Le dimensioni contenute di Assassin’s Creed Mirage sono state discusse ancora una volta dagli sviluppatori, che ritengono questo aspetto un vantaggio. Molti giocatori, in effetti, hanno trovato fin troppo dispersiva e lunga l’esperienza degli ultimi tre capitoli.
In Assassin’s Creed Mirage abbandoneremo le infinite distese di Origins, Odyssey e Valhalla e ci concentreremo sulla città di Baghdad. Anche la storia sarà più breve e concentrata e questo darà agli sviluppatori la possibilità di realizzare un gioco ancor più coinvolgente e convincente.
Parlando con Comic Book, il producer Fabian Salomon ha spiegato:
Il nostro mondo è più piccolo, ma nello stesso tempo dovevamo trattarlo come una città molto più densa rispetto a quelle dei precedenti giochi. Tornare a città affollate, strade strette, parkour, e così via è un’altra sfida, a essere onesti. Quel che cambia molto è il tempo di gioco. La nostra storia è più breve, più concentrata. Volevamo avere una storia che a un certo punto finisse, senza elementi RPG. Ma lavorare su una città come Baghdad non è facile. È un altro tipo di complessità a dire il vero.
Anche il visual director Jean-Luc Sala ha rimarcato:
Volevamo concentrarci sulla città, anche se il gioco è un po’ più largo della sola città. Baghdad è la città e il resto sono villaggi più piccoli. Ma fare meno ci consente di fare di più.
Questo fare di più si traduce in una città più grande e dettagliata di quanto si potesse fare con i primi Assassin’s Creed. Per metterci piede e confermare le promesse degli sviluppatori dobbiamo attendere solo fino a l5 ottobre.