L’uscita di Skull Island: Rise of Kong potrebbe esservi sfuggita, ma non è colpa vostra. In un periodo costellato da grandi lanci videoludici, quello del videogioco ispirato a King Kong ha colpito solo per la pessima qualità di grafica, gameplay e comparto tecnico in generale.
Ora un report di The Verge spiega i retroscena di Skull Island: Rise of Kong, che sarebbe stato sviluppato in un solo anno. La colpa non è degli sviluppatori, che hanno fatto il possibile nel tempo a disposizione, bensì del publisher americano GameMill Entertainment.
Gli sviluppatori di IguanaBee si sono sfogati sottolineando che il loro talento è stato oscurato dai tempi stretti imposti dal publisher. Il gioco è stato commissionato a giugno 2022 e aveva una data di uscita fissata per giugno 2023. Non è una novità la collaborazione tra IguanaBee e GameMill, ma già in passato erano stati realizzati lavori con tempi di sviluppo strettissimi.
Stando agli intervistati, GameMill finanzia i progetti, ma spesso i fondi non sono sufficienti a pagare staff con esperienza e per lunghi periodi. Nel caso di Skull Island: Rise of Kong c’era poi l’aggravante di dover realizzare tutto il videogioco da zero e con un team di sole 20 persone. I risultati si comprendono molto bene alla luce di queste informazioni.
Il problema è che quello riportato da alcuni sviluppatori (altri non hanno voluto parlare per paura di perdere futuri finanziamenti di GameMill o altri publisher) è un circolo vizioso. IguanaBee e altri piccoli studi vengono spesso sovvenzionati da editori che però pretendono tempi di sviluppo rapidissimi, i quali portano a giochi con i quali il team non riesce a dimostrare le sue potenzialità.
Al momento non ci sono dichiarazioni in merito da parte di GameMill Entertainment.
Actual cutscene
DO NOT BUY THE NEW KING KONG GAME. IT IS A COMPLETE SCAM pic.twitter.com/6hiCWOSnNc
— Rick (@RickDaSquirrel) October 16, 2023