa, No.2 e le sue alleate dovranno muovere i primi passi sul suolo terrestre per scoprire poi di non essere le sole presenze da contrastare le biomacchine sul pianeta.
Tra azione e colpi di scena
Al pari della versione videoludica, YoRHa: Assalto a Pearl Harbor – Una storia di NieR: Automata è una storia ricca di azione e movimento. Megumu Soramichi riesce a riprodurre magistralmente le scene di combattimento, grazie a un tratto dinamico e quasi mai confuso, dove la sinuosità e la bellezza delle YoRHa viene “sporcata” per rappresentare il lato drammatico e straziante della guerra fra androidi e biomacchine.
Il primo volume offre inoltre buoni spunti narrativi, proponendo l’incipit di una storia inedita che sembra promettere ottimi sviluppi in futuro. Certo, il potenziale narrativo è rafforzato dall’ottima lore plasmata nel corso della storia editoriale delle produzioni videoludiche di Yoko Taro, e il rischio è chi non è avvezzo alla serie non possa esserne altrettanto affascinato.
Inutile specificare che YoRHa: Assalto a Pearl Harbor – Una storia di NieR: Automata è condito da una buona dose di fanservice, un elemento distintivo dell’opera originale che non poteva mancare nemmeno in questa trasposizione. Anche lo stile grafico delle protagoniste e delle ambientazioni ricorda da vicino quello di Akihiko Yoshida, art director della serie, seppur ammorbidito per uniformarsi alle caratteristiche di uno shonen manga.
Dettagli e numeri
Il primo volume di YoRHa: Assalto a Pearl Harbor – Una storia di NieR: Automata si presenta con il consueto formato 12,4×18, brossurato e con una deliziosa sovraccoperta ritraente le protagoniste di questa storia. La pubblicazione sarà a cadenza bimestrale, mentre non sappiamo ancora di quanti volumi sarà composta la serie essendo tutt’ora in corso in Giappone.
Non ci resta che attendere quindi la fine di marzo per conoscere gli sviluppi di quello che, se siete fan della saga di Nier, è certamente un manga interessante e che ci sentiamo assolutamente di consigliarvi.