Sony, dopo aver interrotto alcuni mesi orsono la vendita delle console PlayStation 5 su suolo russo, come gesto d’opposizione all’invasione avviata dallo Zar Vladimir Putin su suolo ucraino, ha oggi terminato tutte le altre operazioni su suolo sovietico. Ciò significa che presto in Russia non sarà più reperibile nessun prodotto del celebra marchio giapponese.
Nemmeno la musica si salva, infatti con la compagnia se ne va anche la sua etichetta musicale, Sony Music, la casa discografica più vasta del mondo moderno.
Con l’abbondono di Sony seguono tutte le sue licenze musicali:
La Russia ha perso in parole povere tutte i prodotti della compagnia. Tuttavia la perdita delle licenze musicali sono forse ciò che farà più male. Dopotutto elettrodomestici, televisori, smartphone e altri dispositivi si possono sempre sostituire con quelli di altre marche, ma la musica è tutto un discorso diverso. Presto su suolo sovietico sparirà ogni canale legale di streaming o download di tracce musicali sotto l’etichetta Sony Music.
Sony Music assieme a Warner Music e Universal è una delle più grandi etichette musicali al mondo in termini di introiti. Dunque ogni artista a contratto con la compagnia nipponica in futuro dovrà bloccare la distribuzione delle proprie opere su suolo russo. Probabilmente le tracce hanno già cominciato a essere rimosse, e lo saranno del tutto entro poche ore, lasciando chi vive in Russia senza canali legali per ascoltare musica sotto loro licenza.
Non è ancora chiaro cosa ne sarà degli artisti russi e delle loro opere, ma è probabile che la loro gestione passerà sotto il controllo della Kiss Koala LLC, una nuova etichetta russa fondata da Arina Dimitreva, ex-direttrice su suolo russo proprio di Sony Music.
Solo per rendervi l’idea del calibro degli artisti che diverranno irreperibili (legalmente) in Russia, dovrebbero bastare nomi come Beatles, Elvis Presley e Pink Floyd – tutti artisti le cui opere sono sotto licenza Sony. Ciò priverà le piattaforme russe come Sound, VK Music e Yandex Music di alcune delle tracce che fanno girare maggiormente i loro affari – l’ultima di queste tre compagnie già rischia la bancarotta da che è scoppiata la guerra, e questo ennesimo colpo potrebbe essere quello fatale per la piattaforma considerata la Google della Russia.