Il furto di dati a Insomniac Games di cui si parla da ieri è stato oggetto di una lunga riflessione da parte di Dinga Bakaba, il game director di Marvel’s Blade presso Arkane Lyon. Il suo discorso, pubblicato su X, riguarda le ripercussioni di questi eventi sugli sviluppatori.
I giochi vengono realizzati da persone. Persone che ci tengono che il loro lavoro, frutto di sudore e sacrifici, finisca davanti agli occhi di coloro per cui è stato creato: i giocatori. Noi non siamo agenzie di marketing, non siamo le aziende per cui lavoriamo. Ci teniamo ai nostri giochi.
La roadmap di uno sviluppatore non è un piano di marketing, ma la rappresentazione dei nostri obiettivi come creatori, artisti, ingegneri, produttori, addetti al controllo qualità. I leak hanno un impatto su di noi, ci costringono a cambiare piani, scardinare idee, creare asset al volo o rispondere a dubbi che non dovrebbero esistere. Hanno un impatto sulla nostra salute, sul nostro lavoro.
Bakaba passa poi ad attaccare i giornalisti che hanno riportato il materiale trafugato:
Rispetto la scelta di ogni giornalista che ha riportato queste notizie, ma mi offende davvero che si parli di noi in astratto come di ‘piani di marketing’ e ‘aziende miliardarie’, perché ci troviamo in prima linea rispetto all’impatto che un leak come questo può avere, con la nostra arte che diventa di pubblico dominio prima che sia pronta.
Come si può minimizzare questo impatto nei vostri resoconti? Non pretendo di saperlo, ma da parte vostra non pretendete che sia una cosa fra voi e le grandi aziende, facendo sì che ci si senta invisibili e irrilevanti. Esistiamo e siamo noi a incassare il colpo, non i proprietari delle aziende per cui lavoriamo.
Sviluppare un gioco non implica soltanto essere creativi o abili dal punto di vista tecnico, ma anche dialogare con i nostri giocatori nella maniera migliore possibile, non nell’interesse dei nostri datori di lavoro, bensì delle persone a cui cerchiamo di offrire sorpresa e piacere. È davvero cinico pensare che tutto questo sia solo per denaro.”
Detto ciò, la vostra scelta di riportare le notizie va rispettata. È il vostro lavoro. Non pensiate però di poter dedurre quale sia l’impatto che un leak relativo a piani di sviluppo, arte o strategia abbia su di noi. Anche noi sappiamo fare il nostro lavoro, e ci teniamo.
Last thing I'll say:
Games are made by PEOPLE.
People that CARE about how their work, the fruit of their gut and sweat and sacrifices get in front of the eyes of those they are making it for: the players.
We are NOT PR firms, we are NOT our companies.
We CARE about our games.
— Dinga Bakaba (@DBakaba) December 19, 2023