The Witcher 3: Wild Hunt per Final Fantasy 7 Rebirth è stato un punto di riferimento per la realizzazione dei contenuti secondari. Ne hanno parlato il game director Naoki Hamaguchi e il co-director Motomu Toriyama con Game Informer.
Per Final Fantasy Rebirth ci siamo assicurati di avere un buon numero di contenuti secondari che abbiamo sviluppato in profondità. Ci abbiamo pensato molto, per consentire ai giocatori di sperimentare varie forme di gameplay attraverso le missioni secondarie. In questo senso, credo che siamo riusciti a trovare il nostro gusto particolare tra tanti titoli simili.
E parlando di esempi celebri, Naoki Hamaguchi ha rivelato che The Witcher 3: Wild Hunt è stato di esempio. Il gioco di CD Projekt Red è stato ampiamente celebrato per la qualità delle sue missioni secondarie e per la ricchezza del suo open world e anche per gli sviluppatori di Final Fantasy 7 Rebirth è stato una pietra miliare.
A proposito di titoli come The Witcher 3. che hanno quel genere di elementi da gioco di ruolo open world, abbiamo fatto una ricerca approfondita e abbiamo guardato a questi come riferimento per Rebirth, che dovrebbe avere un’impostazione simile e proporre questo tipo di contenuti che soddisfano i giocatori.
Volevamo dare ai giocatori la libertà di scelta tra il completamento della sola missione principale e delle missioni secondarie. Ma ci saranno anche giocatori che vorranno approfondire il rapporto tra personaggi e capire meglio la storia con i contenuti extra. Poi ci saranno i giocatori equilibrati che sceglieranno una via di mezzo. Volevamo dare questa forma di libertà.
Ricordiamo che Final Fantasy 7 Rebirth sarà disponibile dal 29 febbraio e che recentemente si è parlato anche della sua durata.