Stando a quanto dichiarato in un deposito effettuato nella giornata di ieri, l’ente antitrust europeo ha iniziato il processo di analisi dei documenti riguardanti l’acquisizione di Activision Blizzard da parte Microsoft, a fronte di un investimento da ben 68,7 miliardi di dollari.
Ecco quando si concluderà la prima fase del processo di revisione dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft
Inoltre sempre in occasione di questa importante novità, è stato rivelato che le operazioni di cui sopra termineranno ufficialmente nel corso della giornata dell’8 Novembre 2022, così poi da dare il via eventualmente alla fase 2, in attesa di un ulteriore eventuale approfondimento sulla questione.
Nelle prossime settimane quindi la Commissione europea analizzerà l’accordo tra Microsoft ed Activision Blizzard in quella che viene definita la revisione della “fase I“, con l’obiettivo di decidere se la fusione in questione potrebbe ridurre significativamente la concorrenza sul mercato, causando la nascita di società dominanti che di conseguenza finirebbero per danneggiare fortemente il mercato, aumentando i prezzi per i consumatori.
E qualora l’ente dovesse nutrire ancora dei dubbi sull’accordo al termine della fase I in quel dell’8 novembre, la Commissione avvierà un riesame con la fase II, che consiste in un’analisi più approfondita degli effetti della fusione sulla concorrenza.
Ed in attesa di vedere quali saranno le novità che emergeranno in rete nelle prossime settimane, secondo un report del Financial Times di questo mese, le autorità di regolamentazione coinvolti nel processo di acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft si aspettano una lunga indagine in quel dell’Unione Europea.
“È un grosso problema, un affare difficile“, ha detto alla testata una fonte di Bruxelles che ha familiarità con l’acquisizione. “Serve un’indagine approfondita“, ha poi concluso. All’inizio di questo mese la Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha dichiarato che la sua indagine sulla fusione è stata ufficialmente estesa ad una seconda fase, a causa di tutta una serie di preoccupazioni che nutrono in merito a quest’acquisizione.
In particolare, la CMA è preoccupata per l’impatto che l’accordo potrebbe avere sulla capacità di competere di PlayStation, dato che vedrebbe Microsoft acquisire la proprietà della serie Call of Duty, con il CEO di Microsoft Gaming, Phil Spencer, che all’inizio di questo mese si è impegnato a rendere i vari capitoli di CoD disponibili su PlayStation per “diversi anni” dopo la scadenza dell’attuale accordo di marketing stretto da Sony con Activision.