In questo articolo andiamo a riportarvi una notizia decisamente atipica e piuttosto curiosa che vede unite, in modo a dir poco insolito, l’ormai celebre attività del mining con PS4, console di Sony Interactive Entertainment che ha ormai ceduto il passo alla recente e desiderata PlayStation 5 che è approdata sul mercato lo scorso novembre 2020.
Difatti specifichiamo subito che la tipica configurazione di mining per le criptovalute consiste in una vasta gamma di schede grafiche unite così da scovare tutte insieme queste preziose unità digitali. In questo caso però segnaliamo come dei minatori ucraini, spinti dall’estrema difficoltà nel reperire una scheda grafica per PC sul mercato, abbia deciso di realizzare una fabbrica di criptovaluta composta da una gran quantità di PS4.
Le console PlayStation 4 infatti potrebbero non essere le più efficienti nell’ambito dell’estrazione di criptovalute, ma questo diventa un elemento secondario quando ne hai dalla tua parte più di 3.800. L’operazione mineraria illegale è stata portata a galla dal Servizio di sicurezza dell’Ucraina, scoprendo come quest’organizzazione avesse dalla propria oltre 50 processori, 500 schede grafiche e 3.800 console PlayStation 4, tutte queste cose sequestrate in un raid della polizia. Sì, i minatori avevano oltre 3.800 console PS4 configurate per estrarre criptovalute. Certamente, è un modo insolito per estrarre criptovalute, ma sembrava funzionare per questi minatori che avevano ben pensato di mettere su un’enorme quantità di console configurate per il mining.
Comunque sì, sappiamo cosa state pensano ed è certamente vero: non è propriamente il massimo utilizzare una console PS4 per il mining, ma comunque la console di Sony possiede 8 GB di RAM GDDR5, con una frequenza clock massima di 2.75 GHz (5500 MT/s) e bandwidth massimo di 176 GB/s. Insomma, numeri questi non propriamente pessimi se consideriamo il numero spropositato di unità messe insieme da questo gruppo di minatori ucraini.
Infine sì, ironia della sorta proprio queste 3800 PlayStation 4 hanno fatto scoprire questi minatori illegali poiché le forze competenti dell’Ucraina si sono insospettite dinanzi ad un consumo spropositato di corrente elettrica, nonostante l’utilizzo di cavi fasulli da parte dei delinquenti per mascherare l’operazione.