Ricordo ancora le vacanze di Natale del 2006, la Wii era uscita da poco eppure già si poteva intuire quella che sarebbe stata la reale portata del suo successo. Tra un panettone e un pandoro, Wii sports coinvolgeva un pubblico trasversale in tornei agguerritissimi in cui il tennis era la disciplina più gettonata. L’obiettivo di Nintendo con Mario Tennis: Ultra Smash è di ricreare quel senso di semplicità e divertimento insaporendo il tutto con un contorno di funghi.
Super Mario Agassi
La prima modalità offerta da Ultra Smash è proprio la Megasfida in cui è possibile utilizzare salti, colpispeciali e contare sui tipici funghi di SuperMario per ingigantire il proprio tennista. Quest’ultimo potenziamento viene gettato in campo ad intervalli variabili, spesso in momenti non agevoli come nel mezzo di una ricezione, costringendo a scegliere se ribattere il servizio o agguantare il fungo. L’ingigantimento però conferisce parecchi vantaggi: le maggiori dimensioni permettono di raggiungere i servizi più insidiosi facilmente oltre che dare maggiore potenza ai nostri colpi.
Le uniche condizioni che annullano questo fattore sono il limite di tempo oltre che essere colpiti da un servizio nemico, un simpatico parallelo che ci ricorda come nei titoli platform della serie sia proprio il danneggiamento a cancellare l’effetto fungo.
Altra particolarità sono le zone colorate che si evidenziano sul campo, suggerendoci dove attererà il colpo avversario.Ribattendo la palla in questi punti, unitamente all’uso di uno o due tasti corrispondenti a ciascun colore, si effettuerà un colpo speciale dotato di particolare potenza o effetto, tra cui gli Ultra Smash del titolo.
Tra i nove campi disponibili, molti conferiscono un effetto particolare: il campo fungo aumenterà i rimbalzi facilitando le schiacciate in salto, il campo ghiacciato farà scivolare i personaggi, quello respingente sposterà la palla verso una direzione diversa mentre quello metamorfico cambierà dopo ciascuna schiacciata e via così. Anche i sedici personaggi sono differenziati grazie a delle macrocategorie come potenza, tecnica, difesa e via dicendo.
Principessa Peach Kurnikova
Continuando troviamo la Scalata dei Campioni, in cui il giocatore è chiamato a sconfiggere nemici in serie a difficoltà crescente. Questa forse è la cosa più vicina ad una campagna per giocatore singolo dato che è possibile salvare tra un incontro e l’altro e continuare utilizzando i crediti ottenuti con le partite vinte. A metà percorso, ottenendo quindici vittorie, si sblocca la versione “Stella” di ciascun personaggio, mentre superate le trenta vittorie consecutive si giunge ai titoli di coda. In Megapalleggi invece si gioca con una palla gigante, che rimpicciolisce via via che la serie continua. Se all’inizio sarà facile ribattere i colpi, superati i cento scambi le manovre come i tuffi iniziano ad essere indispensabili. Perde il primo giocatore che si lascia scappare la palla.
Nonostante all’inizio possa essere divertente e adrenalinica, visto che il primo errore decreta la sconfitta, sul lungo andare si paga l’estrema rigidità del sistema, che impedisce il lungo respiro sull’esito dell’incontro concesso dalle altre tipologie di partita.
Per gli amanti del tennis tradizionale invece è possibile giocare secondo le regole classiche con due varianti: standard, che rimuove i funghi lasciando però i colpi speciali e le schiacciate in salto, e semplice, che invece propone il tennis puro e semplice. Queste modalità sono tutt’altro che inutili e scontate; giocando insieme agli amici nel salotto di casa, capiterà sicuramente di sentire qualcuno dire: “non vale, hai vinto solo perchè hai preso il fungo e io no”. Quale miglior terreno di rivincita per dimostrare che la propria vittoria poggia sul puro talento allora?
