Il ROG Rapture GT-AX600 non è solo il miglior router di ASUS, ma uno dei dispositivi più performanti, aggressivi e affidabili che troverete sul mercato. A patto di poterselo permettere…
Ogni tanto è strano, ma ripenso al mio primo router per giocare online. Facciamo che chiudiamo ambo gli occhi sull’epoca dei k pre-ADSL e ci concentriamo per un secondo su quel giurassico lontano in cui apparvero gli abbonamenti internet FLAT, eMule galoppava come un cavallo e potevi giocare in rete a tutto senza rischiare che il parentado ti pigliasse a coltellate nella schiena, visto che (contrariamente a quanto accadeva poco tempo prima) la linea telefonica di casa era libera. Ecco, il mio router di allora faceva schifo sotto ogni punto di vista, che si parli di estetica (su cui vabbè, perché sparare ad un cadavere in agonia?) o di prestazioni. Certo, anche allora non mancavano i cavalli di razza, ma dovevo scegliere se comprare uno U.S. Robotics o mangiare… e vabbè, ci siamo capiti. A distanza di un paio di decenni, una delle evoluzioni che più ha colpito l’utenza non solo giocante, ma anche gli smanettoni in generale, è quella dei modem router. Da semplici scatoline oggettivamente brutte il cui scopo unico era riassumibile in “hey, dammi l’internet”, questi apparecchi si sono tramutati in creature elettro-senzienti che sembrano uscite da Skynet, con dei look a metà strada tra il punk londinese anni ’80 e i Digimon e, cosa più importante, con una serie di feature così lunga e intricata che fidatevi, almeno la metà dei vostri amici che afferma di capirci qualcosa mente spudoratamente. E che vi piaccia o no, è esattamente questo il caso del ROG Rapture GT-AX600, la più brutale macchina da guerra del WiFi 6 (e non solo) che solo quei pazzi della Republic of Gamers potevano inventarsi.
Potenza sfacciata
L’appartenenza del ROG Rapture GT-AX600 alla Republic of Gamers dovrebbe già metterne abbastanza in chiaro la dichiarazione d’intenti, collocandolo da subito nelle fascia più alta del segmento produttivo del colosso di Taipei. Si tratta del primo router del marchio con supporto WiFi 6 Dual-band, standard di enorme diffusione che garantisce bande elevate e prestazioni di estremo interesse, specie nell’ottica del gaming. Fa un po’ sorridere il fatto che, con buona probabilità, quello in esame sarà anche l’ultimo router ad affidarsi a tale standard, visto il diffondersi della tecnologia WiFi 6E e di nuovi dispositivi con supporto a tripla e quadrupla banda. Considerando la tacca d’ingresso del device ASUS, che sfiora i non certo trascurabili 400€, ad un esperto di networking tale assenza potrebbe far storcere il naso: c’è da dire, tuttavia, che le prestazioni siglate dal ROG Rapture GT-AX600 sono da autentico fuoriclasse, legittimando in toto i gradini più alti del podio nel contesto networking.
Numeri alla mando, ROG Rapture GT-AX600 sfreccia a 1148 Mbps sui 2.4GHz e a 4804 Mbps sui 5 GHz (un semplice raffronto indica che, rispetto ad un “vecchio” router dual band Wi-Fi 5, le prestazioni sono più che raddoppiate). Il biglietto da visita del nemmeno troppo piccolo mostriciattolo di casa ASUS parla del resto da sé: OFDMA e tecnologia MU–MIMO, ampiezza di banda complessiva che raggiunge i 160MHz e supporto al 1024–QAM. Se la capacità massima di rete overall, in un contesto WiFi 6, ne esce più che quadruplicata, di validi motivi per non stupirsi non ne mancano affatto.
