Anche Nintendo ha rivelato i risultati finanziari del secondo trimestre dell’anno fiscale 2021/2022, terminato lo scorso 30 settembre 2021. Stando ai dati condivisi, il successo di Nintendo Switch ha continuato a crescere con sorprendente costanza, come si evince dall’ammontare delle console vendute, pari a 92.87 milioni di unità. Un risultato che sorprende specialmente in confronto a una delle console meno fortunate della casa di Kyoto, quella Nintendo WiiU che ha venduto in tutto il suo arco vitale quasi un settimo di questo risultato – si fermò infatti a 13.56 milioni di unità.
Dal punto di vista software la console ibrida di Nintendo ha piazzato oltre 681 milioni di copie – al confronto Nintendo WiiU si fermò a 103.42 milioni. Vendite che portano i guadagni della compagnia a nuove vette, con introiti per 6.73 miliardi di dollari (lo scorso anno si parlava di 5.46 miliardi, ndr). Il profitto ammonta a 1.86 miliardi di dollari, in crescita a confronto degli 1.5 miliardi dell’anno fiscale 2020/2021. Un risultato che, fermandosi al 30 settembre, non tiene dunque conto delle vendite di Nintendo Switch OLED, di cui conosceremo i risultati solo nel prossimo report, che probabilmente arriverà in concomitanza del meeting finanziario che seguirà la fine del trimestre attualmente in corso.
Risultati ottimi, ma che non hanno risparmiato a Nintendo l’ingrato compito di dover rivedere in calo le proprie previsioni di vendita per l’anno fiscale in corso, che vi ricordiamo si concluderà il prossimo 31 marzo 2022. La compagnia in precedenza si aspettava vendite per 25.5 milioni di console, mentre ora le aspettative sono di 24 milioni d’unità. La ragione dietro questo calo sarebbe la scarsità di chip che sta affliggendo l’intero settore videoludico e informatico oramai da diversi mesi.
Rallentano inoltre le vendite dei vecchi modelli di Nintendo Switch, nonostante la casa di Kyoto affermi che la richiesta di vecchi modelli, nonostante il lancio del modello OLED, sia ancora elevata e che il numero di console disponibili sarà comunque inferiore alla domanda, questo per lo stesso problema riportato nel paragrafo precedente.
Nonostante la compagnia abbia rivisto al ribasso il numero di console che si aspetta di vendere, le aspettative relative ai guadagni rimangono in automento rispetto alle previsioni precedenti. Previsioni, le precedenti, molto moderate come da tradizione Nintendo – lo fa notare Takashi Mochizuki di Bloomberg.