Il 12 aprile, Ghostwire: Tokyo ha ricevuto il suo aggiornamento più sostanziale fin dal lancio. Il Filo del Ragno ha portato notevoli miglioramenti al videogioco di Tango Gameworks, tra cui tantissimi nuovi contenuti, come una modalità roguelite, nuovi NPC e mostri e quella che forse è la quest più spaventosa del gioco, e un’interessante espansione del combat system, venendo incontro alle critiche di molti giocatori.
Come spiegato anche da GamesRadar, il “piatto” sistema di combattimento è stato a lungo considerato uno dei punti che più affossavano il gioco di Shinji Mikami, in quanto, alla fin fine, l’idea dei poteri elementali si riduceva a uno sparatutto in cui la pistola era caricata con proiettili rossi, blu e verdi. Il combat system, sempre secondo la testata, veniva percepito come “rudimentale”, tanto da spingere alcuni giocatori a evitare attivamente i combattimenti, nonostante questi siano presente in praticamente ogni missione del gioco.
Con Il Filo del Ragno, invece, la percezione di questa componente è cambiata radicalmente. Particolarmente apprezzato è stato l’inserimento di un tasto di schivata rapida che permette di evitare i proiettili in arrivo in modo meno goffo, ma anche il nuovo contrattacco eseguibile dopo una parata perfetta ha interessato molto i giocatori. Anche alcuni nemici, però, hanno ricevuto un’interessante potenziamento, il quale gli permette di rompere la guardia del protagonista e lasciarlo indifeso per un breve periodo di tempo.
Inoltre, sono stati inseriti due nuovi attacchi, uno che permette di arrivare furtivamente alle spalle dei fantasmi volanti per eliminarli senza che questi possano anche solo pensare di reagire, e un altro che permette di provocare un attacco ad area in un punto in cui si è atterrati dall’alto. Tuttavia, la vera chicca sono le tre modalità alternative di utilizzo dei poteri, efficaci soprattutto a distanza ravvicinata ma che aggiungono varietà al gameplay: ora è possibile caricare i proiettili di vento e rilasciarli come una mitragliatrice, congelare i nemici con gli attacchi d’acqua e spaccarli con il lanciafiamme.
Come già detto, però, il combat system non è l’unico elemento di Ghostwire: Tokyo a essere stato ritoccato. Tra le aggiunte de Il Filo del Ragno, un’altra interessante novità è la scuola media di Shibuya, infestata e terrificante, con un jump scare comparabile a quello nei sotterranei di una certa casa in Resident Evil Village e una gimmick interessante e originale.
Con l’arrivo de Il Filo del Ragno, Ghostwire: Tokyo non solo è stato reso disponibile su Xbox Series X|S e relativo Game Pass, nonostante giri peggio che su PS5 per la perplessità di Digital Foundry, ma ha fornito ai giocatori che non riuscivano a soffrire il suo combat system degli ottimi motivi per dare a questa Shibuya infestata una seconda possibilità.