Il rinvio dei videogiochi per Gabe Newell di Valve non è un grande problema. La questione è emersa durante un documentario di Valve che celebra il venticinquesimo anniversario della serie Half-Life.
Parlando dei videogiochi che vengono spesso rinviati rispetto alla data di lancio annunciata, Newell ha voluto affrontare la differenza tra un gioco posticipato e uno rilasciato in tutta fretta. Riassumendo in breve, la sua massima suona come:
Un ritardo è solo per un po’, se fai schifo è per sempre.
Anche lo stesso Half-Life visse queste dinamiche, visto che le sfide affrontate da Valve nel corso dello sviluppo costrinsero al rinvio di un anno rispetto ai piani iniziali. Ma sappiamo tutti che poi le soddisfazioni sono state tante, e le cose sarebbero potute andare diversamente se gli sviluppatori si fossero lasciati trascinare dalla fretta.
Potevamo forzare la mano e accelerare i tempi, ma non è ciò che questa azienda vuole fare, non è il tipo di sviluppatori che vogliamo essere. Non è il tipo di rapporto che vogliamo avere con i nostri clienti.
La nuova massima di Gabe Newell ricorda molto da vicino quella di Shigeru Miyamoto, che una volta avrebbe detto qualcosa del tipo “un gioco ritardato può essere bello, ma un gioco affrettato è brutto per sempre.” Il riferimento non è casuale, visto che Newell in passato ha ammesso di essere un grande fan di Super Mario e che Miyamoto lo ha ispirato a diventare uno sviluppatore migliore.
Chissà se i giocatori sempre affamati di nuove esperienze comprenderanno il significato di queste valutazioni e accetteranno l’attesa legata al rilascio di un videogioco ed i suoi eventuali ritardi a cuore più leggero.