Al netto di un software interamente incentrato sull’ottimizzazione delle performance nel contesto del gaming, questo ROG Rapture GT-AX600 vanta una serie di migliorie rispetto ai modelli precedenti della famiglia – prima su tutte, una nuova CPU con clock a 2.0GHz, cuore nevralgico che coordina le varie feature del dispositivo. I fruitori delle connessioni locali saranno lieti di sapere che il router in esame è uno dei pochi WiFi 6 ad offrire una coppia di porte Multi-Gig – che si traduce in throughput mostruosi in contesti LAN. L’offerta totale si compone di quattro porte Gigabit LAN, una WAN a 2.5Gbps e un’ultima porta LAN dedicata, sempre a 2.5Gbps. Il tutto supportato da una porta USB 3.0 e una 2.0, a cui connettere eventuali NAS. Tutte le porte – di rete – indicate possono essere programmate (tramite l’apposito software ASUS) per attivare opzioni avanzate del dispositivo, quali ad esempio il Dual-WAN e la funzionalità di Link Aggregation offerta dal router.
ROG Rapture GT-AX600 – Cattivo è bello
Se c’è una cosa che non passa certo inosservata, una volta unboxato il ROG Rapture GT-AX600, è la sua stazza. Non che le dimensioni generose della scatola non ci avessero avvisato, ma non capita tutti i giorni di ritrovarsi tra le mani un dispositivo di rete che pesa qualcosa come 1.1Kg, per un ingombro complessivo che – al di là dei meri numeri – richiede una mezza scrivania a parte. Anche perché non è previsto (e per carità, vagli a dar torto) un supporto a muro: quindi sì, liberate un po’ di spazio extra, ne avrete sicuramente bisogno. Il modem di punta di casa ROG è oggettivamente un bel pezzo di hardware, con uno stile che definire aggressivo è riduttivo e linee nette e marcate, che conferiscono al tutto quel taglio futuristico che accomuna, in senso lato, l’intera famiglia ROG.
In termini di materiali, le plastiche costruttive appaiono solide e robuste. Certo, da un cartellino come quello richiesto dal ROG Rapture GT-AX600 ci saremmo aspettati qualche finitura premium aggiuntiva: qualcosa in metallo, ad esempio, o qualche trovata bizzarra che sfruttasse in modo più estroso LED e illuminazione al netto del semplice logo ROG (la cui retroilluminazione, inutile dirlo, è personalizzabile via software da PC). Le stesse antenne, che offrono delle estremità rosse di materiale trasparente, non offrono LED al proprio interno (e lo dobbiamo ammettere, c’avevamo creduto sino all’ultimo secondo): certo, sul loro impatto stilistico poco da dire – sembra di vedere un router mescolato ad un headcrab di Half-Life, ed è terribilmente figo – ma nonostante sia chiaro da subito che ASUS, con questo device, punti più alla sostanza che ai fronzoli stilistici, il nostro animo più tamarro un po’ ha accusato il colpo.
Al netto di tutto, al ROG Rapture GT-AX600 non manca certo lo stile, nonostante delle dimensioni al limite del pachidermico. Ironia della sorte, questa generosità costruttiva permette una dissipazione termica (nel caso di utilizzi intensi) ottimale. La parte inferiore opportunamente “bucherellata”, unita ai grossi piedini che sollevano quanto basta il dispositivo dal piano d’appoggio, garantiscono un ulteriore ricircolo d’aria, evitando al tutto di surriscaldarsi internamente.
Performance? Un gioco da ragazzi
Come ogni router che si rispetti, anche il ROG Rapture GT-AX600 ha una pletora di configurazioni così vasta da occuparvi comodamente un paio di giorni, prima di trovare il setup eccellente. Tutto questo sarà accessibile dalla consueta suite ASUSWRT (per l’occasione, in una nuova veste grafica decisamente a tema ROG) e, novità, anche da apposita app – decisamente più comoda per modifiche on the fly. Per quanto Dual-WAN, gestione avanzata della QoS o Aggregation siano aspetti interessanti dell’offerta di questo router, vale tuttavia la pena soffermarsi su quelle tematiche che riguardano più da vicino il pianeta del gaming – e che, sia da app che da ASUSWRT, sono comodamente accessibili come sezioni dedicate con un paio di semplici click.
Ad attirare la nostra attenzione ci ha pensato la tecnologia proprietaria ASUS chiamata Accelerazione Gaming a Tre Livelli, il cui obiettivo è ottimizzare la stabilità delle connessioni in corso per garantire una qualità complessiva di elevati standard. Questo si traduce nell’abbattimento di ping e lag, nella prevenzione di fenomeni di jitter, in generale nell’ottimizzare il canale di connessione per aumentare sensibilmente la velocità complessiva. Questo sistema, come suggerito dal nome, si articola su tre livelli, ciascuno interessato a specifici aspetti.
