Licenziamenti in Activision-Blizzard stanno colpendo la divisione eSport ed esponendo la Overwatch League a importanti cambiamenti futuri. Nel report trimestrale pubblicato dalla compagnia si leggono alcune anticipazioni sulle novità in arrivo, che a conti fatti potrebbero essere catastrofiche.
In particolare, nel report si anticipa una votazione con cui i proprietari delle squadre della Overwatch League dovranno decidere se accettare di continuare con nuovi termini o abbandonare la competizione in cambio di un rimborso di 6 milioni di dollari ognuno. Numerosi indizi, riportati da The Verge, suggeriscono che quest’ultima opzione sarà quella predominante.
A quanto pare, infatti, la situazione dei pagamenti di Activision-Blizzard ai team eSport di Overwatch e Call of Duty non è regolare, a causa delle difficoltà che sono seguite alla pandemia. Inoltre diversi giochi della compagnia in Cina sono stati messi offline a causa del mancato rinnovo delle licenze con il partner cinese NetEase. Sempre dalla Cina si sa che uno dei team di eSport più importanti, Chengdu Hunters, non prenderà parte alle prime settimane della stagione della Overwatch League in attesa di valutare il suo futuro.
Date tutte queste premesse, è molto probabile che i team decideranno di non continuare con i campionati di Overwatch, decretandone la fine. Questo non significa però che le competizioni legate al gioco cesseranno di esistere, come tiene a sottolineare il commissario della Overwatch League Sean Miller, ottimista a proposito del futuro di Overwatch.
Un ottimismo che cozza con la notizia dei 50 dipendenti licenziati nella divisione eSport di Activision-Blizzard. Una scure che è arrivata dal nulla, senza preavviso, in un periodo che agli stessi dipendenti sembrava sì difficile ma anche organizzato per un nuovo futuro. Un anonimo licenziato ha spiegato a The Verge le sue perplessità e la sua sensazione che nel futuro la divisione eSport della compagnia sia destinata a sparire.
In tutto questo sarà interessante capire che cosa accadrà in seguito alla sempre più probabile acquisizione da parte di Microsoft.