Finalmente il tanto atteso sequel del “city builder migliore di sempre” è arrivato. Cities Skylines 2 approderà su PC, Xbox Series X/S e PlayStation 5 il prossimo 24 ottobre 2023, e porterà tutti gli appassionati in una nuova era della simulazione gestionale cittadina. Ben otto anni sono passati dal primo capitolo, gestito magistralmente da Paradox Interactive con la medesima logica di DLC ricchi – e purtroppo abbastanza costosi – vista in Grand Strategy come Europa Universalis IV e, più recentemente, Crusader Kings III. Pertanto, è davvero giunta l’ora di voltare pagina e guardare al futuro.
Per farlo il team di Colossal Order (già noto originariamente per la serie Cities in Motion, focalizzata sui trasporti) ha pensato di preparare un sequel, ovvero delle rinnovate fondamenta sulle quali erigere la nuova scuola del genere city building. Come si propone al lancio? Scopritelo nella recensione di Cities Skylines 2.
Le novità chiave di Cities Skylines 2
Cities Skylines 2 (o “II”, per chi preferisce l’originale numerazione romana) non esagera con gli elementi inediti, e ciò potrebbe deludere chi si aspettava novità monumentali o, almeno, un loro numero maggiore. Anzitutto, troviamo una mappa gigantesca, con dimensioni pari a cinque volte quelle del primo capitolo. Si parla di un totale di dieci località differenti, accompagnate da altre due ambientazioni come bonus per chi pre-ordina il gioco: una quantità decisamente sufficiente affinché anche i progettisti più accaniti possano immergersi in centinaia di ore di svago e sfide. Ciascun paesaggio ha un proprio tema, una determinata quantità di risorse e un suo clima, pronto a mettere in difficoltà il giocatore con mesi secchi o nevicate abbondanti. Inoltre, l’integrazione dei disastri naturali nel gioco base rende ulteriormente titanico il mantenimento della propria città, piccola o grande che sia.
Altro elemento che semplifica e al contempo rende più articolato Cities Skylines 2 è la gestione avanzata delle strade, le quali ora portano con sé automaticamente le tubature per acqua e liquami. Se per queste ultime si evita così una tediosa organizzazione, dall’altro si ottiene la massima libertà nella stesura del bitume: esistono difatti strumenti per avere griglie, strade parallele, rotonde, rimuovere strisce pedonali e molto altro, amplificando le possibilità che nel predecessore erano giunte grazie alla community e alle mod. Insomma, è un chiaro riconoscimento del duro lavoro dei fan.
Abbiamo quindi notato un’intelligenza artificiale di alta caratura per il traffico: ogni cittadino e veicolo ha un suo comportamento e determina le probabilità di incidenti, il percorso seguito per arrivare da un punto a un altro della città, e persino il luogo in cui parcheggia il mezzo personale. Il tutto, naturalmente, in risposta alle succitate stagioni. Infine, il nuovo sistema di progressione determina la rapidità con cui la nostra comunità si evolve, sulla base dei servizi da noi costruiti e dei punti investiti in specifiche infrastrutture. Una modifica che rende più naturale ed evidente il percorso che si può – o si deve – seguire per giungere allo status di metropoli rinomata.
Il gameplay: pane per i denti di tutti
Queste novità vengono accompagnate da ritocchi minori che perfezionano un gameplay dalla qualità già inconfutabile. Il tutorial in primis diventa più chiaro ed esaustivo, indirizzando neofiti e giocatori casual verso la giusta direzione. Non dura molto, quindi non diventa soporifero, e offre tutti gli strumenti del mestiere per poi lasciarsi andare in balia delle gigantesche mappe disponibili.
In centinaia di ore di gameplay c’è sempre qualcosa da imparare e anche un veterano a volte si sentirà smarrito, complice tra le tante feature nuove di zecca l’aggiunta di uffici e palazzi a metà commerciali, a metà residenziali, che possono trasformare radicalmente le città per i costruttori della “vecchia scuola”. Le possibilità sono infinite pur avendo relativamente poche località, poiché con le meccaniche sopra citate possiamo dare la forma più disparata al nostro centro cittadino e alla periferia, sbizzarrendosi tra classiche griglie metropolitane e strade più originali.
Fondamentale è la costruzione e preparazione dei servizi cittadini, dalla fornitura di energia e acqua alla espansione dei trasporti pubblici. I tweak applicati da Colossal Order e già presentati esaustivamente su YouTube nella serie di video dedicata dimostrano che la “microgestione” dei singoli elementi chiave della città è cruciale al fine di rendere quest’ultima rigogliosa e redditizia. Ad esempio, bisogna controllare la produzione e compravendita di risorse con “l’estero”, scoprendo le necessità delle località circostanti e delle nostre nella sempreverde logica import/export.
