I videogiochi secondo Nacon sono troppi. La disponibilità eccessiva di proposte diventa un problema non solo per i giocatori, che non hanno tempo e denaro per provare tutto, ma anche per i publisher.
Parlandone con GamesIndustry, l’head of publishing di Nacon Benoit Clerc ha dichiarato:
Ci sono troppi giochi attualmente sul mercato. Oggi vediamo i risultati degli investimenti fatti dopo la pandemia, quando il mercato esplose e ogni gioco riusciva a incassare molti ricavi, motivo per cui sono stati fatti molti investimenti. Adesso sono passati due o tre anni, quindi i giochi che vediamo ora sul mercato sono stati finanziati in quel periodo e semplicemenete ce ne sono troppi perchè i giocatori possano provarli tutti.
Un altro problema secondo Clerc è che il rilascio di decine di giochi ogni giorno, parlando ad esempio di Steam, non consente a nessuno di essi di avere una corretta visibilità. In qualche caso non esiste neanche più il concetto di Day one, con i vantaggi che esso portava in termini di visibilità e vendite.
Dal canto suo, Nacon sta cercando di trovare una sua nicchia, ben consapevole di non poter competere contro le grandi produzioni tripla A. Questo è quanto avvenuto, ad esempio, con RoboCop: Rogue City.
Ci sono pressioni sul mercato perché gli standard in termini di valori produttivi, lunghezza dell’esperienza e conoscenza del medium da parte dei consumatori stanno aumentando. E il nostro medium sta aspettando innovazioni, perciò dobbiamo investire di più rispetto al passato, come ogni publisher di medio livello.
Questo potrebbe spiegare anche le difficoltà dell’industria, che negli ultimi mesi si sono concretizzate nel licenziamento di migliaia di operatori.