Bowser McEnroe
Il multigiocatore difatti è il cuore pulsante di Mario Tennis Ultra Smash. Il parallelo con il tennis di Wii Sports è dovuto proprio alla facilità con cui questo titolo si presta ad essere giocato in compagnia. Un pregio non da poco in un panorama dove molti giochi e console spingono su multigiocatore online o aspetti social che però di social hanno davvero poco visto che si basano praticamente su ciascun giocatore da solo per i fatti suoi. Basti confrontare i simpatici litigi amichevoli che nascono spintonandosi con chi gioca mezzo metro accanto con gli epiteti spesso offensivi urlati seriamente nelle lobby di parecchi sparatutto militareschi. Due ambienti multigiocatore completamente diversi, che portano ad assaporare il primo con vero piacere.
Ogni modalità (tranne Scalata) è affrontabile sia in singolo che in doppio. Nel 2vs2 quattro giocatori umani potranno sfidarsi in due squadre (cosa non difficile vista la compatibilità con periferiche vecchie e nuove come il pad del Wii-U, il pad Wii-U pro, il classic controller e i telecomandi Wiimote, che aiuta a far giocare praticamente tutti) oppure giocare in due contro altri due personaggi controllati dal computer.Peccato che il Wiimote sia utilizzato solo come pad (quindi con croce direzionale e pulsanti) anzichè come controller di movimento come in Wii Sports Tennis. E’ possibile integrare gli Amiibo abbinando a ciascuno un suo profilo che verrà potenziato ad ogni partita, rendendolo sempre più forte da utilizzare come compagno di squadra qualora non si disponga di un giocatore “fisico”. L’alternativa è di fare affidamento sulla cpu “basica”. La sezione online permette partite amichevoli o classificate, offrendo nuovi stimoli per chi ha ampiamente dimostrato di essere “campione indiscusso del salottino di casa sua” e fatichi a trovare avversari all’altezza.
Wario Federer
Giocando si ricevono dei crediti con cui sbloccare nuovi elementi, ottenibili in alternativa con un sistema simile agli obiettivi. Con un certo numero di partite in discipline specifiche si abiliteranno i livelli di difficoltà alti e quattro personaggi aggiuntivi (Toadette, la Princifata, Skelebowser e Bowser Jr.), mentre con le partite generali si otterranno nuovi tipi di campo su cui giocare. Tuttavia la longevità di Ultra Smash è molto carente a causa di una grave assenza di contenuti per il giocatore singolo. Mancano modalità essenziali come un torneo o una coppa, non identificabili nella sin troppo semplice e scarna Scalata, mostrando in meno di due ore tutto ciò che Mario Tennis ha da offrire. Questa ristrettezza è evidenziata anche dalla limitazione di grafica e sonoro dato che, nonostante il gioco regga i 60 fotogrammi al secondo, c’è soltanto un modello di stadio, differenziato solo dai tipi di campo. Le musiche denotano una ripetitività eccessiva visto che ogni modalità ha una traccia sola ad accompagnare le partite, alternata soltanto durate il potenziamento del fungo e durante i servizi decisivi. Nonostante alcuni temi siano molto belli, la ripetizione pesa come un macigno, specie se state affrontando la Scalata in cui vi aspettano 30 incontri, tutti con la stessa musica. Il solo fungo è poco come bonus attivabile e senza sforzarsi particolarmente sarebbe stato possibile inserire altri elementi iconici come il fiore o la foglia per conferire temporanei aumenti di velocità o affondo ai personaggi. Inspiegabile persino l’assenza dei MII come personaggi giocabili, visto che questa funzione era presente in Mario Tennis Open per 3DS, o addirittura della creazione di stanze dove giocare online con gli amici, o di una schermata delle opzioni dove personalizzare schermo, audio e comandi.
Pro
- immediato, giocabile e divertente
Contro
- Poche modalità e contenuti in rapporto al prezzo
- Non supporta i controller di movimento
- Non è possibile creare stanze per partite online o impostare delle opzioni basilari