Potrebbe sembrare ingarbugliato, ma fidatevi: Cities Skylines 2 è ben congegnato e non delude affatto. Più il tempo trascorre, più la nostra città si evolve ed è meraviglioso rimanere fermi a osservare le proprie creazioni, che possa essere un quartiere rurale in mezzo ai boschi, una centrale idroelettrica sulla foce del fiume, o un parco preparato completamente a mano.
Dettagli microscopici
In questa suggestiva cornice non mancano dettagli minuscoli che fanno storcere il naso ai giocatori “precisini”: per esempio c’è la possibilità di fermare le svolte a destra e sinistra, ma non di impedire di andare dritti, il che rende meno compiuta la gestione della circolazione delle vetture. Generalmente, la segnaletica stradale necessita ancora di aggiunte e aggiustamenti. Mancano, sorprendentemente, anche le biciclette. Sicuramente arriveranno con un DLC ispirato, magari, ad Amsterdam. Eppure, si tratta a prescindere di un bene fondamentale e immancabile per un cittadino.
Dobbiamo comunque enfatizzare un punto specifico: Cities Skylines 2 nel microscopico è sensibilmente diverso dal predecessore. Il processo di espansione della città richiede più attenzione alle finanze e un occhio più vigile al compromesso tra necessità della popolazione e possibilità economico-logistiche. Ovunque l’occhio si posa può esserci qualcosa da rimuovere o inserire per abbellire e ottimizzare i nostri centri abitati.
La grafica: una piccola nota dolente
Il comparto grafico rinnovato per far fronte all’incremento dei contenuti e delle dimensioni della mappa enfatizza il precedentemente citato “effetto meraviglia”. Gettandosi a capofitto tra le strade e i parchi cittadini si respira davvero la vita della popolazione, seguendola di pari passo. A volte si notano texture poco gradevoli; in altre, i residenti si comportano o si muovono in maniera anomala.
In generale, però, resta difficile lamentarsi di un titolo che, macroscopicamente, offre meravigliosi scorci di quotidiano in una comunità davvero nostra. Microscopicamente, poi, con la disponibilità di texture 4K sa come far rimanere a bocca aperta il giocatore. Ad accompagnare quest’ultima particolarità è una Photo Mode con opzioni per dare vita a riprese cinematiche mozzafiato.
Meno eccitante è l’ottimizzazione su PC. Con una RTX 3070 in Full HD con impostazione grafica Medio si presentano cali di frame frequenti durante i viaggi panoramici sopra la città e persino nel piazzamento di determinate strutture. Gli sviluppatori hanno tuttavia migliorato le performance con più patch durante il periodo di review. Alla luce di questo impegno, ci riteniamo molto ottimisti per il futuro.
Lancio imperfetto, ma molto valido
L’ottimismo per l’ottimizzazione rimane vivo anche per le questioni contenutistiche: Cities Skylines 2 poteva offrire di più già dal lancio, integrando più esperienze dai DLC del predecessore per focalizzarsi sull’aggiunta futura di elementi davvero inediti. Il punto di partenza firmato Paradox resta ad ogni modo solido e promettente. Insomma, una base eccellente su cui costruire il nuovo “city builder migliore di sempre”.
La formula alla base di Cities Skylines 2 è del resto già consolidata e a dir poco apprezzata dal pubblico. La ricetta ludica e simulativa è formidabile, non impeccabile ma convincente. Dunque, è naturale che il “numero due” risulti una mera riproposizione aggiornata di tale piatto. Per questa ragione il numero alla fine di questa analisi non deve ingannare. Nei suoi difetti, il simulatore resta gustoso e sa soddisfare il palato anche del fan più avido.
Avendo provato la versione PC non sappiamo dare un verdetto relativo alla versione console, ma ci sentiamo di sconsigliare caldamente un’esperienza con controller. Con ogni probabilità Colossal Order predisporrà un’interfaccia utente ad hoc per Cities Skylines 2 su console: ciò risolverà la sensazione di scomodità da noi percepita in una breve prova dedicata. I benefici che il gameplay con tastiera e mouse porta, però, sono evidenti e addolciscono un’esperienza altrimenti potenzialmente cervellotica, specie per chi si approccerà per la prima volta al titolo.
VERSIONE TESTATA: PC
La recensione in breve
Cities Skylines 2 è colossale e meraviglioso, seppur incompleto e perfetto. Il team di Colossal Order con Paradox ha dimostrato di voler proporre il city builder definitivo agli appassionati, anche risolvendo i problemi esistenti e raccogliendo molto feedback in corso di review. Al momento si notano chiaramente un’ottimizzazione scarsa e contenuti mancanti, in un’altrimenti eccezionale titolo. Il sequel all’iconico Cities Skylines debutta quindi con intoppi, ma è chiaramente destinato a diventare il miglior costruttore di città di sempre, è solo una questione di tempo. Prendete questa valutazione come mero giudizio della base, da cui emergerà indubbiamente un gioco fantastico con l’arrivo di DLC, mod e patch gratuite.
-
Voto Game-Experience