Crash Team Rumble è il nuovo videogioco che vede come protagonista il marsupiale più amato del mondo dei videogiochi, di ritorno da Crash 4: It’s About Time. Nonostante ciò, Crash Team Rumble non è un platform, e per quanto possa sembrare insolito, non lo è per il Bandicoot mangia frutta.
Nonostante i primi tre capitoli storici (e ormai canonici potremo dire) sviluppati da Naughty Dog, Crash è subito passato alle auto con Crash Team Racing, e poi stravolgendo di nuovo la formula con Crash Bash. Quest’ultimo è un party game rilasciato per la prima PlayStation, ed assomiglia, seppur con le dovute differenze a quest’ultima avventura del celebre personaggio e del suo entourage. Vi lasciamo alla nostra esperienza con la beta di Crash Team Rumble, provata in anteprima.
Il comparto grafico
Crash Team Rumble utilizza lo stesso comparto grafico di Crash 4: It’s About Time, ovvero l’Unreal Engine 4 e quindi un risultato più che accettabile. I personaggi hanno infatti lo stesso design di quel capitolo, con l’estetica creata da Nicola Saviori nel 2020. I modelli dei membri del roster sono quindi soddisfacenti, ma sarebbe stato più gradito un leggero redesign dei personaggi, non per occultare qualche carenza, ma per conferire al gioco e al suo cast un maggiore feeling di novità.
Gli ambienti non hanno molto da dire. Seguono le diverse ambientazioni popolari della saga di Crash Bandicoot, come isole, deserti, ghiacciai e laboratori, ma non c’è altro. Le diverse mappe, infatti, sono spoglie, e esclusa la palette di colori non si differenziano molto fra loro.
Il gameplay
Crash Team Rumble segue uno schema a squadre, dove due team, composti da 4 partecipanti a testa, gareggiano per collezionare il maggior numero di Frutti Wumpa disseminati nella mappa e in seguito depositarli nella propria base. Per collezionare le colorate mele si deve girare intorno alla mappa, schivare gli ostacoli presenti in giro e rompere le scatole, come da tradizione per Crash Bandicoot.
Lo scontro con il avversario avviene proprio mentre s’intende di depositare i frutti raccolti, poiché l’altra squadra può decidere di attaccare e saccheggiare la frutta prima che questa venga posizionata.
E qui subentra l’aspetto più confuso visto in questa beta, ovvero il combattimento. Durante le fasi di ”saccheggio” ci si scontra direttamente con la squadra avversaria, e qui diventa una specie di picchiaduro 3D. Durante la prova non era mai ben chiaro se si venisse lanciati via per una ragione o per un’altra, e la confusione generale data dall’ammasso di entrambi i team nello stesso punto rendeva tutto anche peggiore.
Il combattimento è da rivedere, perché la base, che punta al divertimento e non alla tecnica c’è, e va bene così, ma risulta davvero troppo confusionaria anche solo per essere compresa. Inoltre, c’è un leggero ritardo nel controllo della telecamera, che si sposta con qualche millisecondo di ritardo. Può sembrare poco, ma è fastidioso, soprattutto nei primi momenti in cui si fa la conoscenza con quello che il gioco ha da offrire.
Gli iconici personaggi
Il roster disponibile nella Open Beta di Crash Team Rumble è composto da 5 personaggi, divisi in 3 differenti classi.
- Marcatori: personaggi rapidi basati sulla velocità e la possibilità di movimento, con l’obiettivo di raccogliere più frutti. Fanno parte di questa categoria Crash e Tawna;
- Potenziatori: lo scopo di questa classe è raccogliere gemme e reliquie per potenziare la squadra. I rappresentanti di tale categoria sono Coco e Neo Cortex;
- Difensori: personaggi più grossi, il cui obiettivo è difendere la squadra nei momenti di scontro o di ingaggiare il combattimento se necessario. Unico esemplare di questa Open Beta e Dingodile.
Parere conclusivo su questa Open Beta
Crash Team Rumble è un’idea “strana”, ma che nasce con la base di divertire e sembra avere le carte giuste per riuscire in questo – mai troppo banale – scopo. La formula sembra riuscita abbastanza bene, ma manca ancora qualcosa alla produzione, per ora principalmente scandita da un gameplay diviso in due fasi, in cui una non è particolarmente entusiasmante, e la seconda davvero troppo confusa.
Si attendono ulteriori prove, in attesa di un videogioco ridefinito.