Sull’affare Activision-Blizzard torna a parlare anche il New York Times, che riporta le ultime dichiarazioni del presidente di Microsoft Brad Smith. In quella che è una copertura mediatica ormai quotidiana delle vicende legate all’acquisizione più importante nella storia dei videogiochi, il quotidiano americano parla di una “strategia nice guy” per superare l’opposizione della FTC.
Activision-Blizzard, per Brad Smith il processo con la FTC non è necessario
Brad Smith, in particolare, ha voluto mostrarsi sereno e possibilista. La causa intentata dalla FTC americana per impedire l’annessione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft potrebbe non essere l’unica soluzione al problema, per Smith, che si è detto altresì convinto di poter risolvere la questione per vie extra-giudiziarie.

“Non ha accettato la mia offerta“, ha dichiarato Smith a margine del suo incontro con la responsabile della FTC Lina Khan. “Tuttavia, quando le ho detto di dare una possibilità alla pace ha sorriso, almeno un pochino. Sono convinto che ogni volta che qualcuno conclude un incontro sorridendo, anche solo un po’, c’è sempre una piccola speranza che ci si possa sedere nuovamente attorno a un tavolo in futuro.”
Una dichiarazione molto a tema natalizio, che però trasuda malizia commerciale. Microsoft non arretrerà rispetto alla sua volontà di acquisire Activision-Blizzard, motivo per cui questo richiamo alle soluzione pacifiche e alle trattative con il sorriso sulle labbra assomiglia molto a un ultimatum.
Le possibilità che la questione trovi una sua auspicabile conclusione nel 2023 sono alte. Tutto dipende dalle decisioni che prenderanno altri enti antitrust internazionali e dalla capacità di Sony di interrompere la ferma opposizione all’affare, che in questi mesi ha causato tanti problemi a Microsoft.
Per quanto riguarda i consumatori, ossia i videogiocatori interessati da un’acquisizione che viene definita a loro favore, un sondaggio nel Regno Unito ha confermato che la maggior parte sarebbe favorevole all’acquisizione.
