Stando alle informazioni emerse in rete quest’oggi, Sony Interactive Entertainment sta per rilasciare un nuovo modello di PS5 sul mercato giapponese. Ad aprile infatti l’azienda ha registrato quello che sembrerebbe essere un nuovo modello della propria console in Giappone, identificata dalla serie “CFI-1200” e dotato da componenti radio aggiornati.
Questo prodotto ha ottenuto la certificazione di design dal Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni del Paese del Sol Levante, che garantisce che le componenti di comunicazione radio e wireless siano conformi a determinati standard tecnici.
Sony ha registrato un nuovo modello di PS5 in Giappone
Ma questo comunque non è il primo nuovo modello di PS5 ad essere approdato sul mercato di tutto il mondo, dato che l’hardware di lancio della console utilizza uno schema di numerazione del modello CFI-1XXX, mentre la revisione rilasciata nel corso dell’estate 2021 utilizza uno schema CFI-11XX.
Ed archiviata questa interessante novità, vi ricordiamo come durante lo scorso maggio sia finito in rete un nuovo report di Digitems che parlava di un di PlayStation 5 caratterizzata da una CPU composta da 6NM semi-customizzate prodotte da AMD, con la fonderia di semiconduttori TSMC pronta ad occuparsi della produzione.
E questo sarebbe un modo per contrastare la grave crisi dei semiconduttori che sta mettendo in serissime difficoltà le varie aziende sparse per il mondo, impossibilitate a produrre sufficienti unità dei propri prodotti per soddisfare l’alta richiesta del mercato.
E proprio in tal senso come riportato da VGC, il CFO di Sony Group, Totoki, ha affermato nel corso dell’ultima conferenza con gli investitori di aver deciso di cambiare il design di PS5 proprio per riuscire ad immettere più console sul mercato:
“in diverse aree… abbiamo cambiato la nostra fonte di approvvigionamento ed abbiamo anche cambiato il nostro design, tra gli altri. E proprio per questo, siamo stati in grado di far fronte alla richiesta del mercato. Quindi, per quanto riguarda l’approvvigionamento delle parti, penso che abbiamo buone prospettive”.