Total War: Rome Remastered è uno di quei prodotti che potremmo definire ottimi, essenziale per certi punti di vista, ma al tempo stesso scarsamente voluto, se non proprio indesiderato. Il gioco di Creative Assembly all’epoca della sua uscita (2004) ottenne un enorme successo: un RTS su larga scala che coinvolgeva un periodo storico amato da chiunque, in più fedele alla storia e con riferimenti a fatti realmente accaduti, miscelati tutti in un gioco dove si comandava centinaia di centurioni e barbari. Fu il gioco che fece crescere di molto la saga di Total War e che tutt’oggi ogni giocatore che ha avuto la possibilità di giocarlo ne tiene un bel ricordo, compresi noi italiani che ricevemmo un ottimo adattamento.
Dall’ultimo gioco sull’Antica Roma della casa di sviluppo britannico sono passati 9 anni, con Total War: Rome II, e dopo così tanta attesa la volontà dei fan era quella di trovare un capitolo nuovo, non un ritorno di un gioco “vecchio”, tra i suoi pregi e i suoi difetti.
Un gameplay rinnovato, ma non troppo
Quello di cui siamo sicuramente più contenti su Total War: Rome Remastered è la conversione dei comandi vecchi di gioco a quelli attuali della serie, donando così al giocatore un’interazione fresca del gioco, senza adattarsi ai precedenti comandi che ad oggi risultano scomodi e obsoleti; però per chi volesse usufruire i comandi classici del gioco, nel menù c’è la possibilità di impostarlo.
Non cambiano molto i comandi della battaglia, se non la possibilità di usare gli shortcuts con la tastiera.
Come per un qualsiasi Total War, la campagna che il giocatore affronterà punterà alla conquista del mondo di gioco, in questo caso di Roma. Attraverso l’interessante sistema di conquista militare bilanciata dal favoreggiamento del Senato, il giocatore avrà molti avversari da affrontare, partendo dai Barbari fino ai contendenti del trono imperiale romano. La funzione del Senato è rimasto invariato: il giocatore riceverà delle missioni sulla conquista di determinati territori che, se portati a termine, si otterranno dei punti di favore e delle possibili cariche senatorie. Infine, una volta ottenuto il favore della plebe, il giocatore potrà puntare al vero obbiettivo di una qualsiasi casata della Roma Antico, ossia conquistare il titolo di imperatore.
Insomma, oltre a sconfiggere le altre fazioni tra le 18 avversarie, non c’è nessun tipo di differenza sostanziale o novità, se non nel cambiamento del tutorial, che sinceramente lo abbiamo trovato meno cinematografico e coinvolgente rispetto al capitolo originale, e all’inserimento del mercante. Un agente arruolabile dopo la costruzione del mercato che fornisce maggiori guadagni alla fazione attraverso il commercio. Spostandolo in una determinata sezione della mappa, esso stabilirà un rapporto commerciale tra la sua regione d’origine e quella in cui si trova attualmente, potendo anche corrompere i commercianti degli avversari per ottenere la priorità sul nodo commerciale del territorio.
Il buon comparto tecnico di Total War: Remastered
La remastered di Total War: Rome è sicuramente ben voluta dato dall’invecchiamento del titolo originale e dalla incompatibilità dei nuovi sistemi per i giochi molto vecchi. Infatti Total War: Rome fa parte di quei giochi che non riesce a girare su tutti i computer per un problema di incompatibilità di sistema. Nella sua veste nuova non solo gira facilmente su un pc di fascia bassa/media, ma si potrà ammirare il gioco in tutta la sua bellezza in tutte le risoluzione, compreso il 4K e UHD. Sul lato di personalizzazione grafica nulla da dire, anzi, Creative Assembly assieme a Feral Interactive hanno fatto un buon lavoro.
Anche le texture, partendo dalla mappa di gioco ai soldati sono state curate e applicate in maniera ottima, anche se i modelli non sono stati curati per nulla, lasciando spesso un’impressione di copia incolla dal gioco vecchio a quello attuale. La stessa cosa sulle miniature dei personaggi e dei soldati: vecchie, brutte e che stonano non poco sulla vesta rinnovata del gioco.
Nota a sfavore per il doppiaggio che non esiste uno italiano al completo, proponendo tanti discorsi in inglese, mentre le truppe avranno le stelle linee di dialogo del gioco originale doppiate da Claudio Moneta. Speriamo che sia un problema dovuto a un bug e non che manchino proprio determinati doppiaggi (dato che nell’originale li comprendeva).
Versione disponibile: PC Steam
Versione testata: PC Steam
La recensione in breve
Total War: Rome non ha nulla di nuovo se non delle implementazioni tecniche e di gameplay interessanti, ma che rimangono comunque troppo indietro ai capitoli usciti negli ultimi anni. Un adattamento grafico molto buono, ma fatto con pigrizia mescolando elementi del 2021 a quelle del 2004, offrendo così al giocatore molteplici situazioni confuse e incoerenti col prodotto. Sicuramente lo consigliamo a chi vuole ritornare sul suo amato titolo di 17 anni fa sotto una veste nuova e aggiornata, o per chi curioso ha sempre voluto provare Total War: Rome ma non ne ha mai avuto l'occasione. Il gioco è attualmente disponibile su STEAM e questa remastered comprende tutti i dlc usciti del gioco, oltre al capitolo principale.
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Voto Game-Experience