Il primo livello (priorità per la porta gaming) si basa sulla prioritizzazione del traffico sulla porta LAN-1: qualsiasi dispositivo vi venga collegato godrà di un trattamento privilegiato rispetto ai restanti device connessi – potete immaginare da soli come questa scelta possa rivelarsi vantaggiosa connettendo direttamente PS5 o Xbox Series X, come abbiamo fatto noi durante le nostre sessioni di prova, sia per velocizzare i download, sia per evitare fastidi di qualsivoglia natura durante le sessioni online. A questo primo livello appartiene anche lo step ROG First, che individua i dispositivi ROG connessi alla rete locale (di qualsiasi tipologia) trattandoli, ancora una volta, con maggior priorità rispetto agli altri.
Il secondo livello (Priorità dei pacchetti di gioco) spinge ulteriormente sul traffico gaming con la funzionalità Game Boost, che va a privilegiare i pacchetti di tale natura rispetto al restante traffico. Se dunque il livello 1 opera a livello hardware direttamente sulla porta fisica del dispositivo, il livello due “sniffa” i pacchetti relativi a funzionalità di gioco prioritizzandoli sulla coda di trasmissione. Inutile dire che combinando questi due livelli, le prestazioni di gioco online hanno un boost evidente.
Chiude il cerchio il livello 3, unico tier del terzetto che richiede una forma di pagamento per attivare la cosiddetta Accelerazione dei Server di Gioco. Questa funzionalità si basa sulla possibilità di accedere ad un network di server dedicati di Outfox, tramite una VPN ad-hoc, che hostano un set di giochi più o meno recenti – il tutto installando un client sul proprio PC. Al momento la lista dei titoli non è particolarmente lunga, ma nessuno ci impedisce di pensare che, col tempo, quest’ultima andrà ad estendersi radicalmente. I primi 90 giorni ce li offre ASUS con questo ROG Rapture GT–AX600, scaduti i quali sarà necessario registrare un abbonamento del costo di circa 10€ al mese.
Come dicevamo in apertura, all’interno del configuratore del ROG Rapture GT-AX600 è presente una discreta tonnellata d’opzioni che, oltre all’ottimizzazione nel gaming, si occupano della protezione online (AiProtection) del router, del monitoraggio QoS – che può essere gestita in modo adattivo, del funzionamento avanzato delle porte USB e del cosiddetto Open NAT (per gestire al meglio il port forwarding e la comunicazione tra PC/Console e modem, garantendo un NAT aperto). Tutte feature che, se configurate in modo opportuno, portano alle stelle le prestazioni dell’hardware di casa ASUS.
La recensione in breve
Con dei valori registrati durante i nostri test pari a (mediamente) 1150Mbps in WiFi 6 a 5GHz e (non senza stupore) 350Mbps a 2.4GHz, non possiamo far altro che inchinarci di fronte alla potenza di questo ROG Rapture GT-AX600. Un router mostruoso – in senso buono – sotto ogni punto di vista, capace di performance straordinarie, di una versatilità impareggiabile e, cosa più importante, in grado di mantenere tutte le promesse fatte quando si scende in campo e la partita, quella del gaming serio, si fa più impegnativa. Certo, i quasi 400€ richiesti per un router privo del supporto WiFi 6E sono un boccone un po’ amaro da digerire, ma con una buona connessione internet a casa i risultati siglati da ASUS, in questo frangente, sono così impressionanti da rendere più che digeribile tale assenza. Inutile dire che gli amanti del networking avranno di che sbizzarrirsi con le configurazioni più spinte, riuscendo a redirigere traffico, QoS e qualsiasi altra diavoleria venga in mente da una porta all’altra, mantenendo sempre alta la bandwidth complessiva. Lo ribadiamo: un mostro, che vende cara la propria pelle ma che, inutile dirlo, non ha paura della concorrenza
-
Voto Game-Experience