C’è la possibilità che PlayStation 5, in futuro, riceva il supporto completo alle periferiche progettate ai tempi della terza generazione di console Sony, come suggerito dal recente deposito di un brevetto da parte della compagnia che spiega il funzionamento dei dispositivi di quell’epoca, vale a dire il DualShock, il Media Remote, il PlayStation Mouse, EyeToy, PlayStation Move e perfino le memory card.
Periferiche PlayStation 3 nella maggioranza dei casi, che forse in futuro potremmo rispolverare:
L’ipotesi è che questa manovra sia parte degli intenti della compagnia di aumentare il proprio impegno, e le performance di PlayStation 5, nel gestire l’emulazione, cosa fino a oggi gestita, per i giochi della terza generazione Sony, soltanto tramite il gioco in streaming cloud.
Ovviamente dal deposito di un brevetto all’effettiva applicazione di quanto contiene può passare un oceano, e non è detto che si arrivi mai all’atto pratico, o forse vedremo l’implementazione solo di una limitata serie di accessori – la memory card, per esempio, figura nella lista ma difficilmente la vedremo tornare in voga. Si tratta di una tecnologia obsoleta oramai. Non è neanche detto che ciò significhi che l’emulazione dei titoli PlayStation 3 sia destinata ad abbandonare la sua attuale natura di gioco in streaming.
Il problema di PlayStation 3, com’è noto, è insito nella sua stessa natura: la tecnologia proprietaria di cui è dotata la console, soprattutto nei primi momenti, rappresentò un grosso limite per i lavori di sviluppo – infatti la console è nota dagli sviluppatori come una delle meno piacevoli su cui lavorare nella storia dell’industria videoludica. Adattare giochi progettati per hardware tanto ostici ai più funzionali sistemi moderni a quanto pare è impresa ardua, anche solo in termini di emulazione diretta.
Purtroppo parlando di un semplice brevetto non possiamo dire se mai ne vedremo effettivamente uscire qualcosa. Se accadrà, poco ma sicuro, ci vorrà ancora molta pazienza, poiché il brevetto è uno dei primi passi che inaugurano il lungo periodo di sviluppo. Per ora dunque dovremo tutti accontentarci delle nostre PlayStation 5 cosi come sono – non che manchino i giochi a cui dedicarsi, tra titoli moderni e altri non più nuovissimi, specie se si dispone di un abbonamento PlayStation Plus.
Intanto Sony, che oramai non finge neppure più di voler nascondere il suo interesse per il mercato videoludico su PC Windows, ha aperto alcune posizioni dirigenziali proprio per espandere la compagnia direzione di una nuova “esperienza PC”, con PlayStation PC. Cosa ne pensate di tutto ciò?