l settore del gaming in Italia è in continuo sviluppo, in continua evoluzione. Infatti, si tratta di un mondo che negli ultimi anni, in particolar modo nell’ultimo biennio, ha registrato dei numeri a dir poco spaventosi. Ad accrescere ancora di più la popolarità della dimensione dei videogiochi è stato senza ombra di dubbio l’avvento dell’online, che ha permesso agli utenti di godere di un’esperienza di gioco di un livello sempre più elevato. Inoltre, ad oggi è possibile accedere ad un gioco o ad una piattaforma online tramite il proprio dispositivo elettronico in pochi secondi, con pochi clic ed in qualsiasi luogo.
Tornando al mondo del gaming in quanto puro intrattenimento, invece, ad avvicinare ancora più persone a questa realtà è sicuramente la consapevolezza del fatto che i videogiochi ad oggi non possono essere ritenuti solamente delle valvole di sfogo di fronte ad uno schermo, ma anche dei metodi per socializzare. Infatti, la modalità multiplayer e l’avvento dell’online hanno permesso ai giocatori di interagire con persone provenienti da ogni parte del globo. Ultimamente, inoltre, a trovare sempre più spazio anche nel nostro paese sono gli esports, un fenomeno che, secondo quanto riportato anche dalle dichiarazioni di Marco Saletta, Presidente di Iidea, è sempre più in voga tra i giovani italiani e non solo. Se leggiamo l’analisi e gli studi effettuati da Nielsen, infatti, vediamo che l’impatto economico degli esports sul nostro paese ha avuto un effetto considerevole. L’impatto economico complessivo generato in Italia raggiunge una cifra che addirittura va a superare i 47 milioni di euro. Per quanto riguarda l’impatto economico diretto, invece, ossia quello che si ricollega direttamente al tasso di occupazione generato da questa realtà, il valore è di 38 milioni di euro, un valore decisamente più alto rispetto a quello riscontrato nella precedente analisi.
Se andiamo a vedere come sono distribuiti questi 38 milioni di euro, scopriamo che il 55% ha a che fare con i team degli esports, mentre il 22% viene prodotto direttamente dagli organizzatori. Altre società che hanno investito ed operato nel mondo degli esports toccano una percentuale pari al 18%, mentre il restante 5% è costituito dalle attività dei publisher. I ruoli che in questa dimensione richiedono una spesa più elevata, sono senza ombra di dubbio quelli dei pro-player, dei content creator, degli analyst e di tutti i coach che preparano i team nelle diverse e molteplici categorie. Dopo aver parlato prettamente dell’impatto economico diretto degli esports, è doveroso parlare anche dell’impatto economico indiretto, che, collegato a tutto ciò che ha a che vedere con il merchandising e i servizi ausiliari, ha generato poco più di 10 milioni di euro. Un ruolo rilevante in questa situazione è rivestito dai publisher, che producono infatti il 64% del valore totale. Chiudendo il discorso sugli esports, apriamo quello relativo ai numeri sulle scommesse e sulle sale da gioco in Italia.
Nel primo semestre del 2022 ad esempio, rispetto al 2021 durante il quale erano stati raccolti 48 miliardi di euro, la raccolta complessiva del settore è stata di più di 65 miliardi di euro. La spesa, quindi non contando le vincite, è stata di quasi 10 miliardi, mentre è risultata essere in crescita anche la somma incassata dall’Erario: 5,5 miliardi nei primi sei mesi del 2022 contro i 5,4 dell’ultimo semestre del 2021. Per quanto concerne le scommesse, prendendo come punto di riferimento il 2019 durante il quale erano stati raccolti 6 miliardi di euro, nel primo semestre del 2022 la raccolta, stabilendosi sui 7,5 miliardi, è cresciuta di circa il 25%. La raccolta di giochi numerici e lotterie nei primi sei mesi del 2022 è rimasta in linea con gli ultimi sei del 2021, quindi sui 10 miliardi di euro. Un forte sviluppo ha riguardato i giochi online del casinò, del bingo e del poker, i quali nel primo semestre del 2022 sono riusciti a raccogliere 28 miliardi di euro contro i 25 dell’ultimo semestre del 2021.