Il 23 settembre, nel corso dell’evento videoludico del Tokyo Game Show 2023 iniziato il 21, Haruhiro Tsujimoto, presidente di Capcom e consigliere della Computer Entertainment Association (CESA) ovvero l’azienda sponsor dell’evento, ha affrontato il problema dell’aumento dei costi di sviluppo dei videogiochi, in particolare i AAA, ritenuti troppo alti rispetto all’attuale prezzo di vendita dei titoli.
La notizia è stata riportata da un utente in un post su Reddit, traendola dal sito giapponese Nikkei. Secondo quanto riportato, l’industria videoludica nipponica, al momento in forte rilancio sul mercato come dimostrano i risultati ottenuti dalla stessa Capcom negli ultimi dieci anni, sta rivalutando le proprie opzioni a causa degli aumenti dei costi di sviluppo. Non si tratta del primo esponente dell’industria a parlare di questo problema, né il primo a dichiarare che una possibile soluzione sia aumentare i prezzi dei prodotti. Non a caso, abbiamo di recente visto un aumento nel costo dell’abbonamento al PlayStation Plus.
Ovviamente, le parole di Tsujimoto non vanno prese come un’anticipazione di un sicuro aumento del prezzo pieno dei prossimi videogiochi della compagnia, ma è possibile che alcune aziende stiano valutando questa strada. Tuttavia, rimane da vedere quale sarebbe la reazione del pubblico in caso di un annuncio ufficiale, soprattutto considerando i prezzi dei titoli AAA first-party già aumentati all’uscita di PS5 e Xbox Series X|S, seguiti da un adeguamento dei third-party.
Un’opinione espressa da molti utenti sul web, come sul forum di NeoGAF, è che l’opzione preferibile sarebbe quella di ridurre la grandezza dei progetti, riducendo a loro volta i costi di sviluppo e mantenendo inalterati i prezzi di vendita al pubblico. Altri ancora, invece, ritengono che il discorso del presidente di Capcom sia del tutto fuori luogo, sia considerando il successo dei recenti giochi della compagnia la quale non sarebbe nella posizione di lamentarsi dei suoi profitti, sia in quanto, soprattutto grazie al mercato digitale, il numero di acquirenti nel mercato videoludico non è mai stato così ampio.