Amazon ha licenziato all’incirca 100 dipendenti del settore gaming, come parte di un taglio molto più ampio, lasciando tanti posti vuoti in divisioni come Prime Gaming, Game Growth e nello studio di sviluppo di San Diego.
La notizia arriva da un report condiviso da Bloomberg, che ha condiviso che, in un memo scritto agli impiegati, Cristoph Hartmann, vice presidente della divisione gaming, avrebbe affermato che l’azienda continuerà comunque a investire nello sviluppo interno e a far crescere i team di sviluppo in base ai progressi dei progetti in corso, tra cui, ricordiamo, il prossimo Tomb Raider.
Nonostante ciò, ai dipendenti rimasti nello studio di San Diego è stata affidata la pre-produzione di un titolo non ancora annunciato. Stesso dicasi per lo studio della società a Montreal, che continuerà a espandersi per lavorare su un progetto ancora sconosciuto.
Si tratta di una nuova batosta per i dipendenti dell’azienda statunitense, la quale ha riscontrato più di un ostacolo nella sua avanzata nel mondo del gaming che hanno portato al licenziamento di alcuni dipendenti della nota piattaforma per live streaming Twitch.
Tra questi non possiamo non ricordare il flop di New World, l’MMO che è stato l’unico gioco ad essere sviluppato internamente e rilasciato da Amazon, il cui team di sviluppo in Californa continuerà comunque a crescere.