Starfield al Day one su Xbox Game Pass potrebbe sembrare una grandissima occasione di guadagno persa per Microsoft e Bethesda. In realtà, Phil Spencer ha spiegato che anche mettendo il videogioco a disposizione degli abbonati senza costi aggiuntivi risulterà economicamente vantaggioso per la compagnia.
In un’intervista con Giant Bomb, Spencer si è rifatto alla storia dello sviluppo dei videogiochi per spiegare il suo punto di vista. L’esempio preso in esame è quello di Halo 2:
Diciamo che dobbiamo distribuire Halo 2 e che non lo dobbiamo distribuire né a Nintendo né a Sony. Nessuno mi ha mai chiesto come funziona il sistema di guadagni e perdite di un gioco che non stai vendendo su tutte le piattaforme su cui potresti.
In passato ti chiedevi semplicemente quante console saresti riuscito a vendere grazie al lancio di Halo 2, quanto a lungo i giocatori sarebbero rimasti su quella piattaforma e quanti altri giochi avrebbero comprato, e quanto fosse remunerativo tenere il gioco esclusivo per la tua console.
Pensando al servizio Xbox Game Pass, Spencer ribadisce che il guadagno da Starfield arriverà senza ombra di dubbio. E la conseguenza sarà un’ulteriore crescita del Game Pass e un miglioramento dell’ecosistema Xbox su console e PC. L’obiettivo, insomma, non è tanto la vendita di Starfield ma la crescita della portata del marchio Xbox.
Vi ricordiamo che Starfield sarà disponibile dal 6 settembre e che in Francia l’effetto descritto da Spencer sembra già verificabile, con un balzo del 1300% delle vendite di console.