The Last of Us Factions non vedrà la luce nel 2023, molto probabilmente, ma è fuor di dubbio che nel corso dell’anno Naughty Dog aprirà il sipario sul gioco. Stando alle parole di Neil Druckmann e soci, si tratterebbe del progetto più ambizioso a cui il team abbia mai lavorato, almeno in termini di multigiocatore. Al momento, però, possiamo solo basarci su ipotesi e speranze.
Una di queste, ad esempio, è che The Last of Us multiplayer possa essere strutturato in modo molto diverso dal multigiocatore di The Last of Us e dai multigiocatore in generale. Già sappiamo che l’impostazione dovrebbe essere alla live service, quindi con un mondo e una serie di contenuti e attività in continua espansione, come accade con Fortnite e Call of Duty: Warzone 2.0.
Qualcuno si augura che il gioco possa richiamare, in termini di gameplay e approccio alla gestione dei contenuti, The Division. Di sicuro la componente cooperativa PvE sarà importante, ma è altresì prevedibile che siano presenti scontri PvP tra giocatori appartenenti a gruppi diversi.
Considerata poi la forte vena narrativa di Naughty Dog, The Last of Us multiplayer non si tirerà indietro in termini di storie da raccontare. Le recenti dichiarazioni di Neil Druckmann, che è rimasto affascinato dalla narrazione passiva di Elden Ring, potrebbero puntare verso un approccio alla narrazione non lineare proprio nel multiplayer stand-alone ambientato nell’universo di Joel ed Ellie.
Un altro elemento da considerare, poi, è se il gioco verrà rilasciato come free-to-play con funzioni Premium o se avrà un costo iniziale, capace di garantire a tutti lo stesso tipo di esperienza, fatti salvi eventuali DLC o acquisti con funzione estetica.
A queste e altre domande risponderà solo il tempo. Neil Druckmann ha dichiarato di non credere più negli annunci fatti troppo in anticipo, quindi non dobbiamo perdere la speranza di poter mettere le mani sul titolo prima di quanto pensiamo. L’importante, come sempre, è che la fretta non prevalga sulla qualità.