Ubisoft ha condiviso i suoi risultati finanziari per l’anno fiscale che si è concluso il 31 marzo 2023, mostrando di aver perso ben 585,8 milioni di euro, avendo venduto il 14,6% in meno dello scorso anno. Inoltre, l’azienda ha parlato dei suoi piani futuri, affermando che ha intenzione di focalizzarsi sui sui franchise principali, i free-to-play e le intelligenze artificiali.
Stando a quanto riportato nei dati pubblicati, le perdite in questione sono davvero impressionanti, soprattutto comparate con i 241,5 milioni di euro di utili guadagnati durante lo scorso anno. Anche l’aumento di prenotazioni online riguardanti acquisti in-game, DLC e abbonamenti del 23,3% non riesce a compensare del tutto il calo nelle prenotazioni dei software del 18,3%, specie considerando che il 58% di queste derivano da giochi usciti da tempo che sono stati recuperati dai giocatori.
In generale, la maggior parte del mercato di Ubisoft sembra concentrarsi in Nord America, che compone la metà esatta dei consumatori dell’azienda, seguita dall’Europa con il 32% delle prenotazioni totali. Il mercato console, poi, continua a essere quello di punta, 40%, seguito da quello mobile, salito dal 9% al 31%, e infine da quello PC, 18%.
Nonostante abbia licenziato 700 dipendenti e chiuso cinque uffici europei, pianificando di tagliare 200 milioni di euro di spese nei prossimi due anni, Ubisoft ha intenzione di continuare ad assumere personale, aumentando il team dietro ad Assassin’s Creed del 40% per “alimentare la sua espansione ambiziosa”.
Inoltre, sempre nel report è possibile leggere che il CEO, Yves Guillemot, ha fatto notare che l’azienda ha avuto maggior successo nel mercato dei giochi open-world e live service: questo significa che, insieme ai giochi AAA, Ubisoft ha intenzione di scommettere anche sul modello free-to-play, pur sapendo che si tratta di un genere difficile da mettere a frutto e che dovrà essere trattato con attenzione.
Inoltre, Ubisoft vede molto potenziale nelle IA generative, che secondo il CEO potrebbero trasformare l’intera industria. Secondo quanto affermato dal publisher, i suoi sviluppatori e creativi stanno sperimentando con le IA per “identificare i migliori casi d’uso e padroneggiare questa tecnologia, così da avere un impatto positivo sulla creatività, il ritmo di lavoro e l’esperienza dei giocatori”. Sempre sullo stesso tema, quest’anno l’azienda ha presentato Ghostwriter, uno strumento di machine learning per i narrative designer e gli scrittori di videogiochi.