I quattro vincitori di Bologna Game Farm hanno iniziato a gennaio il programma di accelerazione che continuerà fino a maggio. Gli sviluppatori vincitori della seconda edizione del progetto per lo sviluppo del settore videoludico promosso da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna hanno ricevuto un contributo di 30.000 euro ciascuno e ora iniziano attivamente il loro percorso presso le Serre dei Giardini Margherita di Bologna. L’obiettivo è sviluppare prototipi di videogiochi da presentare a publisher italiani e internazionali.
Il percorso di accelerazione prevede tre fasi:
– la prima, legata all’analisi di eventuali criticità (tecniche o merceologiche) all’interno del progetto e alla definizione dei ruoli all’interno dei team, se necessario anche con l’introduzione di nuovi membri, affinché ciascuno dei componenti possa valorizzare al meglio la propria figura e arricchire il gruppo con la propria competenza ed esperienza;
– la seconda, quella più “tecnica”, prevede la produzione di una vertical slice che porti alla creazione di una vera e propria demo giocabile, che sarà presentata a pubblico e stampa a metà maggio al Demo Day;
– la terza, che consiste nella preparazione di un pitch con una struttura chiara e definita dell’intero progetto, che sia il più possibile originale e accattivante, per attirare potenziali publisher.
Nella prima fase si terranno sessioni con professionisti del settore videoludico e con aziende di altri settori, in modo da favorire la crescita degli sviluppatori. Tra questi citiamo Andrea Basilio di Milestone, Nicola Zonca di Native Prime, Samuele Perseo di Reply Game Studios, Marco Ponte e Fabio Respighi di Nacon Studio Milan, ma anche l’Accademia delle Belle Arti o il Conservatorio di Bologna. Questo il commento di Ivan Venturi, coordinatore del percorso di accelerazione di Bologna Game Farm:
Bologna Game Farm è uno dei primi acceleratori di videogiochi in Italia, crediamo molto in questo progetto e nei nuovi talenti. Dopo il successo della prima edizione, proseguiamo con grande passione nel nostro cammino verso il consolidamento e la professionalizzazione del settore dei videogiochi in Emilia-Romagna, a conferma della rilevanza di questo settore come fattore culturale e come elemento di crescita economica dell’intero sistema produttivo.