V’è piaciuto Leggende Pokémon: Arceus? Se siete fra gli estimatori dell’ultima avventura ambientata nella Sinnoh feudale allora Game Freak ha in serbo un’altra piacevole sorpresa per voi. In caso contrario il rischio di un’ennesima, cocente delusione è dietro l’angolo. Neanche il tempo di digerire lo spinoff ad opera della software house giapponese che ha dato i natali alla serie che spunta all’orizzonte la nuovissima nona generazione di mostriciattoli tascabili. Presentati per la prima volta durante l’ultimo Pokémon Presents, Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto sono i nuovi main game della serie previsti già per la fine di quest’anno su (indovinate un po’) Nintendo Switch. Game Freak ha ampliato i propri studi? Nintendo ha finalmente aperto i rubinetti delle sue finanze? Purtroppo la musica sembra essere tutt’altra.
Pokémon Infra Scarlatto e Pokémon Ultra Violetto
Il reveal trailer inizia con un segmento in live action nel quale una guardia notturna di turno in un edificio, che poi scopriremo essere lo stesso che ospita la sede di Game Freak a Tokyo, avverte del trambusto arrivare proprio dagli uffici della compagnia giapponese. Imboccato lo stretto corridoio che conduce alla software house autrice di Pikachu & co., la guardia nota della luce rossa e violastra provenire da dietro all’ingresso. Una volta aperta la porta, lo scenario che si dipana d’innanzi alla guardia è ben diverso da un classico ufficio arredato come di consueto. Al contrario la stanza sembra essere più uno studio di un esploratore o un avventuriero, ricolmo di tesori e chincaglierie dal passato. Superato lo stupore iniziale, gli oggetti nella stanza iniziano a prendere vita, animandosi e muovendosi fino a che una luce abbagliante investe la povera guardia. Il trailer a questo punto passa dalle immagini in live action a quelle in game, mostrandoci un primo scorcio di questa nona generazione. Una distesa verdeggiante popolata da Pokémon nel quale si stagliano alcuni mulini, una città protetta da mura in stile iberico abitata da persone in abiti moderni che fanno presagire ad un ritorno ai giorni nostri. Se da un primo momento l’impressione era quella di essere di fronte ad un DLC di Leggende Pokémon: Arceus per via della veste grafica pressoché identica, la sonora smentita non tarda ad arrivare quando i loghi di Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto fanno capolino sullo schermo assieme ad una data, “late 2022“.
I primi Pokémon della 9° generazione a rivelarsi al pubblico sono, come da tradizione, i nuovi starter: Sprigatito, il gatto di tipo Erba, Fuecoco, il coccodrillo rovente di tipo Fuoco e Quaxly, il papero di tipo Acqua. I nomi degli stessi, uniti a quanto mostrato nelle prime immagini di gioco, sono indizi che portano ad un ambientazione che ricalca quella della zona iberica fra Spagna e Portogallo, con l’Europa che torna quindi nuovamente protagonista dopo X e Y e i più recenti Spada e Scudo. I due giochi, i cui nomi sembrano essere un chiaro riferimento alla radiazione infrarossa e a quella ultravioletta, ovvero i due estremi dello spettro elettromagnetico della luce visibile, costituiranno i veri e propri successori di Spada e Scudo dopo le parentesi remake e spinoff. Di norma l’annuncio di una nuova generazione dovrebbe destare unicamente entusiasmo, la verità è che l’annuncio davvero troppo prematuro di una nuova generazione e la grafica eccessivamente simile a quanto visto di recente in Leggende Pokémon: Arceus non possono che generare sospetti e preoccupazioni.
