Bob Iger, nella sua prima chiamata con gli investitori dopo essere tornato nel ruolo di CEO di Disney, ha affermato che l’azienda avrebbe tagliato 5,5 miliardi di dollari in costi licenziando 7.000 dipendenti, in un’enorme riduzione del personale che avrà un effetto importante su quasi tutti i brand del colosso dell’intrattenimento
Inoltre, Iger ha anche annunciato lo smantellamento completo del Disney Media and Entertainment Group creato sotto il precedente CEO Bob Chapek, in favore di una nuova struttura che opererà in tre divisioni: Disney Entertainment (Disney Studios, Disney+, Disney Animation, 20th Century Studios, Searchlight e Hulu), ESPN (con ESPN+) e Disney parks, experiences, and products.
“Provo enorme rispetto e apprezzamento per la dedizione dei nostri impiegati di tutto il mondo”, ha detto agli investitori durante la riunione. “Malgrado sia necessaria per affrontare le sfide che ci troviamo davanti oggi, non prendo questa decisione alla leggera”.
Considerato che Disney ha perso 2,4 milioni di iscritti a Disney+ e 3,8 milioni di iscritti a Disney+ Hotstar (la versione presente in India e Sud-Est Asiatico), è facile capire che Iger stia lavorando per far rientrare le spese. Inoltre, il CEO prevede un approccio meno aggressivo nella ricerca di nuovi abbonati alla piattaforma di streaming, dato che la perdita di iscritti ha mandato in fumo 1,5 miliardi di dollari per l’azienda.
Per cercare di cambiare un po’ il tono della riunione, Iger ha anche annunciato che arriverà a Disneyland una sezione dedicata ad Avatar e che sono avviati i progetti per i sequel di Toy Story, Frozen e Zootropolis.