Contro i cheater Ubisoft si sta distinguendo in modo particolare nell’ultimo periodo. Non si tratta solo di un controllo diretto sugli utenti che cercano di approfittare dei trucchi per avere la meglio sugli altri, ma anche di un sistema che a quanto pare agisce a monte per rendere la vita difficile a chi sviluppa metodi per il cheating.
Come riporta PC Gamer, il primo metodo prende il nome evocativo di MouseTrap e agisce sul controllo di mouse e tastiera. I risultati parlano di una riduzione del 78% nel ricorso a questi dispositivi per imbrogliare, un passo avanti che incontra il favore dei giocatori onesti che da anni si lamentano di queste pratiche ingiuste.
Il secondo sistema, molto più efficace perché agisce alla radice, prende il nome di QB ed è avvolto da un certo mistero. Avviato a novembre 2022, questo sistema si applica solo ai giochi PC e ha l’obiettivo di rendere lo sviluppo di cheat più scomodo.
La scarsità di informazioni è voluta da Ubisoft per evitare che QB venga compreso a fondo dai cheater. A quanto pare, però, il tutto si baserebbe sul rilascio di micromodifiche ai file .exe dei giochi, più volte al giorno, in modo da costringere anche i cheater a modificare continuamente i loro codici.
Abbiamo notato ottimi risultati da QB, che ha già contribuito al ban di oltre 10.000 cheater, e siamo solo all’inizio. Ci siamo anche assicurati che diversi venditori di cheat hanno smesso di crearne per Rainbow Six Siege in seguito al nostro aggiornamento e abbiamo ricevuto molti feedback positivi dalla nostra community a proposito dell’esperienza in gioco dopo il lancio di questo sistema.
L’unico dubbio in questo quadro idilliaco, per ora, è legato proprio al segreto che permane sul funzionamento di QB. Il fatto che Ubisoft non voglia parlarne troppo potrebbe lasciar intendere una certa vulnerabilità, e sappiamo bene quanto gli hacker sono bravi a sfruttare le debolezze dei sistemi informatici.