I cheater, a sentir parlare i gamer, pare che siano odiati proprio da tutti (o quasi). Com’è dunque che se tutti dichiarano di odiare i cheater giochi come Call of Duty: Warzone ne sono letteralmente invasi? Evidentemente, in molti, come si suol dire “predicano bene ma razzolano male”.
Activision le ha provate tutte, per debellare questa piaga che rovina il gioco a moltissimi utenti, specie su PC, piattaforma che da sempre presta il fianco più di tutte a cheat e hack. Si è visto applicare, con un buon successo (ma forse non sufficiente), il sistema anti-cheat Ricochet. Non solo, si è anche proceduto in passato a rendere molto salato l’eventuale ban, cosi da scoraggiare gli scorretti. Si è per esempio imposto che il ban da Call of Duty: Warzone renda inaccessibile anche la componente multiplayer del recente Call of Duty: Vanguard.
La compilazione della causa contro EngineOwning è la mossa più recente da parte di Activision per debellare, o quantomeno ridurre, le attività di cheat e hack non solo su Call of Duty: Warzone, ma su tutti i titoli della serie. La firma alla causa è stata apposta ieri, 4 gennaio 2022, e la cosa è stata subito re-tweettata da CharlieIntel, e quindi da Tom Henderson che ha commentato: “Grande cosa a vedersi, particolarmente dopo che loro (EngineOwning, ndr) hanno tweettato ieri che avrebbero continuato con i cheats!”.
La denuncia è stata deposistata presso la United States District Court, per la precisione presso il Central District of California. Le accuse rivolte al disstributore di cheat e hack sono tre: la prima è “Traffico di dispositivi di elusione”, il secondo “interferenza intenzionale su relazioni contrattuali” e il terzo “competizione sleale”.
Potete dare uno sguardo al tweet sottostante, che riporta uno screen di quella che pare la prima pagina della denuncia sporta. Non è ancora chiaro cosa ne verrà fuori, ma sicuramente staremo attenti a seguire la situazione. Una condanna delle azioni di EngineOwning potrebbe creare un precedente utile a contrastare in futuro altre compagnie che distribuiscono cheat e hack, il che avrebbe ripercussioni positive sul mondo del gaming online.