La crisi di Ubisoft a cui stiamo assistendo nell’ultimo periodo ha ricevuto un ridimensionamento dopo le parole dell’amministratore delegato Yves Guillemot. Questi ha spiegato la cancellazione di alcuni progetti con la semplice necessità di lasciare agio ad altri titoli prioritari.
I tagli di bilancio e la cancellazione dello sviluppo di alcuni titoli Ubisoft non sono un segreto. Qualcuno aveva iniziato a parlare di vera e propria crisi, motivo per cui Guillemot deve aver sentito la necessità di intervenire nel corso dell’ultima assemblea con gli azionisti, come riportato da IGN.
Abbiamo cancellato alcuni giochi perché avevamo bisogno di fare spazio per altri giochi in sviluppo all’interno della compagnia, e questo sta aiutando molto gli altri lavori che stanno procedendo bene. Ora crediamo di aver il giusto numero di titolo, ben salendo che lanceremo molti giochi nell’anno fiscale 2024, il che lascerà spazio per altri progetti in corso nei nostri studi.
Se guardiamo in un intervallo di 24 mesi, il numero di giochi in lavorazione si abbasserà di un bel po’ e questo sarà ulteriore spazio ad altri titoli in cantiere. Detto ciò, sappiamo che molti giochi avranno anche contenuti post-lancio e anche questo impegnerà un certo numero di team e di sviluppatori per creare effettivamente quei contenuti.
Il discorso è credibile e potrebbe dare una spiegazione meno catastrofica di quanto sta accadendo in Ubisoft. Quel che è certo è che anche quest’anno vedremo diversi giochi interessanti, tra cui Assassin’s Creed: Mirage e Avatar: Frontiers of Pandora, senza contare lo sfortunato Skull & Bones recentemente rinviato per la sesta volta.