IGN ha da poco rilasciato un video che mette a confronto le versioni PC, PlayStation 5 e Steam Deck di The Last of Us Parte 1, con un’analisi dettagliata di prestazioni e resa grafica del port del videogioco di Naughty Dog, il cui lancio travagliato ha portato a un titolo che presenta numerose problematiche al di fuori della console Sony.
L’analisi Micheal Thompson ha portato agli stessi risultati che già sono stati riscontrati e riportati dagli utenti di Steam, ovvero che il porting di The Last of Us Parte 1 è stato mal ottimizzato, tanto da richiedere hardware veramente troppo potenti rispetto a quanto necessario, nonostante sembra si sia riusciti a trovare il punto focale del problema: la memoria.
Sembrerebbe, infatti, che a dare problemi al gioco sia la differenza tra la gestione della memoria su PlayStation 5, unificata, e su PC, dove questa viene a pesare più o meno su diverse parti dell’hardware a seconda delle numerose personalizzazioni delle impostazioni tecniche. Questo porta il gioco a pesare sulla memoria di sistema in modo spropositato rispetto a quanto dovrebbe, con un utilizzo di VRAM davvero eccessivo.
Nel video vengono anche effettuati diversi test con le patch 1.0.1.6 e 1.0.1.7 applicate al gioco, alla ricerca delle scelte più efficaci per far girare il software al meglio, provando anche i preset Ultra, perlopiù corrispondenti alle specifiche della modalità Risoluzione di PS5.
Disastrosa, invece, è la performance su Steam Deck, che anche con le impostazioni grafiche al minimo non riesce a mantenere i 30fps. Tuttavia, prima di avere la certificazione per la console di Valve servirà ancora un po’ di tempo, in quanto Naughty Dog ha deciso di concentrarsi prima sulle correzioni.
Intanto, nuove patch per The Last of Us Parte 1 stanno uscendo di continuo, con l’ultima risalente a solo un paio di giorni fa.