Mungere la Miltank finché è grassa
Basta fare 1 + 1 per rendersi conto di quanto Scarlatto e Violetto fossero già previsti da tempo. Lo sviluppo quindi dev’essersi svolto presso gli studi di Game Freak contemporaneamente a quelli di Leggende Pokémon: Arceus, da qui spiegati gli asset pressoché identici condivisi dai due titoli. Se già quindi all’epoca del reveal di Leggende: Arceus le polemiche per la scarsa realizzazione tecnica da parte di Game Freak non furono poche, lo scenario con Scarlatto e Violetto sembra ripetere lo stesso canovaccio. Ancor più grottesco è pensare che lo stesso budget striminzito stanziato per Leggende Arceus possa essere stato utilizzato anche per questi nuovi giochi della nona generazione. I nuovi giochi previsti per Nintendo Switch, che presumibilmente fonderanno nuovo e vecchio, con elementi di esplorazione presi da Arceus ed altri canonici dal resto della serie come palestre, medaglie, Lega e quant’altro, potrebbero però finalmente venire incontro ai gusti di tutti quanti, specialmente gli amanti del gioco competitivo, rimasti a secco con le ultime due uscite ufficiali.
La nostra recensione di Leggende Pokémon: Arceus terminava con un auspicio, ovvero quello di poter vedere il tanto sperato salto tecnologico con le successive iterazioni della serie principale curata da Game Freak. Tutte le speranze sembrano quindi da rinviarsi ad un’ulteriore generazione così come, presumibilmente, anche quelle di vedere un nuovo hardware firmato Nintendo nel corso del 2022. Nintendo e The Pokémon Company punteranno ancora forte su Switch nel 2022 e la sensazione è che si voglia fare il maggior numero di cose nel più breve tempo possibile. Massima resa e minima spesa come si suol dire, ma a perderci sono come sempre i giocatori. Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto riproporranno quindi lo stesso, identico motore grafico visto e criticato in Leggende Pokémon: Arceus. Texture e modelli poligonali visti nel trailer di Violetto e Scarlatto lasciano ancora una volta il tempo che trovano, con buona pace di chi si aspettava qualcosina in più dagli eredi di Spada e Scudo. Non si schioda nemmeno il framerate e le animazioni, decisamente legnose da quanto emerso dalle prime immagini. Come al solito l’obiezione potrebbe riguardare il lasso di tempo che ancora ci separa dalla data d’uscita, tempo nel quale Game Freak potrebbe indubbiamente apportare delle migliorie. La recente esperienza negativa vissuta con Arceus però ci insegna che difficilmente il risultato finale di discosterà più di tanto dallo stato in essere dei titoli appena mostrati.
L’ultima ruota del carro (d’oro)
La strategia di TPC è dunque chiara: con ogni probabilità in futuro non dovremo più attendere diversi anni fra un’uscita e l’altra, il tutto però a discapito della qualità. Due titoli (e non due versioni) sviluppati da Game Freak in uscita lo stesso anno sono un evento piuttosto unico, al quale però potremo farci ben presto l’abitudine. Vari studi ed analisi hanno evidenziato nel corso degli anni quanto il fatturato dei videogames legati ai mostriciattoli tascabili siano soltanto una piccolissima fetta dei guadagni di The Pokémon Company, che trovano invece maggior percentuale nella vendita del merchandise. Game Freak, oltre ad essere spaventosamente sotto staffata per essere autrice di una serie million-seller, è anche costantemente sotto budget e con poco tempo a disposizione. Inutile ribadire quanto il successo in continua crescita di una serie che non ha mai accennato ad attenuarsi nel corso degli ultimi 25 anni non faccia che alimentare una strategia di marketing sempre più sfrenata e redditizia. Del resto Nintendo, prima che i fan duraturi, ha sicuramente a cuore il bilancio e la gallina dalle uova d’oro che ha nel recinto è troppo fertile per non sfruttarla al massimo. Fra chi è riuscito ad elogiare a gran voce anche la grafica di Leggende Pokémon: Arceus e chi invece, come me, spera in una rivoluzione vera e propria della serie, l’augurio che accomuna tutti quanti è che i prossimi Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto possano far divertire limitando al minimo quei fastidiosi compromessi ai quali ci stiamo tristemente abituando. La fiammella della speranza però non è mai stata così flebile come adesso.